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"Esattamente quanto tempo ti ci vuole per uccidere una persona?", disse la fredda e minacciosa voce.

"N-non lo so, b-boss."

"Devo insegnartelo?", Jeongguk prese la pistola dal pavimento puntandola in direzione di Kun. Caricò la pistola e posizionò il suo dito sul grilletto.

D'altra parte, Kun stava pregendo per la sua vita, "per favore non farlo. Prometto di farlo meglio la prossima volta."

Sparò, mancando Kun di pochi centimetri, "ci vogliono meno di due secondi, anche se tu non ci sei riuscito."

Jeongguk sospirò e buttó la pistola via da Kun che in quel momento era pietrificato, "la prossima volta ti conviene fare il tuo lavoro nel modo giusto."

"S-si."

"Jeongguk."

Kun spalancò gli occhi, dopotutto nessuno osava chiamare il boss per nome o altro, gli sarebbe spettata la morte. Non è mai stata una regola, ma semplicemente un fatto che tutti conoscevano.

Serrò i suoi occhi, non avendo intenzione di vedere il massacro davanti a lui, dopotutto, non era portato per questi tipi lavori.

La porta si aprì lentamente dietro di lui, sentendo dei piccoli passi.
(Le porte sono come quelle giapponesi)

Kun aprì lentamente i suoi occhi vedendo quel qualcuno trascinare il proprio kimono lungo il pavimento

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Kun aprì lentamente i suoi occhi vedendo quel qualcuno trascinare il proprio kimono lungo il pavimento.

Kun aprì lentamente i suoi occhi vedendo quel qualcuno trascinare il proprio kimono lungo il pavimento

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"Taehyung," lo chiamó Jeongguk, mimandogli di avvicinarsi. Gli occhi di Kun seguirono questo certo Taehyung mentre si sedeva sul grembo del boss.

Cosa lo sorprese, ancora di più, fu la maschera ritraente una volpe che portava sulla sua faccia.

Cosa lo sorprese, ancora di più, fu la maschera ritraente una volpe che portava sulla sua faccia

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"Chi è?", disse ancora la bellissima voce.

"Il mio servo."

Disse in risposta, questo Taehyung canticchiò mentre si tolse lentamente la maschera.

"Te la stai togliendo? Non merita di vederti," disapprovò Jeongguk tenendo la maschera sul viso dell'altro.

"Voglio baciarti."

Questo fece riflettere il moro per un po' ed annuì, sospirando allo stesso momento.

Taehyung si tolse completamente la maschera. Quando lo fece, Kun rimase senza fiato e scioccato nel vedere qualcuno così tanto bello.

Taehyung aveva tattoos su tutto il suo corpo ma nessuno di essi comprendeva il collo. In più, il suo viso era la definizione di "perfetto".

Quest'ultimo si sporse in avanti e diede un piccolo bacio sulle labbra di Jeongguk. Il suo kimono scivoló rivelando le sue dolci spalle.

Il corvino spinse gentilmente via Taehyung dalla sua vista, facendolo piagnucolare in risposta, "puoi andare adesso, ma stavolta assicurarti di ucciderlo," ordinò Jeongguk mimando a Kun di andarsene.

"Certo, boss!", Kun prese frettolosamente la sua pistola correndo via dalla camera, chiundendo la porta e lasciando i due soli.

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