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Jeongguk affondò il suo naso nell'incavo del collo di Taehyung, annusando quel profumo di lavanda che amava e che gli era mancato così tanto. Onestamente, a questo punto, tutto quel che voleva fare in quel momento era stringere Taehyung tra le sue braccie e baciarlo fino alla morte. Ma sia lui che Taehyung avevano bisogno di una spiegazione, specialmente se il castano stava piangendo tra le sue braccia.

Taehyung continuó a singhiozzare, prendendo tra i pugni la divisa di Jeongguk per la disperazione, "Hoseok non se lo merita, non se lo merita," sussurrò all'orecchio di Jeongguk e tutto ciò che quest'ultimo potè fare fu sussurrargli parole dolci al suo orecchio.

"Già piccolo, non se lo merita," disse Jeongguk baciando la coda dell'occhio del castano, dando delle leggere pacche sulla sua schiena, "è ok, piccolo. Respira."

Quando Taehyung sembrava stesse calmarsi, Jeongguk si concentrò su Namjoon, "spiega."

Quest'ultimo sussultó, "non guardarmi come se volessi uccidermi," disse alzando le mani in difesa, "Hoseok l'ha voluto."

"Cosa? Di uccidersi?"

"No, ti ricordi quando abbiamo impiantato quel chip nel suo cervello? Qualcuno lo ha hackerato e ci è entrato dentro. Sono stati anche in grado di impiantare il loro piccolo sistema dentro al chip."

"Questo non spiega perché Hoseok dovesse morire, avremmo semplicemente potuto rimuovere il sistema."

"Jeongguk, pensi davvero che non ci abbia pensato prima?", lo derise Namjoon, ovviamente, ci aveva già pensato. Con una mente come la sua, avrebbe potuto prendere benissimo il posto di Jeongguk come miglior boss mafioso di Seoul, se avesse voluto.

"Ascolta, chiunque abbia impiantato questo sistema è un fottuto genio. Lo hanno fatto per prendere il controllo di Hoseok in modo chiaro e non avrebbe potuto ricordare le cose fatte. Inoltre, hanno anche fatto in modo che se qualcuno avesse voluto rimuovere il chip, il cervello di Hoseok sarebbe saltato via proprio come hai visto prima."

Jeongguk rabbrividì ricordando la scena precedente, quella sensazione di vuoto lo stava colmando di nuovo.

"Quindi abbiamo fatto un piano. Ho provato ad accedere al sistema in modo che Hoseok avesse potuto avere qualche giorno senza alcun disturbo e loro non avrebbero potuto accedere alla sua memoria in quei giorni. Ma il sistema era davvero protetto, non sono riuscito ad entrare e vedere chi si nascondeva dietro tutto ciò. Hoseok voleva dirtelo ma il sistema non glielo permetteva, non voleva tradirti quindi ha deciso di morire servendoti," disse Namjoon sorridendo tristemente al ricordo di Hoseok mentre gli diceva quelle cose, "voleva che tu avessi un lieto fine."

A quel punto, Jeongguk avrebbe voluto piangere di nuovo, ma non avrebbe permesso alle lacrime di scendere dai suoi occhi, "è così stupido," commentò il corvino abbracciando ancor più Taehyung, poteva sentire il suo piccolo tremante per la tristezza e la disperazione.

"Joon, hai qualche idea su chi potrebbe essere?", il viso di Jeongguk ritornò ad essere serio e stava già pensando a qualche mascalzone che potrebbe averlo tradito. Strinse i denti solo pensando a quella testa di merda — anche se non avesse alcuna idea su chi fosse, "guarda, ti faró a pezzi e ti daró in pasto ai cani."

Namjoon si strofinó il mento concentrandosi, aveva già qualche sospetto dopo aver sentito la storia da Hoseok ma non ne era abbastanza sicuro, "c'è una possibilità che siano più di uno, ma sono abbastanza sicuro che sia qualcuno di una delle tre agenzie..." disse guardando Jeongguk e poteva già vedere il fumo uscire dalle sue orecchie.

"...c'è una ragione per la quale li ho fatti entrare in una delle mie tre principali agenzie e non per tradirmi quando gli sto dando così tanto potere è così tanta fiducia?! Inaccettabile!", Taehyung saltó per la sorpresa sentendo le urla di Jeongguk nelle sue orecchie. Il corvino addolcì il suo sguardo baciandogli delicatamente la testa in forma di scusa.

"La natura umana è abbastanza disgustosa se vuoi saperlo, Jeon. Guardati, così possessivo nei confronti del tuo piccolo fidanzato e la possessività è solo uno degli elementi più disgustosi degli umani. Avidità, lussuria, gelosia, invidia possono presentarsi anche sotto forma di esseri umani e sanno anche cosa vogliono da te."

"Finiscila con la tua merda filosofica, non me ne frega un cazzo. Tutto quel che voglio fare è distruggere il mascalzone e farlo pentire di avermi tradito."

Namjoon alzò le spalle e borbottó qualcosa come, "hey, me l'hai chiesto tu," — che fu ovviamente ignorato da Jeongguk.

"Hey piccolo," disse con la voce più delicata che avesse usato oggi, posizionando la frangia di Taehyung dietro le sue orecchie, "ho bisogno che tu rimanga al sicuro per me, ok?"

Taehyung guardò le orbite nere di Jeongguk che avevano così poche emozioni ma quando si trattava di lui, poteva vedere tutte le piccole cose che facevano Jeongguk, Jeongguk, "ok, Ggukkie," rispose sussurrando, in modo praticamente inaudibile ma Jeongguk lo sentì.

Namjoon osservò la scena che gli si parava davanti, desiderava che i due potessero essere sempre così, proprio come lui e Jin. Quasi quasi non voleva interrompere quel momento, ma non avevano molto tempo prima che i loro nemici facessero la prossima mossa, "mi spiace interrompervi ma dobbiamo andare."

"Aspetta, devo assicurarmi che Taehyung resti in un posto sicuro e non sarà sicuramente la mia villa dato che sarebbe accessibile se il traditore fosse uno delle agenzie."

"Penso di sapere un posto," disse Namjoon.

Jeongguk alzò le sopracciglia in segno di spiegarsi meglio.

"Dal suo migliore amico d'infanzia," disse puntando il dito contrò Taehyung.

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