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"Quanti soldi guadagneremo?", chiese Jinyoung a uno dei suoi dipendenti.

"Un milione di dollari."

Jinyoung ghignó mettendosi a sedere meglio sul sedile, posizionó la sigaretta già accesa tra le sue labbra e ispiró un respiro profondo. Dopo averla tenuta un pó tra di esse la buttó, lasciando che il fumo si disperdesse per tutta la stanza, "È un bersaglio facile. E le persone che lo etichettano come uno dei boss più pericolosi della mafia. Divertente." ridacchiò, picchiettando la sigaretta sull'angolo della sua scrivania.

"È conosciuto per essere crudele."

Ridacchiò ancora, "vorrei proprio vedere quanto spietato è."

"Oh? Lo vuoi?", domandò una voce fredda. La porta si aprì di scatto, rivelando un uomo. Quando gli occhi di Jinyoung incontrarono lo sguardò freddo dell'altro, la paura era praticamente evidente negli occhi di quest'ultimo ma sparì immediatamente.

Jinyoung scoppiò in una risata, "Chi saresti?" disse deridendolo, ma ovviamente sapeva chi fosse.

Jeongguk ringhiò entrando nella stanza, "ascolta piccola merda," la fredda e minacciosa voce fece rabbrividire Jinyoung e i suoi colleghi, "non prendermi per cretino. Sono Jeon Jeongguk, la fottuta persona da cui hai rubato la droga, idiota del cazzo."

Jinyoung non potè far a meno di ridere nervosamente, "piacere mio, ma sei utile quanto un uomo morto", tirò fuori la sua pistola e la puntò contro Jeongguk.

Invece di essere spaventato, il boss esplose in una risata, "fallo", lo incoraggiò avanzando verso di lui. "Spara", ma non ci riuscì e questo fece fotturamente incazzare Jeongguk.

Camminò ancora fin quando non raggiunse il ragazzo ed afferró la sua pistola, "ho detto spara!", affermò Jeongguk facendo tremare le gambe di Jinyoung che lasciò cadere l'arma a terra. Sapeva che Jeongguk fosse spaventoso ma non così tanto.

"Non ci sei riuscito. Non posso credere che qualcuno così fragile mi abbia derubato," sospirò e puntò l'arma contro Jinyoung, facendolo gridare dalla paura, "mi hai seriamente deluso."

"Addio." Premette il grillettò, spargendo sangue ovunque che macchió il suo intero completo, "quindi chi è il prossimo?", domandò girandosi verso le altre persone presenti nella stanza. Urlarono impanicati e cercarono di scappare via dalla sala ma, sfortunatamente per loro, furono bloccati dagli uomini di Jeongguk.

Uno per uno, furono uccisi tutti con la stessa pistola di Jinyoung e quando le pallottole finirono tirò fuori la sua arma personale cominciando a sparare di nuovo. Si fermó solo quando incontrò un paio di occhi che attirarono la sua attenzione. Un solito ghignò si fece strada sul viso di Jeongguk, "ti voglio", disse mettendo via la sua pistola.

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