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Stranamente, Jeongguk era calmo.

Inizialmente, quando Namjoon venne a conoscenza della notizia, pensò che il possessivo uomo avrebbe devasto la sua stessa casa al pensiero di essere lontano dal suo amato. Ma quando giunse alla villa di Jeongguk a causa della notizia, fu sorpreso nel vederlo semplicemente seduto a gambe incrociate sul tappeto.

"Jeon?", lo chiamò Namjoon entrando nella stanza con Jin, "tutto ok?"

"Ti sembra che io sia ok?", rispose il corvino, rifiutandosi di guardare Namjoon, "Hoseok. Ha fottutamente rapito Taehyung, quella piccola merda."

"Ho sentito."

"Devo riportarlo qui," almeno, adesso Jeongguk stava guardando Namjoon, con gli occhi rossi come se non avesse dormito per giorni.

Jeongguk era tutt'altro che ok. La sua fiducia era stata calpestata da Hoseok, di cui si era fidato per tanti tanti anni. Quel sentimento era così disturbante e spezzante, che gli faceva venire voglia di vomitare.

"E come pretendi di riuscirci quando non sai neppure dove si trovi Taehyung?", chiese Namjoon, alzando le sopracciglia come se stesse prendendo in giro Jeongguk, così bisognoso di aiuto e privo di potere.

"Non lo so."

"Non lo sai?"

"Aiutami," si alzò Jeongguk alla stessa altezza di Namjoon, "per favore." Lo supplicò, sottolineando quanto fosse disperato per Taehyung e quanto gli fosse impossibile vivere senza di lui al suo fianco.

"Wow, questa è davvero la prima volta che sento un per favore da parte tua."

Jeongguk fissò Namjoon, "zitto," disse freddamente anche se in quel momento stava letteralmente pregando Namjoon di aiutarlo.

Namjoon si paró con le sue mani in difesa ridacchiando divertito, "va bene, va bene."

"Ricordi il piccolo chip che abbiamo impiantato nel suo cervello," ghignò, puntando alla sua stessa testa con il suo indice, "quel piccolo chip di cui non ha idea?"

*

Taehyung si coprì con coperte su coperte ma si sentì ancora estremamente freddo, senza il corpo di Jeongguk a scaldarlo. Non potè dormire. Non senza il calore di Jeongguk e il suo battito che era così tranquillizante da sentire.

La porta della sua stanza si aprì ma non aveva nessuna intenzione di guardare chi fosse appena entrato. Dopo essere stato abbandonato al buio per ore e ore, arrivò alla conclusione che fu Hoseok a portarlo via.

"Taehyung?", lo chiamò. Ricordava quanto amava sentire la voce allegra ma adesso tutto ciò che riuscì a sentire fu solamente l'agonia di essa.

"Vattene."

Sentì il letto abbassarsi realizzando che era probabilmente Hoseok seduto sul materasso.

"Taehyung," sussurrò lievemente Hoseok, "Mi spiace."

Sentendo questo, Taehyung abbassó il lenzuolo mostrando i suoi occhi lacrimanti e gonfi per aver pianto troppo, "perché?"

"Perché?"

"Perché ti comporti così? Non dovresti torturarmi, stuprarmi, abusarmi? Non è per questo che mi hai rapito?"

Hoseok non disse nulla ma guardó solo Taehyung. Sospirò e si alzò, prese la ciotola di cibo dal comodino e la mise sul letto per Taehyung, "dovresti mangiare."

Si girò per andarsene ma il moro afferrò velocemente il suo braccio, fermandolo, "perché sei così? È così freddo," più lacrime scesero giù per il suo bellissimo viso, "così così freddo senza di lui."

Hoseok fece una smorfia a questo avvolgendo un braccio attorno a Taehyung, tenendolo stretto mentre il ragazzo più giovane singhiozzava nel suo abbraccio, "scusa, scusa, scusa," continuò a ripetere all'orecchio di Taehyung ma molte di queste scuse erano coperte dallo stesso pianto del ragazzo più piccolo.

Lentamente, Taehyung si calmó singhiozzando ma affondando lo stesso la sua testa nell'abbraccio di Hoseok, non poteva credere che aveva tradito Jeongguk, no, questo Hoseok lo ha tradito.

"Mi dispiace," ripetè ancora, scoccando un bacio sul capo di Taehyung, "capirai tutto presto. Ma ora non è tempo."

Finalmente un capitolo 🤩

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