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I due presero un taxi per il centro commerciale più vicino e Taehyung non potè far altro di sorridere, non era uscito con un amico per tanto tempo. Stava addocchiando qualsiasi cosa con curiosità e con la bocca spalancata. Onestamente, era adorabile.

"Hey, Tae."

Sentendo il suo nome, Taehyung emise un um in risposta ma i suoi occhi non avevano smesso di girovagare.

"Perché non facciamo colazione prima di andare a vedere qualcosa?", chiese Jimin dando una gomitata a Taehyung per attirare la sua attenzione, "cosa ti piacerebbe mangiare?"

"Burgers!", esclamó, sorridendo come il piccolo bambino che segretamente era. Jimin sembrava star tirando fuori il suo lato adolescente. Del qualcuno che esce con i propri amici, del qualcuno che mangia da schifo e si fa crescere i brufoli, ma, tristemente, perse gli ultimi anni della sua adolescenza ingabbiato in una villa, "oh! Scusa per aver urlato," fece il labbruccio ma Jimin sorrise ed arruffó i capelli del castano.

"Allora andiamo," disse, prendendo la mano di Taehyung nella sua e trasciandolo al Wacdonald.

Gli occhi di Taehyung brillavano mentre osservava la vasta selezione di cibo non sano davanti a lui. Guardò Jimin e lo abbracciò da un lato, "Un Wacburger e un contorno di patatine per favore, Chim."

Jimin sorrise al buffo tentativo di Taehyung di fare il labbruccio e gli scompigliò la chioma. Lesse l'ordine al cassiere, porgendogli i soldi. Anche in questo fast food, dove tutti sono occupati, ci sono lo stesso persone che lanciano occhiatine a Taehyung, sia con invidia sia che con ammirazione. Taehyung non sembrava essersene accorto mentre Jimin si. Gli sguardi non erano diretti a lui ma questo era abbastanza raccapricciante al tal punto che rabbrividì leggermente.

"281!"

Sentendo il loro numero, Jimin prese velocemente il loro cibo e corse al piano di sopra con Taehyung dietro di lui, lontano dagli spaventosi sguardi che percepiva. Si sedettero su un tavolo vicino ad una finestra e scartarono i loro burgers. Taehyung gli diede un morso enorme e gemette in soddisfazione, "è così buono! Non ho mangiato cibi grassi per un sacco di tempo."

Jimin ridacchiò, prese un tovagliolo e levó la salsa che macchiava il viso di Taehyung, "sei ancora un bambino in fondo, vero?"

Il castano sorrise con la bocca piena di cibo, "grazie per avermi portato qui, Chim."

Dopo che i due finirono di mangiare, buttarono via il cibo avanzato ed entrarono dentro il negozio di moda vicino Wacdonald. Si provarono molti e diversi vestiti e Taehyung non potè essere più felice di così. Gli è sempre piaciuta la moda ma Jeongguk non gli diede mai il permesso di uscire fuori e provarne alcuni. Ci sarebbero sempre stati dei vestiti già preparati per lui.

"Chim... penso che dovrei comprare lo stesso un cappello per coprire la mia faccia, le persone potrebbero vedermi," disse Taehyung, camminando verso la sezione di cappelli del negozio. Ne prese uno che potesse coprirgli tutta l'intera faccia e se lo mise.

"Non capisco perché tu non voglia che le persone vedano la tua faccia, Tae. Sei la persona più bella che abbia mai visto nella mia intera vita," affermò Jimin, "naso alto, begli occhioni, ciglia lunghe, labbra rosee, la più perfetta struttura facciale. Al contrario di me, che ho un naso brutto e labbra troppo grosse."

"...e la bellezza non arriva senza dolore," Taehyung si morse le labbra, i suoi occhi sembravano così tristi ed addolorati al tal punto che Jimin dovette guardare altrove.

"Grazie, Taehyung," sorrise, mettendo una mano su quella del castano che era sulla sua guancia, "se posso chiedere..." Jimin guardò Taehyung negli occhi, "puoi dirmi cosa è successo?"

"Ecco qua," disse Jimin mentre porgeva a Taehyung una tazza di cioccolata calda, sedendosi sulla panchina. Taehyung prese un sorso dalla sua tazza e sospirò.

"Jimin, non posso dirti tutto," disse il ragazzo mentre le sue mani stavano già tremando solo al pensiero del suo passato, "ma ho avuto una vita molto molto dura mentre crescevo. Se Yoongi non fosse stato accanto a me per tutto il tempo non so nemmeno se sarei ancora qui. Ero continuamente molestato. Non da uno... ma da entrambi i miei stessi genitori."

Jimin sussultò ma si coprì velocemente la bocca, lasciando che Taehyung continuasse.

"Era davvero difficile per me continuare a vivere. Non avevo alcuna dignità. Yoongi è stato al mio fianco per tutto il tempo ed è stato persino con me anche quando è successa quella notte. Mi ha aiutato a scappare da casa, dandomi una casa in cui vivere a Seoul. Era il mio sole."

"Ma non è la fine. Anche a Seoul, quando ero a scuola, mi molestavano. I ragazzi mi buttavano l'acqua addosso perché troppo imbarazzati per ammettere che gli piacessi e Yoongi non lo sapeva. Non volevo disturbarlo più. Avevo amici, solo alcuni di cui mi importava veramente, e così fu come mi morsi la lingua, mettendo una pietra sulla situazione."

"E poi..." Taehyung prese un respiro profondo, "e poi ho incontrato Jeongguk."

Non è riuscito a capire il finale.

Jimin non è riuscito a fermarli.

Si sentirono due colpi di pistola.

È successo tutto così in fretta.

Uno colpì Jimin sulla spalla e l'altro colpì Taehyung sul petto. La cioccolata calda si rovesció, mescolata al rosso che fuoriusciva da Taehyung. Una macchina si fermò improvvisamente davanti a loro e ne uscirono fuori due uomini.

"Merda, spero di non averlo ucciso."

"Il boss ha detto di accertarsi che sia vivo."

"Stop!", urlò Jimin mentre tentava di aggrapparsi a Taehyung. Tuttavia, uno dei ragazzi gli diede un calcio sulla ferita ancora fresca, facendolo piangere dal dolore. Buttarono Taehyung al posto del passeggero e se ne andarono via.

'Assicurati che Taehyung sia al sicuro.'

Jimin afferrò velocemente il telefono con la mano tremante. Compose il numero di Yoongi, il bip sembrava metterci una vita quando, "ciao, Jimin. Che suc-"

"È Taehyung!", lo interruppe e singhiozzò, "l-l-lui."

"Respira Jimin, respira e dimmi cosa è successo."

Prese un respiro profondo, "Taehyung è stato rapito ed è solo colpa mia!"

"Rilassati, Jimin. Hai fatto un buon lavoro. È ok. Tutto sarà ok," disse Yoongi, ma era principalmente per convincere se stesso, "Jimin, sei ferito da qualche parte?"

"Mi hanno sparato sulla spalla ma Taehyung è stato colpito sul petto!"

"Chiama l'ambulanza ed abbi cura di te stesso. Non preoccuparti. Me ne occupo io," disse Yoongi, "prenditi cura di te stesso, per favore."

Yoongi attaccò e si prese i capelli per la frustrazione, "fanculo, fanculo, fanculo, cazzo! Devo chiamare Jeongguk, devo."

Digitò velocemente il suo numero ed aspettò che la chiamata arrivasse.

Jeongguk era nella sala di sorveglianza, controllando i filmati di sicurezza per vedere se ci fosse qualche movimento sospetto. Il suo telefono vibrò improvvisamente e lo tirò fuori dalla tasca. Inclinò la testa vedendo il nome mostrato sullo schermo. Yoongi? Non mi chiama spesso se non è per Taehyung.

La preoccupazione fuoriusciva dalle sue ossa e rispose.

"Jeongguk! Taehyung è stato rapito e sparato nel petto!"

Sentendo ció, Jeongguk si congeló e lasciò cadere il suo telefono.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2019 ⏰

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