Portare Taehyung non era così tanto difficile, specialmente se ques'ultimo pesava quanto una piuma. Questo fu tutto quel che fece Jeon Jeongguk per tutto il giorno.
L'autista aprì la portiera per il boss e quest'ultimo scese attentamente dal veicolo, facendo del suo meglio per non far cadere Taehyung.
"Piccolo, sveglia," sussurrò dolcemente baciando la maschera nel punto in cui ci sarebbe dovuta essere la guancia di Taehyung, "siamo arrivati."
Jeongguk non usciva spesso dal suo ufficio e forse era questa la ragione per la quale le guardie lo stavano fissando con fare sospetto. Uno dei più alti fece cadere Jeongguk mentre lo guardava, "ragazzino, cosa vuoi? Non è mica un posto per ricchi mocciosi come te questo," lo minacció, sputando saliva, che finì proprio in faccia al corvino.
"Zitto prima che la pelle morta voli via dalla tua bocca," sputó Jeongguk, ricordando la volta precisa in cui Taehyung disse la stessa identica cosa a lui.
Flashback.
Taehyung sbattè gli occhi, tutto era sfocato intorno a lui. Quando cercò di muovere il suo braccio, non ci riuscì e realizzó presto di essere saldamente legato ad una sedia.
"Oh, sei sveglio."
Taehyung si guardó attorno, incontrando gli occhi del boss senza pietà che poco prima colpì letteralemtente la sua nuca con una stecca di metallo e lo rapì.
"Come ti senti?"
Onestamente, il ragazzo davanti a lui non era così male. I suoi capelli corvini si contrastavano contro la sua pelle chiara, gli occhi scuri e senza pietà che tenevano Taehyung in trappola, la piccola ma visibile cicatrice lungo la sua guancia e il ghigno che teneva sulle labbra. Per farla breve, era fottutamente hot.
"Nessuna risposta?"
Taehyung avrebbe risposto se non avesse sentito la densa e liquida sostanza che stava scivolando lungo il suo collo e che gli stava annebbiando la mente. Diavolo, potrebbe anche perdere alcune delle sue cellule celebrali a causa dell'impatto contro la sua testa. In più, l'eccessiva quantità ti parole non lo aiutava comunque. (Ok non ci ho capito nulla qua LMAO)
"Stai-"
"Zitto prima che la pelle morta voli via dalla tua bocca," zittì il boss, lasciando entrambi sotto shock per quel che Taehyung aveva appena detto.
Una risatina lasciò le labbra di Taehyung, attirando l'attenzione di Jeongguk. Si chinó in avanti, sfiorandosi le labbra attraverso la maschera di ceramica, "oh, sei sveglio."
Il moro canticchió in risposta, accoccolandosi di più al petto di Jeongguk, "gguk te lo ricordi ancora?"
Gguk? Al bodyguard, che era stato completamente ignorato da parte dei due, suonó stranamente familiare quel gguk, anche se non riuscì a capire perchè.
"Certo-"
"Hey!", urló la guardia, interrompendo quel che Jeongguk stava per dire, "basta cazzeghiare e andate via da questo fottuto posto, non è mica un motel d'appuntamenti per voi piccoli stronzetti arrappati."
L'ho già detto? Jeongguk odiava essere interrotto. Un piccoli ringhio uscì dalla gola del corvino mentre contivava a guardare l'uomo, "sai chi sono?"
L'uomo lo derise facendo spallucce, "pff, come faccio a sapere chi è uno come te, non sei un boss o cazzate simili."
Jeongguk mise attentamente e lentamente a terra Taehyung, non dimenticandosi di scoccargli un bacino sulla fronte. Estrasse la sua pistola dalla tasca, puntandola al bodyguard. L'arma aveva una piccola incisione, il simbolo di famiglia, qualcosa che solo il boss e altri due membri possedevano.
La guardia iniziò a sudare freddo quando le immagini del boss senza pietà che uccise tutti attraversarono la sua mente. Ma gli fu detto che il boss non lasciava mai il suo uffico, solo se era qualcosa di importante... quindi è impossibile che sia lui in carne ed ossa, giusto? Anche perché il ragazzo di fronte a lui si comportava in modo così sdolcinato con quello strano tipo mascherato.
"U-um... m-mi scuso per il comportamento rude. Mi perdoni mr. Jung o forse... mr. Kim?"
"Hai sbagliato coglione," ringhió Jeongguk, preprandosi a premere quel dannato grilleto e mostrare a quell'uomo con chi cazzo aveva a che fare ma una lieve presa sulla sua camicia lo fermó.
"Jeon, non farlo."
"M-m-m-mr. Jeon?", disse il bodyguard cominciando a tremare, il sudore non smise di scendere giù dalla sua fronte dato che l'uomo davanti a lui era un vero demone senza pietà. Si chinò a terra abbracciando le gambe di Jeongguk, "m-mi s-scusi, mi lasci vivere! Ho una bellissima moglie e due bambini che mi aspettano a casa!", singhiozzò.
"Mollami," rispose freddo, puntandogli l'arma contro.
"Jeon!", urló Taehyung tirandogli il braccio ed afferando la pistola ancora una volta, "uccidere le persone non è sempre la cosa giusta da fare!"
"Ma Tae-"
"No!"
Il corvino sospiró massaggiandosi le tempie, sentiva letteralmente il broncio che aveva messo Taehyung sul suo bel visino, anche se teneva ancora la maschera, "ok, mi devi un bacio."
Oh ma guarda, lo spietato boss è un maledetto sottomesso.
Taehyung si lanció contro Jeongguk, avvolgendo le sue braccia attorno al collo del corvino, "sei così tenero," disse con una risatina, rendendo Jeongguk molle.
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tattoo ⚣
Fanfiction"Jeongguk, perché ho così tanti tatuaggi sul mio corpo?" "Perché piccolo, tu sei mio e solamente mio." © Pretty-Tae