Pistacchio

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Nero Bali

Elodie Michele Bravi Gue

Mi sentivo molto intorpidita dopo la corsa di ieri. Viste le mie capacità atletiche non ero abituata a muovermi, e i miei muscoli ne avevano risentito.

Harry mi aveva mandato un messaggio augurandomi il buongiorno e dicendomi che mi stava aspettando. Mi ero vestita in modo molto semplice e avevo una coda alta, il tipico look per studiare ma con più decoro. Se fossi rimasta a casa da sola sarei sicuramente stata in pigiama e avrei indossato la mia vestaglia a pois rosa che adoro, ma non mi sembrava il caso andare così da Harry.

Erano appena le otto, avevamo deciso di attuare una sessione molto intensa, e ne ero molto felice in realtà visto che avevo molta paura di non riuscire a studiare tutto. Non ero per niente una secchiona ma la paura di andare male ad un esame mi spingeva a studiare fino allo sfinimento.

Presi il cappotto e indossai gli occhiali, li adoravo e poche volte si riusciva a vedere il sole e quindi potevo indossarli. Uscii di casa fischiettando, la giornata che mi aspettava sarebbe stata molto stressante quindi decisi di comprare dei cornetti per addolcire lo studio sperando che Harry non avesse ancora fatto colazione.

Arrivata sta starbucks Harry mi mando un messaggio:Ti ho preparato il caffe ma si sta raffreddando, dove sei?
Bloccai il cellulare e scelsi con calmai gusti. Io amavo la cioccolata bianca, ma per Harry non ne avevo idea..Forse era un tipo da crema di nocciola, o marmellata di fragole. Non ne uscivo più. La ragazza dietro la cassa vedendomi in difficoltà o forse era semplicemente spazientita disse: <<Indecisa?>>

<<No, in realtà io non ho dubbi ma è per un ragazzo...>>

Lei sorrisemaliziosa << Ah, capisco... Beh se posso darti un consiglio, prendilo algusto pistacchio, piace a tutti di solito..>>
Un po' titubante accettai. E dopo avermi porto il sacchetto mi avviai alla porta.

Casa di Harry era abbastanza vicina quindi non ci misi molto ad arrivare.Tentennai prima di decidermi a suonare il campanello. Cercai di calmarmi etrattenni un respiro fino a buttare fuori tutta l'aria.
Sentii i passi di Harry arrivare e con lui degli abbai.

Aveva un cane?
<<Zaus calmati.>> lo sentii dire
Aprii la porta e lo vidi bloccare il cane che stava per saltarmi addosso.
Lo guardai un po' impaurita.
<<Lui è Zaus, è felice di vederti tranquilla>>

Zaus era un husky siberiano enorme. Aveva un occhio azzurro e l'altro ghiaccio, un particolare che colse subito la mia attenzione, aveva il pelo grigio e bianco tipico della sua razza e un orecchio abbassato.
Tentai di accarezzarlo e lui lasciò che lo facessi.
<<Piacere mio >> dissi sorridendo
<<Entra su>> mi invitò Harry
<<Hai fatto colazione?>> gli dissi indicando il sacchetto che avevo in mano <<Oddio non dirmi che hai portato i cornetti>> mi chiese sognante.

Mi rubò la busta dalle mani e mise i due cornetti in un piatto.
<<Spero ti piaccia il pistacchio perché la cassiera mi ha convinto aprendere quello>>
<<Adoro il pistacchio!>>

Cercò di capire in quale dei due ci fosse il suo gusto e lo addentò.
Biascicò un grazie mentre masticava porgendomi il il mio caffe tiepido di cui non potevo lamentarmi.

Dopo aver gustato la nostra colazione ci spostammo in soggiorno. Harry viveva da solo, con Zeus si,ma non con la sua famiglia, lo deducevo dal piccolo monolocale poco arredato in uno stile moderno e con nessuna foto.

<<Inziamo?>> fece
<<non vedo l'ora>> ironizzai
Il nostro metodo di studio era molto elementare, leggevamo e a turno spiegavamo. Harry aveva una memoria migliore della mia e lo invidiavo per questo. Io mi esaurivo quasi subito e cercavo scuse per fare delle pause ma mi riportava sempre sulla retta via.

Mask off - H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora