Last Soul

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"It's a beautiful day"
Michael Buble


Decisi così di recarmi in biblioteca a studiare per non sprecare del tutto questa giornata.

Dopo aver lasciato la mia borsa alla portinaia presi posto e apri il libro di sceneggiatura, quasi subito mi ritrovai a pensare al ragazzo di oggi, non so bene perché ma mi era rimasto in testa, oppure stavo cercando semplicemente una scusa per non studiare, quindi allontanai il riccio dai miei pensieri e mi concentrai sullo studio armata dei miei mille evidenziatori colorati, una vera e propria droga.

Dopo un tempo che mi sembrava minimo alzai e la testa dal libro e mi accorsi di essere rimasta sola, l'orologio segnava le 18. Mi maledi mentalmente, odiavo tornare tardi, prendere i mezzi dopo il tramonto mi metteva in agitazione, non per un motivo specifico ma preferivo sempre tornare prima.

A passo svelto andai verso la portineria e la donna con uno sguardo omicida mi porse la borsa, evidentemente anche lei non vedeva l'ora di andare via e per colpa mia aveva dovuto aspettare oltre il dovuto.

Una volta in stazione aspettai il primo treno per tornare a casa che non tardò ad arrivare. Fortunatamente mia madre era venuta a prendermi e ciò mi rincuorava molto, ero veramente stanca, non avevo nemmeno pranzato ed ora morivo di fame quindi il mio unico pensiero, una volta in macchina, fu chiederle cosa avremmo mangiato per cena.

<<Tesoro non ho cucinato ancora nulla, ma ci sono delle vaschette in frizer che potremmo riscaldare. >>

Certo, un vero e proprio pasto caldo e rigenerante pensai tra me e me e annui alla sua risposta appoggiando il capo al finestrino e guardando i fari delle auto che di tanto in tanto mi abbagliavano.

Dopo cena mi gettai sul letto e presi il cellulare per controllare alcuni messaggi. Non lo utilizzavo spesso a volte quasi me ne dimenticavo,infatti ricevevo ramanzine da mia madre e da Rebecca perché non rispondevo mai alle loro chiamate. Proprio da parte di quest'ultima avevo ricevuto due messaggi, uno era un "buongiorno" delle 12.06 e sorrisi pensando al suo essere mattiniera e a quanto fossimo diverse in tutto, lei bionda ossigenata, che amava la vita mondana, viaggiare, andare in discoteca, i social e la moda, non a caso frequentava un corso di stylist. Ed io invece una piccola anima vagante in un mondo troppo grande per lei, con le mie più grandi passioni:dormire e guardare film.
Datemi un letto e un pc e farete di me la ragazza più felice del mondo, e niente poteva cambiarmi.

Il secondo messaggio di Rebecca invece recitava: "Quando hai finito di fare la secchiona chiamami anche ad orari imprevedibili, lo sai che non vado a dormire prima delle tre."
cosi mi decisi a chiamarla anche se erano le 22 che di imprevedibile aveva ben poco, e i miei occhi erano già chiusi quando la sua voce squillante mi rispose.

Parlammo del più e del meno, di come aveva litigato con un suo compagno di corso perché lo aveva spudoratamente chiamato lecchino e di come aveva trascorso due ore dal parrucchiere per farsi la tintura.

Io dal canto mio non le raccontai nulla, il nostro rapporto era così, tra le due io ero quella che ascoltava e lei quello che parlava e ad entrambe era sempre andato bene, d'altronde non avrei saputo cosa dirle, che un ragazzo mi aveva chiesto o meglio non chiesto ma indicato in modo anche alquanto maleducato di prestargli l'accendino?! Non mi sembrava rilevante. Quindi una volta finito il racconto sulla sua piega ci salutammo e io sprofondai in un sonno profondo ancora vestita.

Il giorno seguente mi svegliai particolarmente di buon umore. Addirittura, spensi la sveglia prima ancora che suonasse visto che non sarei dovuta andare in università ma il motivo principale era che oggi sarebbe uscita la seconda stagione di una serie che mi aveva rapito il cuore.

Mask off - H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora