Do you wanna play with me?

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Sweet dream
Eurythmics

Finalmente era sabato, potevo dormire fino a tardi senza sensi di colpa. O almeno era ciò che speravo, fui però svegliata dalla vibrazione del mio cellulare che non la smetteva di tormentarmi. Mi girai convulsamente prima da un lato e poi dall'altro del letto ma mi resi conto che la persona dall'altra parte della cornetta non aveva intenzione di arrendersi, fui io quella ad abbassare le armi e prendere il cellulare.

<<Che vuoi.>> Risposi senza nemmeno vedere chi fosse il mittente.

Rebecca felice come un pasqua mi augurò uno squillante buongiorno.

<<Dormigliona oggi è sabato e sai cosa significa?!>>

Significa che ti odio perchè mi hai svegliata, pensai, ma non le risposi quindi lei continuo il suo soliloquio

<<Stasera si esce! Poi devo anche darti aggiornamenti importanti ma non ora, ne parleremo stasera davanti ai miei 5 gin tonic>> concluse trionfante.

Non avevo realmente voglia di uscire ed ubriacarmi con Reb, avrei preferito restare a casa a vedere un film o qualcosa di simile così glielo proposi.

<<E se invece...>> tentai <<restassimo a casa mia a vedere un film?>> dissi tutto d'un fiato.

<<Non ho compreso bene cosa hai detto nella tua lingua sconosciuta ma non era una proposta la mia. Faremo così e basta, ti passo a prendere alle 21 fatti trovare pronta e magari non con i solito jeans e le scarpette, ti voglio bene.>> e staccò la chiamata immediatamente in modo che non potessi replicare.

Sbuffai, se fosse stato per lei avremmo dovuto essere tutte guru della moda e indossare tacchi dodici 7 giorni su 7.

Beh mi dispiace rovinarti i piani ma neanche stavolta mi avrai,pensai dentro di me.

Passai la mattinata con mia madre che stirava il bucato e canticchiava di tanto in tanto mentre io iniziavo a sistemare i miei appunti per l'imminente esame che lunedì il professore avrebbe annunciato.

Dopo pranzo mi appisolai sul divano e non mi resi conto di quanto tempo fosse passato fin quando non mi svegliai di soprassalto e vidi il mio salotto completamente al buio.

Mi alzai e quasi non caddi visto che ero stata colta da un capogiro. Mi fermai un attimo e dopo essermi ripresa salii che scale, avevo 30 minuti per prepararmi così mi fiondai nella doccia mentre pensavo a cosa indossare.

Alla fine anche se Rebecca aveva atteso solamente dieci minuti, in cui non aveva fatto altro che telefonarmi, ero riuscita ad essere pronta e il risultato finale non mi dispiaceva. Ovviamente niente tacchi ma pantalone nero e converse. Inutile dirvi come l'aveva presa Rebecca che dal canto suo aveva indossato un vestito pieno zeppo di paiettes e dei decoltè vertiginosi.

Arrivate al Mulligan's uno dei locali più frequentato dai ragazzi, ci dirigemmo direttamente al bancone dove Rebecca ordinò subito 5 gin tonic.

<<Non credevo fossi seria>> ammisi.

<<Cara mia dovresti conoscermi ormai, tu cosa vuoi invece?>>

<<Un bicchiere d'acqua>> dissi tranquillamente

<< Intende della Vodka liscia>> mi corresse lei con il barman che sorrise alla mia reazione di sgomento e inziò subito a prepararli.

<<Beh le tue novità>> esordii

<<NON IMMAGINERAI MAI COSA HA FATTO LOUIS>> urlò senza richiamare l'attenzione di nessuno, il volume della musica era così alto che a stento riuscivo a sentirla io da quella piccola distanza.

Mask off - H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora