Cinderella

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Supernova
Ansel Elgort

Il tragitto verso casa concluse finalmente questa serata orrenda.

Louis e Rebecca mi accompagnarono come se fossi una bambina, perché dovevano tornare a casa insieme. Io avrei voluto prendere un taxi ma Reb aveva insistito per accompagnarmi anche se Louis non era molto d'accordo, dopo una gomitata nello stomaco da parte della ragazza però, cambiò magicamente idea.

Ero seduta sui sedili posteriori mentre nell'abitacolo regnava il silenzio. Decisi di spulciare Facebook per ammazzare il tempo, la mia bacheca era molto ben assortita, c'erano foto di gente in costume (si a Novembre concluso) video di gattini dolcissimi e foto glitterose di auguri. Diciamo che sapevo come divertirmi.

Nel bel mezzo dell'ennesimo video sui bulldog francesi ricevetti un messaggio di Harry. L'agitazione prese possesso interamente del mio corpo ma decisi comunque di visualizzarlo.

Scusami Niall era completamente KO e siccome era venuto con me dovevo riportarlo a casa,se siete ancora lì ritorno!

Online. Per lui non era successo assolutamente niente, anzi sembrava anche più disponibile del solito, mentre dentro di me erano iniziati miriadi di complessi.

Cancellai e riscrissi questo messaggio quattro volte, anche se non vi era niente di difficile da dire:
No stiamo andando via, mamma Reb e papà Louis mi stanno riaccompagnando a casa perché è scattato il coprifuoco.

Cercai di ironizzare per autoconvincermi che tutto fosse come prima del nostro avvicinamento.
Riposi il cellulare nella borsetta perché mi resi conto di essere quasi arrivata a casa.

Quando Louis accostò la mia amica era quasi completamente addormentata così dopo averlo ringraziato ed aver chiuso la portiera e bussai sul suo finestrino, dove aveva appoggiato la testa.Sobbalzò come un gatto alla vista di un cetriolo e dopo aver imprecato sotto voce mi salutò con un cenno della mano che ricambiai:
<<Fate i bravi!>> Dissi prima che Louis riportasse la macchina in corsia.

Arrivai nel mio cortile e mi sfilai le scarpe mentre salivo le scale. Una volta aperta la porta le lasciai a terra e legai i capelli in una coda alta.

Volevo addormentarmi e svegliarmi quando tutto questo senso di oppressione che avevo dentro fosse svanito. Mi sentivo così a disagio e mi odiavo per questo. Avrei voluto essere quel tipo di ragazza che si lanciava nelle relazioni, che al primo incontro chiedeva il numero di telefono, insomma più sicura di me stessa.

Ma non ero così e penso non lo sarei mai stata. Quando ho incontrato Harry mi ero ripromessa di essere una persona diversa, migliore, ma sono ricaduta nella mia spirale di ansia.

Mi capita spesso di rimanere intrappolata nei miei complessi frutto della mia mente. A me Harry piace, o forse no. Non sapevo dirlo, oggettivamente era un ragazzo bellissimo e con me non aveva mai sbagliato niente, non aveva fatto niente per farsi odiare e nemmeno per farsi amare, era entrato a passi piccoli nella mia vita e aveva acceso un piccolo fuocarello. Io però non avevo intenzione di toccarlo mi piaceva stare con lui e per una strana ragione a lui piaceva stare con me ma se fare un passo in più avrebbe rovinato tutto? Non volevo saperlo.

Volevo che mi restasse accanto perché ne avevo bisogno e da quando lo conoscevo le cose sembravano andare meglio e in qualche modo gliene davo il merito.

Mentre trascinavo i miei piedi sopra le scale però mi resi conto di aver lasciato la borsetta sul divano così a malincuore tornai indietro a prenderla.

Il nome di Harry era di nuovo sul mio schermo ormai era diventata la mia notifica preferita.

Che ne dici di violare il coprifuoco con me Cenerentola?

Mask off - H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora