Il corpo freddo del ragazzo dai capelli color menta era steso sotto una leggera stoffa bianca candida, a contemplare il suo viso puro vi era solo l'oscurità attorno a lui.
Bip. Bip. Bip.
Il rumore statico risuonava per tutta la stanza d'ospedale, la camera 116 per l'esattezza.
Essa era occupata solo da Yoongi, non che la cosa fosse rilevante per il giovane incoscente.
Bip. Bip. Bip.
La schermo ingrigito continuò imperterrito a ripetere questo rumore, mostrando su di esso il debole cardiogramma del ragazzo.
Osservando bene il volto angelico di Yoongi si poteva notare che ad accompagnare il suo respiro vi era un tubicino trasparente posto all'interno del naso.
Era sopravvissuto.
Nonostante ci avesse provato con tutto il cuore, aveva fallito.
Certo, era mal messo, ma non era di certo il coma ciò a cui ambiva lui.
Per riuscire a salvarlo i dottori dovettero fargli una trasfusione di sangue, fu un comportamento egoistico da parte loro, Yoongi avrebbe sicuramente detto così se fosse stato cosciente.
Eppure non lo era, nonostante tutti gli sforzi dei dottori, Yoongi non si era svegliato.
-Dipende tutto dal ragazzo, noi abbiamo fatto il possibile.- esordì il medico, spiegando ad i genitori del paziente che semmai si fosse svegliato, nemmeno loro potevano stimare il periodo di incoscienza.
Yoongi era bloccato nella sua testa, era in continua lotta con se stesso e questa volta non venne meno, il suo cuore era diviso fra il lottare e l'arrendersi.
Erano due pensieri stupidi, ma la sua mente semilucida non poteva far a meno di spartirsi in essi.
Ho tentato io stesso di togliermi la vita, allora perché adesso sono combattuto?
Perché per quanto io ci provi fallisco sempre?!
Già, perché non sono morto subito?
Vi sta piacento la storia?
Ovviamente per ora di Yoonmin non c'è ancora nulla, ma ci tengo (prima di dar via al resto) a spiegare nei particolari la vita della nostra fogliolina di menta.
Alla prossima!
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•Love Therapy• ||YOONMIN||
RomancePaura. Ansia. Vuoto. Erano queste le sensazioni che accompagnavano Yoongi anche solo durante una semplice conversazione, si sentiva come se una sola parola sbagliata avesse potuto disintegrarlo, distruggere il suo essere sin dalle radici, perché inf...