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I giovani, da quel giorno, non si rivolsero la parola ed evitarono il più possibile ogni contatto l'uno con l'altro e ciò risultò tremendamente doloroso per i ragazzi.

Quel bacio ebbe uno strano effetto su entrambi, fu come se da quel contatto così intimo nacque un legame indissolubile tra i due, che però non volevano accettare o meglio, che Yoongi non voleva accettare.

Lui meglio di tutti sapeva quanto il suo stesso animo fosse rotto e di certo non voleva trascinare con se, nel suo baratro di sofferenza il piccolo dai capelli arancioni.

Quest'ultimo, aveva il terrore che la lontananza del suo Hyung fosse causata solo ed esclusivamente dal bacio, temeva di averlo offeso, ma nel profondo sapeva che Yoongi voleva tenerlo lontano da se solo per paura.

Proprio per ciò dopo 3 giorni dall'accaduto, 3 lunghi giorni passati ad ignorarsi, Jimin ricominciò gradualmente a riavvicinarsi al suo Hyung, che però non reagì particolarmente bene a questo tipo di comportamento da parte del ragazzino.

Yoongi voleva continuare a mantenere la dolorosa distanza che si era creata fra loro, perciò sotto la completa disapprovazione di Hoseok, continuò ad ignorare Jimin, che però non demorse ed aspettò il proprio Hyung nel loro angolino di giardino, dove il più grande non tardò ad arrivare, ma fu altrettanto veloce a cambiare direzione quando riconobbe la testolina aranciata del minore.

-Hyung ti prego aspetta!- esclamò il più piccolo parandosi di fronte a Yoongi che lo guardò inespressivo.

-lasciami stare, ragazzino.- sbottò Yoongi, fissando il suo sguardo gelido in quello timoroso di Jimin, che però si intestardì ancora di più.

-Hyung, so di aver sbagliato. Ma lo rifarei, non allontanarmi solo per questo, anche tu sai come si ci sente a non essere accettati.- ritentò il ragazzo facendo un passo verso Yoongi che si allontanò bruscamente.

-non parlare come se avessimo vissuto le stesse cose.- sbraitò Yoongi mentre gli passarono per la mente i ricordi delle cinghiate che gli diede il padre, quando scoprì di avere un figlio omosessuale.

-Hyung ti prego!- singhiozzò Jimin, facendo sgranare gli occhi al maggiore.

"Significa davvero così tanto per lui il mio perdono?"

Pensò Yoongi, allungando una mano verso il ragazzo con la testa rivolta verso il basso, ma la retrasse immediatamente.

-Jimin, è meglio per entrambi che tu continui a starmi alla larga.- sospirò Yoongi.

-nella lettera avevi promesso che mi saresti stato accanto!-

-dimenticati di quella stupida lettera.- sbottò il maggiore con più acidità di quella che avrebbe voluto usare.

"Stupida?"

Fu così che il ragazzo dai capelli verdi definì il prezioso foglio di carta che Jimin conservava con cura.

A quest'ultimo gli si spezzo il cuore quando gli balenò per la mente che le parole incise su quel pezzo di carta ci fossero solo false promesse e che per tutto questo tempo per Yoongi non avevano avuto alcun valore.

Perciò scappò via dal maggiore, cominciando a vederlo per il mostro a cui tanto ambiva somigliare.

•Love Therapy• ||YOONMIN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora