DEREK'S POV
Entro in cucina, e noto che Stiles è già seduto su uno sgabello mentre beve il caffè.
-Buongiorno.-
-Buongiorno, guarda cosa ti ho preparato.- dice stranamente allegro data l'ora, prima di indicarmi un piatto posato sul bancone.
-Hai provato a preparare i pancakes?-
Stiles si alza sorridente porgendomi il piatto.
-Assaggia.-
-Non mi avrai mica avvelenato spero.-
Mi tira una schiaffo sulla spalla prima di prendere un piatto e metterci un pancakes.
-Dai, giuro che non ci ho messo veleno per topi.-
Lo guardo dubbioso un'ultima volta prima di addentare un pezzo. Devo dire che il risultato è ottimo, nonostante sia la sua prima volta.
-Complimenti Stilinski, non me lo aspettavo.-
Continuando a sorridere, ne prende uno anche lui cominciando a mangiare.
-Credo sia tutto merito del maestro.- dice, facendomi l'occhiolino.
-A cosa è dovuto tutto ciò? Hai preparato i pancakes e sei di buonumore, molto più del solito.-
-Ho ricevuto una notizia fantastica.-
-Cioè?- Poggio la forchetta nel piatto, stranamente in ansia.
-Avevo chiesto alla mia segretaria di cercare qualche lavoro per te, e poco tempo fa mi ha annunciato che si è liberato un posto libero in un albergo.-
Mi sembra quasi di voler saltare sulla sedia per la felicità. -Davvero? In cosa consisterà?-
-Sarai il portiere, e inoltre si tratta di un albergo a cinque stelle, e nonostante il lavoro semplice avrai una paga abbastanza buona.-
-Mi sembra ottimo. Non hai usato i tuoi magici poteri da uomo ricco per farmi avere quel posto vero?-
Stiles smette di sorridere, per poi guardarmi fisso negli occhi -Ti avevo promesso che non l'avrei fatto, e non l'ho fatto.-
Mi alzo, per poi andarlo ad abbracciare stretto. -Grazie Stiles.-
Lui ricambia la mia stretta, forse ancora più forte, per poi -Farei questo ed altro per te Derek.-
Dopo quelli che mi sembrano due secondi passati a stringerci, quando in realtà sono stati parecchi minuti, ci stacchiamo, ritornando a guardarci negli occhi.
-Dovremmo festeggiare.-
-Questa volta lascia organizzare me okay?-
Sollevo gli occhi al cielo dandogliela subito vinta. -Solo perché sono in debito con te.-Come suo solito, Stiles irrompe nella mia camera senza bussare.
-Non sei nudo questa volta? Che delusione.-
Ma è serio? -Che c'è?-
-Dato che stasera sarà la miglior sera della tua vita e credo che tu non abbia dei vestiti adatti, andremo a fare shopping e ti comprerai una bella camicia e delle scarpe che non siano da ginnastica.- dice, fissando le mie Nike nuove di zecca.
-Sono obbligato? Non amo molto vestirmi elegante.-
-Questo lo vedo.- esce dalla stanza, senza chiudere la porta, segno che devo seguirlo senza fare storie.Centre Commercial Les Champs
Una volta arrivati, Stiles mi prende subito per mano facendomi entrare di forza in un negozio di abiti eleganti.
Una commessa ci accoglie, cominciando a fissarmi in maniera un po' insistente.
-Buongiorno signori, desiderate?-
Stiles si mette davanti a me, cominciando a parlarle in maniera piuttosto maleducata. Cosa gli prende?
-Cercavamo un completo elegante composto da camicia, pantaloni e scarpe per il mio amico.- dice, indicandomi.
La commessa riprende a fissarmi, e stranamente Stiles mi riprende la mano, stringendola forte. Non sarà mica geloso? Ma di cosa?Dopo aver passato mezz'ora a scartare diversi abiti, finalmente Stiles mi mette fra le braccia tre camicie, due pantaloni e quattro paia di scarpe, prima di spedirmi in camerino dicendo "esci solo quando avrai abbinato tutto in modo decente e poi mi farai vedere."
Quindi adesso sono in camerino, con un paio di pantaloni grigi, una camicia blu molto chiaro e delle scarpe super scomode, mentre cerco di non pensare a quanto la mia immagine sembri gay nello specchio.
Esco dal camerino sbuffando e quando Stiles mi vede, quasi scoppia a ridere. -Direi proprio di no, credo che il grigio e il blu non ti stiano per niente bene.-
Alzando gli occhi al cielo, rientro in camerino senza dire nulla, infilandomi un paio di pantaloni neri e una camicia nera.
Esco ancora una volta, sotto lo sguardo indagatore di Stiles. -Già così va molto meglio, ma sembra ancora che manchi qualcosa. Vai a cambiarti.-
Imprecando, ritorno per la terza volta in camerino, chiudendo la tenda con uno scatto.
Questa volta sostituisco la camicia nera con una bianca, e poi slaccio alcuni bottoni, lasciando intravedere il petto scolpito.
Appena esco dal camerino, vedo Stiles spalancare gli occhi, per poi mormorare quel che mi sembra un "Porca puttana" {scusatemi, immaginate davvero Derek così grazie. Solo io sto morendo?}.
-Sto così male?- dico, guardandomi allo specchio.
-No, anzi. Credo dovresti vestirti così più spesso, mette in risalto il tuo fisico e ti fa sembrare più affascinante.- si avvicina a me con un sopracciglio alzato, continuando a fissarmi. -Si, decisamente questo, su vai a cambiarti che compriamo tutto.-
Una volta alla cassa, le cifre sullo scontrino mi fanno quasi venire un infarto. 2000€ per un completo? Stiamo scherzando?
A Stiles questo non sembra fare alcuna differenza, perché una volta pagato, esce con nonchalance dal negozio, seguito da me che sono ancora piuttosto sorpreso. Ma di cosa dovrei sorprendermi? Siamo venuti qui solo per un suo capriccio di voler comprare un castello.
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Sei tu la mia ricchezza nella miseria [STEREK]
FanfictionSia Stiles che Derek sono emigrati dagli Stati Uniti in cerca di fortuna. Con l'unica differenza che Stiles arriva a Parigi perché ha ereditato una grande azienda dal padre morto, mentre Derek con gli ultimi risparmi che aveva, ha preso un biglietto...