Capitolo 29

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Siamo ancora qui, addossati alla parete, stretti forte uno all'altra cercando di sostenerci a vicenda.
Quello che Derek mi ha raccontato...Dio, nella mia testa non riesco a vedere altro che lui mentre viene picchiato durante dei rapporti con altri uomini. Ogni immagine generata dalla mia immaginazione mi spezza un po' di più il cuore.
-Non dovrai preoccuparti di niente lo sai? Pagherò io e sarai fuori dai guai, te lo assicuro. Di quanto si tratta? Diecimila? Quindici?-
-Diciassettemila.- dice in un sussurro, la testa ancora poggiata sulle mie gambe.
-Non è un problema per me lo sai. Quando vuoi andiamo in banca e diamo i soldi a quello stronzo. Non voglio che tu ti preoccupi di niente.-
-Grazie Stiles, non sai quanto questo significhi per me. Non saprò davvero come sdebitarmi dopo tutto quello che hai fatto per me.-
-Te l'ho detto che io lo faccio solo perché ci tengo a te, e poi non mi pesa.-
-È grazie a te se ho imparato a vivere, questo lo sai?-
Non so cosa dire, mi limito a sorridere, e anche sul suo viso devastato dalle lacrime, ecco un piccolo sorriso che sembra illuminare questa lunga giornata.

Alla fine, dopo quasi due ore passate sul pavimento, abbiamo deciso di preparare qualcosa per cena, quindi come sempre Derek si è messo ai fornelli preparando questa fantastica pasta al forno.
Quindi adesso stiamo cenando, cercando di ridere e scherzare per tirarci su di morale a vicenda.
Guardo Derek, che con gli occhi ancora arrossati e gonfi cerca di stiracchiare un sorriso, e un pensiero orribile mi assale.
La forchetta cade nel piatto senza che io possa impedirlo, e Derek mi fissa spaventato.
-Che succede?- mi chiede, lasciando perdere il piatto e prendendomi una mano.
-Tu...tu hai sempre usato protezioni vero?-
-Si, almeno credo. Sai, gli ultimi tempi di quel lavoro ero sempre sotto gli effetti della droga, non ricordo quasi niente.-
-Noi abbiamo fatto sempre sesso senza preservativo.-
Derek smette di guardarmi, mettendo una mano nei capelli, mentre l'altra continua a stringere forte la mia.
-Non credo che, insomma...-
-Dovremmo fare un test secondo te?- gli chiedo, alzandomi dalla sedia in preda al panico.
-Se ti fa sentire più sicuro, certo.-
-Lo farebbe, si.-
-Allora va bene, domani andremo a fare degli esami, okay?-
Mi limito ad annuire, Derek viene da me, prendendomi il viso fra le mani. -Andrà tutto bene.- dice, prima di baciarmi la fronte.

Hôpital Privé Nord Parisien
Stanotte ho dormito qui con Derek.
È stato bello dopo tre giorni in cui non sapevo se mi avesse perdonato o meno dormire fra le sue braccia.
Adesso sono quasi le dieci e siamo parcheggiati fuori dall'ospedale.
Non so se ho il coraggio. Ma tanto lui sta bene vero? Il test sarà negativo. Giusto?
Con un ultimo sospiro esco dall'auto, seguito da Derek che subito mi prende per mano.
All'accettazione chiediamo di vedere un dottore, che ci fa accomodare nel suo studio poco dopo.
-Allora ditemi signori.-
-Ho avuto dei rapporti non protetti, quindi vorrei sapere se sono pulito o meno.- dice Derek, stringendomi la mano in una morsa stritolante.
-Certo, possiamo procedere subito con l'Elisa Test. Consiste nell'individuare gli anticorpi dell'HIV nel sangue. Se ci sono, allora sarai positivo, se non ci sono, allora saranno solo buone notizie.-
-Va bene, sono pronto. Tu rimani qui con me vero?- mi chiede Derek, adesso con gli occhi pieni di panico.
-Sempre.- dico, baciandogli il dorso della mano.
Il dottore ci porta in un'altra sala, dove Derek fa una serie di esami che non ho quasi guardato, tanto sono concentrato su di lui, sul non farlo preoccupare troppo, nonostante credo di esserlo ancora più di lui.
Dopo aver fatto gli esami, ci fanno accomodare nel bar dell'ospedale, dove mangiamo un panino in attesa dei risultati.
Dopo quelle che mi sembrano ore, finalmente un'infermiera ci chiama, quindi ci accomodiamo per la seconda volta nello studio del dottore.
-Allora, ho appena avuto i risultati del suo test, signor Hale.-
-La prego dottore, mi dica subito il risultato.-
Il medico sospira, guarda me, poi lui, e anche senza che parli, ho già capito cosa dirà. Chiudo gli occhi, cercando di non piangere davanti questo estraneo.
-Signor Hale, lei è positivo all'AIDS.-

Spazio MOIII
Okay, non ho intenzione di commentare. Il capitolo è stato abbastanza corto per i miei standard, ma mi sembra anche troppo, per quello che è successo.
Vorrei anche dire che la storia sta pian piano giungendo al termine. Quanto mi mancheranno questi Sterek?
Come sempre votate e commentate.
Xoxo,
-pll2016

Sei tu la mia ricchezza nella miseria [STEREK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora