DEREK'S POV
Mi siedo sul divano, cercando di frenare la mia irritazione.
Il mio turno di lavoro è finito da due ore ormai. Durante l'intera giornata non ho fatto altro che ripensare a quello che Jackson mi ha detto, non ho fatto altro che pensare a quanto Stiles mi abbia preso in giro.
Appena arrivato a casa, l'ho cercato dappertutto come una furia, ma a quanto pare ha pensato bene di scappare, perché è da due ore che lo aspetto e non è ancora tornato.
Quando mi ero ormai rassegnato, decidendo di uscire a fare una passeggiata per cercare di calmarmi, ecco la porta di casa che si apre e poi si chiude, rumore di passi che superano il salotto e poi salgono al piano di sopra.
Ha deciso di ignorarmi dunque?
Lo seguo in silenzio, sperando di prenderlo alla sprovvista.
Arrivo al piano di sopra e sento la porta della sua stanza sbattere. Senza troppi scrupoli la apro di scatto, cercandolo con lo sguardo.
Appena sente la porta aprirsi, Stiles gira la testa verso di me, prima di sorridere.
-Oh, ciao Derek, mi hai spaventato. Com'è andata la tua giornata?-
Adesso fa anche finta di niente, bene.
-Perché non me l'hai detto?-
-Di cosa stai parlando?- dice, per poi sedersi sul letto cercando di evitare il mio sguardo.
-Come hai potuto?-mi avvicino a lui, mettendomi esattamente di fronte a lui.
Non risponde, preferendo restare in silenzio, guardando fuori dalla finestra.
-Stiles.- prendo il suo viso fra le mani, cercando di catturare il suo sguardo.
-Mi dispiace.- sussurra, abbassando la testa.
-Ti avevo detto che non volevo la tua pietà. Volevo trovare un lavoro onesto, e non essere raccomandato.-
-Ma io non ti ho raccomandato! Quando la mia segretaria ha trovato quel posto per te, non ha detto che ci conoscevamo, lo giuro!- i suoi occhi ritornano nei miei cercando di convincermi.
-Resta il fatto che sono comunque un tuo dipendente. Non puoi dirmi che questo non creerà favoritismi.-
-Credi che vivere a casa mia, mangiare il mio cibo ed essere mio amico sia un favoritismo?-
-Cosa credi che penseranno i miei colleghi quando verranno a scoprire che abito a casa tua?-
-Cosa dovrebbero mai pensare? E se poi non vuoi che lo scoprano, tu non dirglielo.-
-Crederanno davvero che sono un raccomandato! "Guardate Derek, vive a casa del capo e poi viene a fare il portiere qui da noi! Il signor Stilinski non poteva trovargli un posto migliore, dato che c'è?"-
La rabbia risale dentro di me, facendomi muovere avanti e indietro nella stanza.
-Derek lo giuro, non volevo ingannarti.-
-Ma l'hai fatto.-
-È stato per una buona causa! Volevo solo che fossi felice!-
-È solo una falsa felicità questa, che gusto c'è ad avere il posto su un piatto d'argento? Voglio meritarmi le cose grazie alle mie qualità, non grazie al tuo denaro.-
-È sempre qui che andiamo a parare vero? Al mio patrimonio, come se fosse colpa mia se ho ereditato milioni di euro e adesso sono a capo di una delle più grandi aziende europee. Credi che l'abbia scelto io? No! Credi che io ami avere tutte queste responsabilità sulle spalle? No! Credi che mi piaccia essere costantemente riconosciuto per strada da paparazzi o semplici approfittatori? No! Te lo dico io come mi sento con tutto questo denaro: uno schifo! E per una volta che cercavo di fare qualcosa di buono per una persona a cui tengo, la gente deve continuare a darmi addosso.- ha urlato per tutto il discorso. Adesso le sue guance sono rosse ed è senza fiato.
Quindi si sente vuoto anche lui come me?
Rimango in silenzio, non sapendo cosa dire.
-Non credevo fossi diventato così importante per te, potevi benissimo trovarmi un lavoro in un bar, e sarebbe andato benissimo lo stesso.-
-Tu non hai capito niente.- mi dice, tornando a guardare fuori dalla finestra, con un sorriso malinconico sul volto.
-Cosa dovrei capire?-
-Non ti ricordi ancora, vero?-
-Cosa Stiles? Cosa devo ricordare?-
Stiles mi volta le spalle, prima di aprire la porta per uscire dalla stanza, ma io lo prendo per un polso, fermandolo.
-Dimmi cos'hai nella testa Stiles.-
Rimane in silenzio, per poi girarsi lentamente verso di me.
Mi guarda, io lo guardo, un miscuglio di verde e marrone che per la prima volta sembra ribaltarmi il cuore.Si avvicina a me, mettendomi una mano sulla guancia, continuando a guardarmi, come se con quelle iridi volesse dirmi qualcosa.
Con l'altra mano comincia ad accarezzarmi i capelli, facendomi quasi dimenticare la rabbia che provavo fino a due minuti prima.
-Cosa devo fare con te Derek?- dice. Non mi lascia il tempo di rispondere che le sue labbra si poggiano sulle mie.Spazio MOIII
Non lo so, ma amo da impazzire questo capitolo.
Cosa credete che succederà ora che Derek sa le vere motivazioni che hanno spinto Stiles ad ingannarlo?
E come credete che reagirà Derek al bacio di Stiles?
Domani mi separerò per un mese da una delle persone più importanti della mia vita, quindi mi scuso in anticipo se qualche capitolo sarà un po' più deprimente del solito.
Finalmente la scuola è finita, non ne potevo più, adesso aspettiamo il 19 settembre quando tutto ricomincerà per un altro pazzo anno.
Come sempre votate e commentate.
Baci,
-pll2016
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Sei tu la mia ricchezza nella miseria [STEREK]
FanfictionSia Stiles che Derek sono emigrati dagli Stati Uniti in cerca di fortuna. Con l'unica differenza che Stiles arriva a Parigi perché ha ereditato una grande azienda dal padre morto, mentre Derek con gli ultimi risparmi che aveva, ha preso un biglietto...