DEREK'S POV
Le labbra di Stiles sono ancora sulle mie.
Cosa sta succedendo? Perché ci stiamo baciando? E perché io sto ricambiando?
Metto le mani sulle sue spalle per staccarlo da me.
-Cosa stai facendo?- gli chiedo, senza però allontanarmi da lui, che ancora ha le mani sulle mie guance, come per non farmi scappare.
-E tu cosa stai facendo?- mi chiede, evitando la domanda.
-Perché mi hai baciato?-
-E tu perché hai ricambiato?- un angolo delle sue labbra si solleva, come se volesse riderci sopra.
-Puoi smetterla di rispondere alle mie domande con una domanda?-
-Se no che fai?- adesso ridacchia esplicitamente, e io alzo gli occhi al cielo.
Il silenzio cade nella stanza, e io riprendo a far mescolare il mio verde con il suo marrone, cercando delle risposte che però non trovo.
-La sera che siamo andati in discoteca, eravamo entrambi completamente ubriachi. Abbiamo ballato insieme.-
-Questo me lo ricordo.-
-In modo abbastanza spinto.-
-Mi ricordo anche questo.-
-Poi siamo tornati a casa.-
-Si...-
-Decidendo di fare un bagno nella vasca idromassaggio. Poi abbiamo cominciato a spogliarci. A vicenda. E poi siamo entrati in vasca, e io ero a cavalcioni su di te e...-
-E? Dimmelo Stiles!- gli prendo il viso fra le mani, perché voglio assolutamente sapere cosa diavolo abbiamo combinato quella notte.
-Io ho cominciato a blaterare su quanto tu sia attraente da morire, però tu non ci credevi, quindi ho fatto in modo di dimostrartelo.-
-Dimostrandomelo come?-
Stiles cerca di evitare il mio sguardo, ma io subito riporto i suoi occhi nei miei.
-Ti ho baciato. Per parecchio tempo diciamo. Poi siamo usciti dalla vasca e ci siamo addormentati.-
-Ma io ero solo quando mi sono svegliato la mattina dopo, e tu mi hai detto di non aver passato la notte con me.-
-Quando mi sono svegliato, trovandomi accanto a te, mi sono sentito in preda al panico, quindi sono scappato. Poi ho notato che non ricordavi niente e quindi ne ho approfittato.-
-Perché non mi hai detto la verità?-
-Non lo so, avevo paura.-
-Perché mi hai baciato adesso?-
-Non lo so, e tu perché hai ricambiato?-
-Non lo so.-
Il silenzio cade per l'ennesima volta, e l'unica cosa che mi sembra sensato fare è guardare Stiles negli occhi. Appena il mio sguardo finisce su di lui, noto che mi sta già guardando.
Le sue mani sono ancora sulle mie guance, la nostra lontananza assai minima.
Come se ci fossimo messi d'accordo, le nostre labbra si incontrano ancora una volta.
Questa volta il bacio comincia fin da subito ad essere famelico, come se entrambi non ne avessimo abbastanza.I baci di Stiles si spostano sul collo, e credo di star per impazzire. Le domande che mi affollano la testa, vengono respinte nelle profondità della mio cervello ogni secondo in più che le labbra di Stiles passano sul mio collo.
Prendo Stiles per i fianchi, cominciando a camminare alla ceca nella stanza, fino a quando non cade sul letto, portandomi con lui, facendomi cadere sul suo corpo.
Stacco le labbra dalle sue per cercare di capire cosa diavolo stiamo combinando. Prima litigavamo e ora siamo sul suo letto a baciarci. Ma ancora una volta le domande volano via quando Stiles comincia a sbottonare la mia camicia.
Lo guardo, e lui come al solito ricambia il mio sguardo. Riprende a baciarmi e il mondo scompare.La mia camicia vola via, e ben presto anche quella di Stiles viene sfilata senza fretta dalle mie mani.
Adesso siamo entrambi a petto nudo, a fissarci come se non sapessimo come continuare.
Questa volta sono io a prendere l'iniziativa. Mi avvicino ancora di più a lui baciandogli le clavicole, per poi risalire verso il collo, la mascella, e poi rifare il tragitto al contrario.
Stiles arpiona le sue mani sulla mia schiena, portandomi ancora di più addosso al suo corpo, e in poco tempo la stanza viene riempita da dei leggeri sospiri.
Quando ormai il collo di Stiles è pieno di segni rossi, ecco che entrambe le nostre mani vanno verso la lampo dei suoi pantaloni.
Scoppiamo entrambi a ridere, e poi Stiles decide di darmi via libera.
In breve tempo anche i pantaloni sono stati tolti di mezzo ed ecco Stiles in soli boxer davanti a me.
Dio, perché non ricordo quella magnifica sera nella vasca idromassaggio?
Stiles mi riporta al presente mettendosi a cavalcioni su di me per togliermi i jeans.
Quando anche io sono ormai in mutande, comincia a tracciare i contorni dei miei addominali, per poi sostituire le sue mani con le sue labbra.
Su e giù, fino a quando non si ferma.Apro gli occhi, e lui è lì che mi guarda con un sorrisetto che mi porta a impazzire completamente, come se l'intera situazione non mi stia mandando il cervello in brodo.
Tocca la mia intimità da sopra i boxer, facendomi gemere, e in poco tempo, anche quelli sono spariti.
Questa volta continua a toccarmi senza quel fastidioso ostacolo, ed io non posso fare a meno di sussurrare il suo nome, che subito lui mi zittisce baciandomi ancora una volta.
Quando sento di star per arrivare al limite, mi stacco, fermandolo.
-Aspetta, non così.- senza lasciargli il tempo di dire altro, lo riporto sotto di me, sfilandogli i boxer.
Adesso niente è più di intralcio fra di noi.
Porto la mia mano versa la sua entrata, per poi farci entrare un solo dito.
Stiles fa una smorfia di dolore, che subito cancello a suon di baci.
Quando mi sembra che vada meglio, ne aggiungo un secondo e poi un terzo, fino a quando Stiles non inizia a gemere, rischiando di farmi arrivare al limite senza neanche averlo toccato.
-Derek, sono pronto.-
-Sei sicuro?-
In risposta mi bacia, convincendomi quanto basta.
-Se ti faccio male dimmelo subito e mi fermerò.-
Le nostre labbra si riuniscono, ed io entro in lui il più lentamente possibile, cercando di non fargli sentire dolore.
Resto fermo, fino a quando Stiles non mi fa intendere che è tutto okay, e dopo alcune spinte lente, entrambi i nostri corpi cominciano a muoversi in sincronia, come se si conoscessero da sempre.
Le nostre bocche si cercano a vicenda, le mani che cercano di accarezzare e graffiare tutta la pelle a cui riescono ad arrivare, i corpi uniti in uno solo come se non dovessero separarsi mai.
Le sensazioni si mescolano dentro di me, fino a farmi quasi dimenticare anche chi siamo, dove siamo. So solo che ci siamo io e lui.
Vengo per primo, sussurrando il nome di Stiles vicino al suo orecchio, subito seguito da lui, che mi stringe fra le sue braccia come se non volesse lasciarmi andare.
Esco da lui, sentendomi come se qualcosa non fosse più al proprio posto, quindi decido di abbracciarlo forte, e lui ricambia, mettendo la testa sul mio petto.
-Cosa abbiamo fatto Derek?-
-Non lo so.-Spazio MOIII
Okay, non so come sia venuto questo capitolo. Non ho mai scritto delle scene di sesso così spinte, quindi bho.
Non so neanche da dove mi sia uscito questo capitolo dato che avevo in mente di scrivere tutto il contrario, ma ormai si è capito che nel momento in cui mi trovo a scrivere, le mie mani vanno per conto loro insieme al cervello.
Ormai questo non è più un angolo autrice, ma uno spazio dove consiglio film 😂QUANTO HO AMATO MIDNIGHT SUN?
Come sempre votate e commentate.
Kisses,
-pll2016
STAI LEGGENDO
Sei tu la mia ricchezza nella miseria [STEREK]
FanfictionSia Stiles che Derek sono emigrati dagli Stati Uniti in cerca di fortuna. Con l'unica differenza che Stiles arriva a Parigi perché ha ereditato una grande azienda dal padre morto, mentre Derek con gli ultimi risparmi che aveva, ha preso un biglietto...