Capitolo 1: La profezia dei Maya

581 25 6
                                    


La quarta profezia dei Maya che preannunciava immensi cambiamenti climatici ed innalzamento delle temperature si era avverata. Nel 2038 l'aria era pressoché irrespirabile ed i ghiacciai non esistevano più. Cinque anni prima i governanti avevano tentato di fermare l'imminente devastazione, ma era troppo tardi per correre ai ripari. La deforestazione ed i gas serra avevano compromesso definitivamente la salute del pianeta. La Terra era stata divisa in quattro continenti: Nord, Sud, Est ed Ovest ognuno governato da un Potente. I Quattro Potenti avevano nelle loro mani il destino del mondo.

Geologi, scienziati, medici ed esperti di ogni settore erano rinchiusi da mesi in un laboratorio sotterraneo chiamato il Bunker. Il loro compito era quello porre un rimedio al problema perché gli uomini non avrebbero resistito a lungo in questo mondo post apocalittico.

"La prego professore, non possiamo ancora utilizzare il vaccino. E' troppo presto, non ne conosciamo ancora gli effetti. La cura potrebbe essere peggiore della malattia. Dovremmo fare altri test". Spencer, l'assistente del professor Byron era sconvolto. Avevano trovato un farmaco in grado di potenziare le capacità umane e rendere l'organismo in grado di sopportare il nuovo assetto climatico, ma non erano note le conseguenze. Sperimentarlo sulle persone era impensabile.

"Non possiamo prendere delle persone e usarle come cavie" gridò Spencer. "Mio giovane ed inesperto ragazzo" replicò il professore "lei crede che la specie umana potrà aspettare ancora? I Quattro Potenti hanno autorizzato la sperimentazione. Non si preoccupi, saremo solo più forti e resistenti. Domani arriverà il primo gruppo composto da cento ragazzi che si sono offerti volontari per testare il vaccino. Se tutto procederà per il verso giusto, tra qualche mese potremmo produrlo in scala mondiale". Non era d'accordo con l'eminente scienziato, non si conoscevano gli effetti collaterali e questo lo impensieriva "Credo sia giusto lo sappia" replicò il suo assistente continuando ad eseguire gli ultimi controlli sul siero.

"Ma non dovevano arrivare un centinaio di persone?". Spencer si rivolse a Freddy, una delle guardie del Bunker." Non saprei, forse il professore sta facendo le cose in grande. Vorrà velocizzare i tempi". Aveva una strana sensazione, ma in cuor so sperava che si stesse sbagliando.

"Spencer, Spencer, mi sta ascoltando? Prendi la soluzione ed iniettala nella flebo del paziente numero 10". Il professore era visibilmente eccitato. Il Bunker non sembrava più un laboratorio, ma un ospedale: lettini, flebo e farmaci ormai avevano soppiantato computer e grafici. I turni erano massacranti ed il tempo per riposare era ridotto al minimo. Avere centinaia di persone da controllare non era uno scherzo ed il più piccolo errore poteva avere conseguenze devastanti.

Erano trascorsi dieci giorni dall'inizio della sperimentazione ed il farmaco non aveva prodotto effetti collaterali tali da impensierire il professore e bloccare i test. Byron era al settimo cielo, il suo nome sarebbe entrato nella storia. Ormai si considerava un discendente di Fleming. Nonostante il clima euforico dello staff e dei pazienti, Spencer provava ancora quella strana sensazione che lo aveva colpito fin dai primi giorni. Era tutto troppo tranquillo, nessuna battuta d'arresto, nessun disturbo. O meglio, lui aveva visto uno strano brilluccichio nelle iridi di alcuni soggetti sottoposti al trattamento. Qualche frazione di secondo, non di più. Aveva segnalato l'accaduto, ma lo scienziato aveva ribadito che la stanchezza a volte gioca strani scherzi ed essere rinchiusi in un laboratorio non aiutava affatto. "Forse è così professore, sono stanco e vedo scheletri in tutti gli armadi" borbottò uscendo dalla stanza di Byron.

"Domani le persone che hanno condiviso con noi questa esperienza lasceranno il laboratorio. Ringrazio questi uomini e queste donne che si sono sottoposti alla sperimentazione. Con il loro coraggio hanno salvato l'umanità". Byron parlò a milioni di persone. Enormi schermi erano stati istallati in tutte le città del mondo. La gente si abbracciava felice, convinta del fatto che ora tutti avevano la possibilità di resistere fino a quando gli scienziati avrebbero trovato una cura anche per la Terra.

"Cosa succederà adesso?" Spencer stava riponendo negli armadietti i flaconi che fino al giorno prima erano serviti per i pazienti. "Continueremo a seguire le persone che si sono sottoposte al test. Credo che i benefici arriveranno tra un paio di mesi. L'organismo umano si deve adattare al potenziamento fisico e sensoriale". Byron chiuse la sua agenda ed inviò una mail ai Quattro Potenti. "Esperimento terminato. Tutto procede bene come da ultimo rapporto"

"Allora attenderemo lo svolgersi degli eventi". Spencer si sfilò i guanti ed uscì.

Angolo autrice: Le profezie Maya sono sette. La quarta, citata nel capitolo, ci informa che i Poli si scioglieranno a causa dell'incremento dell'attività del Sole. Ci sarà una maggiore produzione di vento solare, piú eruzioni ed un aumento delle radiazioni.

PROGETTO MAYADove le storie prendono vita. Scoprilo ora