Capitolo 17: Ritorno a casa

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"Torniamo a casa Viktor, presto tutti scopriranno che sono fuggita ed io non voglio mettere in difficoltà Dorian. Lui non potrà coprire ancora a lungo la mia fuga" disse Maya ancora stretta tra le braccia del suo adorato principe. Sarebbe rimasta per sempre con lui nella casa sul lago, ma non voleva mettere nei guai il domestico.. "Dorian? Ti ha aiutato lui a fuggire? Sapevo che mi vuole bene come fossi suo figlio, ma non avrei mai immaginato arrivasse a tanto". Se Maya era riuscita a trovarlo e, se ora si sentiva in paradiso, era dunque merito suo. "Al nostro rientro lo coprirò d'oro, gli devo la vita" scherzò. Maya fissò il suo uomo. Gli occhi luminosi, il viso rilassato, il corpo scolpito..era semplicemente stupendo. Ed era suo! 

"D'accordo si rientra alla base" ribadì Viktor.  Il viaggio di ritorno verso il castello fu eccitante. Era bello sentire il corpo di Viktor aderire al suo. La notte appena trascorsa aveva lasciato dei segni e non solo fisici, come i due forellini sul collo, ma anche nell'anima. Mille sensazioni la stavano avvolgendo mentre tornavano a casa. 

L'accoglienza fu tumuoltosa. Il nonno che si sbracciava e piangeva contemporaneamente , Ioana che li stava praticamente soffocando di baci, Dorian che sorrideva felice di riavere il suo "figliol prodigo". Sembrava che non li vedessero da anni!  Che esagerazione si disse mentalmente Maya. Ma era felice, era a casa finalmente. Non appena scesi da cavallo, dopo un abbraccio da parte del professore che le portò via il respiro per qualche secondo, arrivò la tanto attesa ramanzina.

Incosciente, testarda,avventata furono solo alcune delle parole  della lunga lista che Byron le riversò contro. Non se la prese più di tanto, sapeva che aveva avuto paura di perderla. 

Il peggio accadde pochi istanti dopo quando lo scienziato notò i due segni sul collo della ragazza. Sembrava un vulcano in eruzione, per un momento Maya pensò che stesse per esplodere. Lo vide scagliarsi verso Viktor ed il cuore le schizzò all'impazzata. Avrebbe potuto spezzare suo nonno solo con un dito. Ma si meravigliò. Lui lo lasciò fare! Fu una scena increbile vedere il pugno dello scienziato, sempre così innocuo e compassato, colpire la mascella del principe. Maya sgranò gli occhi. Non era possibile, lo stava facendo solo per lei... Era la dimostrazione d'amore più grande che lui potesse darle. Maya si parò davanti a suo nonno.

"Nonno se vuoi colpire qualcuno, colpisci me" apostrofò rivolta a Byron ancora scioccato dalla scoperta. "Lui...lui ti ha plagiata" balbettò lo scienziato. "Non è così. Viktor mi ha lasciata libera della mia vita, libera di decidere chi volessi amare. Sono io che sono fuggita per andare a cercarlo e, sempre io l'ho convinto a tornare" rispose con le lacrime agli occhi. 

"Noi ci amiamo. E se mi vuoi vedere felice, ti prego nonno comprendi la mia scelta". 

"Piccola mia, lui non può tornare a vivere una vita normale. Io stesso ho somministrato due dosi del siero nelle sue vene, ma non è successo nulla" spiegò quasi bisbigliando. "Nonno credimi sto bene. Viktor è cambiato. Lui mi ama ed io amo lui". Byron lasciò scivolare le braccia lungo i fianchi. Le sarebbe stato vicino pronto a difenderla ed, anche se a malincuore, accettava la sua decisione. D'altronde Maya era tutto ciò che gli restava e non si sarebbe mai staccato da lei. "D'accordo" disse allungando la mano verso Viktor in attesa che il principe contraccambiasse il segno di tregua. E fu così. 

"Certo che colpite duro voi due" scherzò prendendola per la vita ed entrando nel castello. "Se vuoi posso provare ancora" lo schernì la ragazza. "Per carità uno schiaffo ed un pugno in meno di ventiquattro ore sono decisamente troppi" continuò sorridendo e guardandola fisso negli occhi.

Maya si tolse i vestiti e rimase con gli slip ed il reggiseno. Legò con una coda di cavallo i lunghi e soffici capelli, aprì l'acqua calda e versò nella vasca da bagno dei sali profumati, poi con fare suadente si avvicinò al suo uomo privandolo della camicia. Viktor rimase ammutolito davanti alla straordinaria bellezza della sua donna. Dio quanto l'amava! Lanciò da qualche parte i suoi boxer e prendendola delicatamente tra le braccia si immerse con lei. Tutti i suoi sensi si risvegliarono all'istante. Il sesso con Viktor era inebriante, le sue mani toccavano sapientemente  ogni lembo di pelle provocandole scariche elettriche.  Maya cominciò a sentire un calore provenire dal suo ventre, voleva sentirlo dentro di se. Viktor giocava con i suoi seni ormai turgidi e questo la stava facendo impazzire. Le allargò le gambe e lentamente entrò in lei. Con le sue spinte stava dolcemente guadagnando ogni centimetro della sua intimità. Lei gettò la testa all'indietro. Era  il modo con cui gli faceva capire che si fidava di lui. Il morso non fu doloroso ma la portò all'estasi facendole raggiungere l'orgasmo. 

Ne era sicura, la vita con Viktor sarebbe stata meravigliosa.


Angolo autrice: contiene scene smut


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