Capitolo 12: Speranza

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Viktor bussò alla porta della camera di Byron. Lo scienziato andò ad aprire e si trovò di fronte il giovane principe. "Le debbo parlare di Maya" un lampo di luce balenò nei suoi occhi rossi. Il professore lo fece entrare. Viktor si accomodò sulla sedia. "Principe, prima di tutto ci tengo a dirle che Maya per me è più preziosa di tutto l'oro del mondo" ribadì Byron sedendosi stancamente sul bordo del letto. "Professore, cosa vorrebbe farle?" chiese all'uomo davanti a lui. "Io credo che basterebbero pochi prelievi del sangue di Maya. Ma non sarà una cosa semplice, occorrono mezzi. Ci vorranno mesi o forse anni". Le parole del professore destarono l'interesse del principe.

 Mesi... Anni...

Avrebbe potuto avere Maya tutta per se, per molto tempo. "D'accordo, ma io sarò sempre presente". Si alzò ed uscì velocemente. 

La regina si trovava nel suo splendido giardino. Le sue dita affusolate erano intente ad intrecciare dei fiori. Maya osservava i delicati movimenti della donna e di tanto in tanto le sorrideva. Ioana terminò il suo lavoro e pose la coroncina sul capo della ragazza. 

Viktor arrivò in quel preciso istante, il cuore perse un battito. Piccoli boccioli bianchi e lilla impreziosivano i luminosi capelli di Maya. Era ogni giorno più bella. Desiderò toccare le due splendide fossette che le si formavano ogni volta che sorrideva. Si fermò ad osservare la scena davanti a lui: un'umana ed una vampira parlavano insieme come fosse la cosa più normale al mondo. Forse qualcosa poteva cambiare. Se il professore avesse trovato il siero, lui sarebbe potuto diventare un comune ragazzo e non uno spregevole succhia sangue.

Maya forse si sarebbe innamorata di lui ed avrebbero potuto passare la vita assieme. Si portò una mano alla tempia. Da quando era diventato così sentimentale? Questa ragazza gli stava annacquando il cervello. 

"Allora Viktor, non è meravigliosa la nostra giovane ospite?" La voce di sua madre lo risvegliò dalle mille elucubrazioni mentali che si stava facendo, riportandolo alla realtà. 

"Sì lo è davvero molto, madre" rispose tutto di un fiato non interrompendo mai il contatto visivo con la ragazza. Le guance di lei si colorarono di una tonalità di rosso porpora e la vide deglutire  faticosamente come alla ricerca di un poco d'aria. Pensò che adorava l'ascendente che aveva su di lei. Forse non era una possibilità tanto remota che Maya si potesse innamorare di lui.

 "Ho parlato con Byron" rivelò alle due donne che iniziarono a fissarlo in trepidante attesa. "Ho autorizzato gli esperimenti" aggiunse rivolto alla madre. Ioana annuì con gli occhi leggermente velati, Maya era rimasta in silenzio. "Vado ad avvisare tuo padre. Forse dopo tanti anni, tutti noi potremmo tornare a vivere dignitosamente"

La regina si allontanò lasciando i due giovani intenti a squadrarsi. "Maya se ci hai ripensato, hai paura o semplicemente non vuoi dimmelo. Non se ne farà nulla"

La giovane si avvicinò al principe e all'improvviso si tuffò tra le sue braccia. Per una frazione di secondo Viktor rimase immobile. Non si aspettava una reazione del genere. Non capiva neppure cosa avesse fatto per meritarsi questo abbraccio. Il corpo di Maya aderiva perfettamente al suo, si incastravano come le tessere di un puzzle, il viso di lei nascosto nell'incavo del suo collo. Il respiro lievemente irregolare e caldo di lei gli stava provocando una eccitazione ed il suo amichetto cominciava a rispondere. Cercò di nascondere la sua evidente erezione. 

"Grazie Viktor" sussurrò ancora stretta tra le braccia del ragazzo, il quale decise di non mollare la presa. Voleva godere appieno delle meravigliose sensazioni che lei gli stava facendo provare. 

"Se solo osi allontanarti un minuto mentre mi stanno prelevando il sangue o facendo degli esami, giuro che te la faccio pagare. Io odio gli aghi" disse lei battendo un pugno sul suo torace. Scoppiò a ridere, una risata fragorosa, liberatoria e soprattutto la sua prima risata. Lui incuteva terrore ai suoi soldati che non osavano quasi alzare lo sguardo e questa ragazzina lo sfidava e non aveva alcuna paura. Non poteva più resistere. Le alzò il mento con due dita e la baciò con trasporto. Lei gli consentì l'accesso alla sua lingua, i seni morbidi di Maya premevano sul suo torace e sentì i capezzoli indurirsi. Si costrinse ad allontanarla da lui. Voleva osservarla in tutto il suo splendore: le labbra erano turgide e rosse a causa del bacio, la pelle liscia come la seta. Le cinse i fianchi e cominciò a lasciarle una scia umida di baci, il profumo dolce di Maya lo inebriò ed il dolore pulsante all'inguine divenne fastidioso. Maya fu scossa da un brivido ed aprì gli occhi che aveva tenuto socchiusi fino ad un momento prima. 

Sorrise ed una luce si diffuse sul volto. Viktor le prese la mano e con i polmoni ancora in fiamme e la voce roca le rispose "Principessa accetto la sfida. Comunque non riuscirai a liberarti tanto facilmente di me".

Si avviarono verso il castello tenendo le dita delle mani intrecciate. 



*Contiene scene smut

PROGETTO MAYADove le storie prendono vita. Scoprilo ora