Capitolo 13: Vita

197 15 2
                                    

Erano trascorsi molti mesi da quel giorno in cui il principe Viktor lo aveva "autorizzato" ad iniziare gli esperimenti. A Byron sembrava di essere diventato un gambero: tre passi avanti e due indietro. Quando pensava di avere a portata di mano la soluzione per aiutare la popolazione sopraggiungeva una qualche complicazione a distruggere il suo lavoro. Eppure trascorreva almeno 12 ore al giorno in quello stramaledetto laboratorio messo a disposizione dai regnanti! Conosceva persino il numero di mattonelle che componevano quella stanza. Nel frattempo anche Spencer stava lavorando insieme agli scienziati dei Potenziati per trovare una "cura" per la Terra. Gli uomini dovevano tornare a vivere normalmente, non più sottoterra come dei topi. L'aria era irrespirabile ed una densa coltre invadeva le città ormai deserte. Gli unici a sopportare temperature elevate e gas nocivi nell'atmosfera erano solo i Potenziati, ecco il perchè avevano preso il potere. Spencer sognava di uscire all'aria aperta, respirare a pieni polmoni, sentire la pioggia, non acida, scivolargli sulla pelle ed in cuor suo sperava che il professore trovasse il rimedio per rendere "agnellini" questi superuomini. Doveva ammettere che i cinque scienziati con i quali stava collaborando da mesi erano ormai per lui "quasi" normali. Certo fare una battuta di spirito con loro era inimmaginabile, humor pari a zero! Lui era stanchissimo ed il più delle volte crollava sulla sedia e quei 5 non sudavano neanche. D'accordo forse era un poco invidioso, ma diamine lavorare con dei "robot" stava distruggendo la sua autostima.

"Ci sono riuscito" le grida di Byron si sentirono riecheggiare per l'intero palazzo. Spencer corse ed arrivò in un lampo. Un sorriso si stampò sul suo volto. Il professore stava praticamente saltellando su un piede per tutta la stanza. C'era riuscito si disse mentalmente l'assistente. Non ne aveva mai dubitato, Byron all'apparenza sembrava un tranquillo uomo di mezza età ma la sua mente lavorava febbrilmente giorno e notte.

"Professore ha trovato il vaccino?" chiese con le lacrime agli occhi. Byron abbracciò il suo assistente e cominciò a piangere, la tensione degli ultimi mesi si stava sciogliendo. Era un fiume in piena! Maya entrò in quel momento ovviamente scortata da Viktor. Era praticamente la sua ombra, sempre presente durante tutti gli esami, attento a controllare ogni ago, provetta o fialetta prima che entrasse in contatto con la ragazza.

"Nonno, che succede. Ti senti male? Te l'avevo detto che ti stavi stancando troppo". Maya era preoccupata, se avesse perso suo nonno le sarebbe crollato il mondo. Viktor avvertì la sua paura e le strinse la vita. "Maya...ho trovato l'antidoto" e successe tutto in pochi istanti. Viktor perse un battito, Maya e Byron piangevano per la gioia e Spencer non riusciva a parlare e per lui era un evento straordinario.

Il re e la regina entrarono proprio in quel momento, la notizia era arrivata ai loro orecchi. Finalmente. "Professore possiamo tornare ad essere di nuovo degli esseri umani?" La regina sussurrò appena quelle parole , il respiro le si strozzava in gola. "Sì, possiamo iniziare a creare delle dosi da iniettare ai Potenziati" spiegò lo scienziato. "Bene, ne produrremo milioni e forse per la fine dell'anno potremmo tornare ad essere liberi" sentenziò il re. "Ehi voi cinque abbiamo molto da fare, quando sarete dei semplici esseri umani sentirete caldo, stress e fatica. Proprio come me. Quindi dobbiamo ripulire l'aria. Forza mettiamoci al lavoro" ordinò Spenser ai suoi collaboratori.

L'anno stava per terminare e la produzione era ad alto regime, mancavano poche migliaia di fialette e poi la distribuzione sarebbe iniziata. Spencer dal canto suo aveva trovato un rimedio per ridurre l'effetto serra . C'era ancora tanto da fare , ma l'aria era a livelli quasi accettabili e questo non accadeva da secoli. Le temperature erano più alte della media, ma in alcuni punti della Terra si erano stabilizzate ed erano tollerabili. Spencer ed i suoi avevano anche ideato delle "campane" per contrastare le radiazioni solari. Erano provvisorie in attesa di trovare nuove e migliori situazioni, però nei luoghi in cui erano state installate le persone erano riuscite a risalire in superficie e rivedere la luce. Il re e la regina avevano fatto uno splendido lavoro riuscendo ad integrare le due "razze". Era bellissimo vedere Uomini e Potenziati lavorare insieme per ricostruire le città. La vita cominciava a scorrere di nuovo dopo il buio degli ultimi tempi.

Viktor sentiva il cuore martellare nel petto, l'indomani a lui ed ai suoi genitori avrebbero inoculato il siero. Era molto teso, aveva deciso di chiedere la mano di Maya al professore non appena trasformato. Tutti i vaccini erano stati messi a disposizione della popolazione. Si respirava un clima di serenità come non c'era mai stato. I Quattro Potenti non sarebbero più tornati, uomini e potenziati insieme avevano creato una società giusta ed uguale e non avrebbero permesso ad un elite di tornare al potere. Per di più erano fuggiti nel momento peggiore , quando la gente aveva più bisogno di sentirsi protetta e difesa.

"Maestà, siete pronta?" la regina non rispose ma guardò dritto negli occhi un emozionato Byron. Diede il braccio al professore che prontamente iniettò il siero. "Quanto tempo passerà?" chiese titubante allo scienziato. "Dopo un paio di settimane cominceranno a svanire gli effetti del potenziamento ed entro un mese tornerete alla normalità". Calde lacrime cominciarono a scorrere sul volto etereo della regina. Il re la strinse a se, solo pochi istanti prima lui e suo figlio si erano sottoposti all'analisi. Viktor fremeva e sperava che essendo più forte e giovane potesse trasformarsi in meno tempo rispetto agli altri.

Uscì dalla stanza, Maya era fuori ad apettarlo, sapeva che odiava gli aghi e per questo non era entrata con lui. Non appena lo vide gli corse incontro e lo baciò. Lei era il suo tutto, il suo mondo il suo respiro ed aveva deciso di cambiare solo per lei.

"Tuo nonno dice che ci vorrà un mese" disse ancora abbracciato alla bellissima ragazza che ormai faceva parte della sua quotidianità. Maya sorrise e gli sembrò che il cielo fosse diventato terso.


PROGETTO MAYADove le storie prendono vita. Scoprilo ora