La luna era un parco
Difficile da girare
Per quanto mi sforzassi, difficile da guardare
Il parco abbandonando
Con il volto mutilato, ti parlava un'altra lingua simile ad un conato.
Io sono matto, nato nel 74, chiuso dentro un manicomio non conosco la natura e il tatto.
Io sono matto, con il collo alto a guardare dietro le sbarre di un ospedale, una rosa bianca per dimenticare.
Ma stavo lì a contemplare l'astronave, che vedevo solo io, e che cercavo di sognare
Ma sognare non è facile qui dentro quattro mura, vedevo te da sposa più bella della natura.
Cara principessa di una nuvola depressa ti regalo questa rosa come fossi la mia sposa, una rosa rossa bianca per poterti baciare, una rosa bianca per poterti consolare, ti regalerò una rosa, tutto quello che mi è rimasto, forse niente, o solo spine ma il mio cuore è un disastro, sono nato nel 74 e vivo qui da quando ero bambino, parlavo col demonio e per quarant'anni sono stato chiuso dentro questo manicomio, mi chiamano matto ma il mio nome è un altro, voglio solo raccontare la mia storia a chi può vedere questa vita con un'altra memoria.
Io sono matto, nato nel 74, morto da quando ero bambino, ho una rosa nient'altro e mi sento vivo.