Capitolo II

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(5 SECOND OF SUMMER YOUNGBLOOD - CALVIN HARRIS & DISCIPLES HOW DEEP IS YOUR LOVE)


E' il gran giorno, bisogna prepararsi per partire. Sono già fuori di casa i miei mentre io sembro proprio non voler abbandonare la mia casa nemmeno per un paio di giorni; mi guardo dietro come per paura di non vedere più quel posto che per me era come un rifugio.

Nonostante tutto,  facendomi coraggio , salgo in auto e  cerco di trovare il lato positivo in questo viaggio..anche se non è facile trovarne uno.

Durante il viaggio sento la voce dei miei genitori diventare ovattata fino a non sentirla più e riuscire a sentire solamente i miei pensieri inquietanti: _FLASHBACK_

.......

Le giornate a scuola sono le migliori...perlomeno per me ed i miei amici.

l'unico periodo dell'anno in cui sicuramente riesci ad incontrarti con tutti  i tuoi amici senza nessun imprevisto di mezzo.

"Loreen!!" sento chiamarmi così mi giro alla ricerca di quella voce che gridava il mio nome. "Max! Tutto bene?" chiedo al mio amico. "Si certo! Volevo solo avvertirti che stasera ci sarà il ballo di fine anno Debby ha organizzato un sacco di cose da fare ..ci andiamo?" chiede euforico lui. "Penso non ci siano problemi.. devo sentire prima Dylan però." dico lui, ma una voce alle mie spalle precede le mie ultime parole. "Conta su di noi!" .... "Dylan!" gli corro incontro abbracciandolo e lasciandogli un bacio a mezza luna. "Ma non dovevi andare in gita con la tua classe oggi?" domando lui. "Si, ma a quanto pare non si va più per qualche furbo che ha fatto infuriare il professore di fisica." mi fa l'occhiolino; non gli sono mai piaciute le gite e non so come visto che piacciono a tutti..Insomma se ne inventava sempre una pur di non andarci.  "Ora devo andarmi ad allenare per nuoto però ci vediamo dopo. Ti passo a prendere alle 9.00 stasera, va bene?" chiede lui lasciandomi un leggere bacio sulle labbra. "Si, ti aspetto alle 9.00 allora." rispondo e lui con un leggero sorriso e facendomi l' occhiolino si allontana da me.

Non appena mi giro per tornarmene dal mio amico Max mi ritrovo davanti la persona più antipatica e detestabile della scuola: Uriah, un bullo e coatto dell'ultimo anno che non lascia in pace nessuno.

"Ehi bellezza che ci fai qui sola?!?" mi accarezza la guancia ma immediatamente mi allontano da lui. "Senti stasera c'è il ballo di fine anno e ho sentito che Debby a organizzato qualcosa di carino da fare anche ..ti va di andarci insieme?" chiede con quel sorriso che mi da l'urto. "Sei stato invitato anche tu?!!" chiedo sorpresa, visto che nemmeno lei lo sopporta. "Certo! Perché non dovrei essere invitato, visto che in questa scuola vengo anch'io..E poi io sono popolare e conosco tutti qui dentro!" risponde esaltandosi ancora di più. "Beh comunque mi dispiace ma già ci vado con un'altra persona.." rispondo. "E chi sarebbe questo?!?" chiede con la rabbia che gli si leggeva in faccia e la cosa mi scosse un pochino. "Non sono affari tuoi!" faccio per andarmene ma lui afferrandomi per un braccio mi blocca e mi avvicina così tanto a lui, che persino i suoi amici dietro di lui hanno timore di quel che potrebbe farmi.  "Non ti permettere di rispondermi più così..hai capito?!?!" la paura mi si leggeva anche a me in faccia; non riuscì a muovere muscolo nemmeno per mandare giù il gargarozzo che avevo. "E se si tratta ancora di quel Dylan ti giuro che stavolta lo ammazzo .. " digrigna i denti nel dirlo. "Oh! Guai a te se lo tocchi!" ribatto facendo solo peggio,  visto che stringe ancora di più la presa del mio braccio. "Lasciala amico! stai esagerando adesso!" gli dicono gli amici ma non appena si gira verso loro con il volto infuriato si azzittano i ragazzi.  "Ti giuro che se lo rivedo un'altra volta vicino a te quello lo ammazzo e stavolta sul serio Loreen..Guai a lui!!" mi butta a terra e va via seguito dai suoi amici.





"Cara tutto bene?" chiede la mamma facendomi sobbalzare e facendomi svegliare dai miei ricordi pietosi. "Emm..si si stavo solo pensando. Niente di che." rispondo facendo un bel respiro per riprendermi.  "Siamo quasi arrivati tesoro...." mi avverte mio padre. La testa finalmente riesce a concentrarsi su qualcos'altro che non siano quei spaventosi ricordi; guardo ed osservo il paesaggio che passa velocemente sul finestrino della macchina osservando ogni minimo particolare. La natura è come una favola: bella come se fosse tutto disegnato. 

Non faccio in tempo a rilassarmi a guardare quello spettacolo che la macchina si ferma: il panico incombe su me. Non riesco a muovermi infatti rimango in macchina finché non sento bussare sul mio finestrino.

"Benvenuta Loreen!" mi abbraccia non appena scendo Melinda.

Melinda è la sorella minore di Dylan (minore giusto di un anno); è grazie a lei se ho conosciuto quel ragazzo stupendo.

"Grazie Melinda! Come stai? ..è tanto che non ci vediamo!?" chiedo sorridendole. "Si è davvero molto tempo che non ci vediamo..tutto bene.." non riesco più a seguirla il mio sguardo e tutta la mia attenzione ora è rivolta da tutt'altra parte. In lontananza si vede un ragazzo che con giacchetta jeans viene dalla nostra parte, non ci vuole una scienza per capire che si tratta di Dylan. Il cuore a mille e il mio sguardo fisso forse fanno capire quello che sto fissando, ma la cosa è più forte di me e non sono in grado di guardare dall'altra parte.  "Ciao!" sorride fermandosi difronte a me. Immediatamente penso 'Come vorrei essere invisibile in questo momento!!' "Ciao." dico cercando di non far notare il mio sguardo assente. "Allora.. com'è andato il viaggio?" chiede lui cercando di fare il vago, ma io non riesco a far a meno di ripensare al passato ogni volta che lo guardo. "Bene." mi limito a dire e subito dopo le mie labbra si serrano per paura di dire qualcosa che non devano.  Per fortuna - prima che qualcun'altro faccia un'altra domanda - vengo richiamata da mia madre. "Su cara prendi la tua valigia e andiamo." annuendo mi dirigo verso il bagagliaio della nostra auto  per prendere quel che devo, ma subito vengo raggiunta da Dylan.  "Aspetta, lo prendo io." prende la pesante valigia dal bagagliaio. "No non ti preoccupare ci penso io." cerco di prenderla, ma non appena le nostre mani si toccano il mio cuore impazzisce ed i miei occhi si immobilizzano a fissare quel tipo difronte a me. "Lascia stare..pesa troppo per te." dice avviandosi con un piccolo sorrisetto stampato sul volto.

'Non ci posso credere che sia successo un'altra volta! Non posso mica passare tutto il tempo ad impallarmi davanti a lui?!?' penso tra me e me appoggiando il viso tra le mani quasi sconfortata dalla mia scelta di arrivare fino a qui.

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