Capitolo X

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(ALEX & SIERRA LITTLE DO YOU KNOW - WHY DON'T WE 8 LETTERS )

"Ci vediamo stasera!" mi saluta Melinda mentre salgo in macchina con i miei genitori; dal finestrino dell'auto cerco di intravedere dove si trovi Dylan in questo momento..poi..

Mi sento bussare sul finestrino e lo noto li che mi sorride, così l'abbasso. "Ehi!" esclamo sorridente. "Ehi.. state andando in città?" chiede appoggiando una mano sul tetto dell'auto. "Si, mamma aveva voglia di fare un giro in centro per comprare qualcosa..sai com'è!?!" dico ridendo sotto voce. "Si ne ho una chiara idea..sia con mamma che con Melinda." dice sorridendo. " Oh! Mi stavo per dimenticare..questa è per te. (mi porge un fiore color blu) purtroppo non ci sono rose da queste parti." dice lasciandomi senza parole.

Papà mette in moto la macchina e ci iniziamo a muovere piano piano verso il sentiero, mentre vedo quella figura lì ferma che continua a salutarmi sparire dietro la vegetazione.

"Tutto bene tesoro? sembri stranita?" chiede la mamma posando una mano sulla mia gamba. "No, no. E' tutto ok." dico con tono delicato e rilassato.

Il fatto che si sia ricordato della 'Rosa' per me conta molto, per questo sono stupita e colpita anche da quel piccolo gesto.

Arrivati nella piccola cittadina centrale dell'alta montagna, parcheggiamo l'auto di papà e seguendo mia madre ci dirigiamo verso quei negozietti che si notano di solito nei film americani nei paesini sperduti nel nulla.

"Posso capire cosa siamo venuti a fare qui, che non c'è nemmeno un supermercato?" chiedo girandomi intorno per trovare un negozietto decente. "A prendere qualcosa per la cena di stasera e anche qualcosa da poter regalare ai membri della famiglia Fishel, visto che ci hanno ospitato qui in vacanza." risponde mia madre entrando in un mini-alimentari per prendere sicuramente da mangiare. "Vorrei tanto sapere che regalo gli faremo?!?" dico senza farmi sentire da mamma, ma papà invece mi ha sentita e per questo dice, "Magari un salamino piccante e qualche biscotto salato andranno bene." entrambi sorridiamo.

Mentre la mamma prende cose alimentari per rifornire la dispensa della casa in montagna (seguita da mio padre che, appoggiato al carrello della spesa, si ripete ' ma chi me l'ha fatto fare??' ) io giro tra i banchi alla ricerca di qualcosa...poi la mia attenzione viene colpita da un piccolo negozio di fronte all'alimentari in cui eravamo. Così col permesso dei miei mi dirigo lì.
"Buongiorno" dico entrando nel negozio ma nessuno risponde.... Cammino tra i tanti banconi che sono presenti nel negozietto alla ricerca di qualcosa di speciale da prendere per Melinda e Dylan (visto che a Marck è Jennifer ci avrebbero pensato i miei).
Mentre mi giro intorno alla ricerca della cosa giusta da prendere mi soffermo ad osservare quello che era presente in vetrina: un bracciale color argento con 2 ciondoli - una pietrina color malva scuro e un altro ciondolo a cuore con incisa una bella frase sull'amicizia ' Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci. (Elbert Hubbard)' - così decido di prendere quello per Mely e cerco ancora in giro per Dylan. Poi noto una collana semplice da uomo con filo nero e come ciondolo un'ancora intrecciata con una cordicina.
Mi precipito alla cassa per pagare, ma non trovo nessuno così mi guardo in giro per trovare chi ci lavori... "C'è qualcuno?!?!"... 'mi sembro una pazza sola in questo posto orrendo.' penso tra me. Dopo aver fatto un giro su me stessa per guardarmi intorno ed essermi allontanata dal bancone... "Prego?!?" "Cavolo!!!" dico girandomi all'improvviso.. mi prendo un bel colpo non appena noto una signora abbastanza anziana dietro al bancone che sorride con quei pochi denti che ha. "Prego?!?!.. Devi pagare cara??" chiede lei con voce bassa e roca. "Si." dico insicura; quella donna mette davvero paura. Comparsa così all'improvviso cosa che prima non c'era davvero nessuno....
Appena paga esco e torno dai miei che mi aspettano al parcheggio.
"Eccoti! Che hai comprato?" chiedono loro mentre finiscono di mettere le buste della spesa in macchina. "una collana per Dylan e un bracciale a Melinda." rispondo posando i sacchettini in auto. "Voi invece?" continuo. "Abbiamo preso una piantina invernale a Jennifer, come piace a lei.. E un maglioncino per Marck ." dice mia madre facendo spalancare gli occhi a papà; a quanto pare a nessun uomo piace come regalo un maglione e un jeans preferiscono avere direttamente loro i soldi ed usarli come vogliono e papà ha una bella esperienza con questo grazie ai tanto regali di mamma.
Chiuso il portellone della macchina papà propone "Ora andiamo a mangiare un boccone!!!" conclude stirandosi la schiena.
Ci dirigiamo tutti e tre insieme alla piccola locanda chiamata il brutto anatroccolo, dove cucinano devo dire davvero bene... Mi sono presa un bel piatto con ben tre cose: patate al forno, insalata mista e carne con succo di limone. Davvero spettacolare come pranzo!!!!
Dopo il pranzo molto soddisfacente e una leggera passeggiata per digerire risaliamo in macchina per tornare e in montagna dai Fishel.
Il viaggio è lungo così decido di mettermi a dormire.

Quando finalmente arriviamo sono sveglia da pochi minuti; scendo e mentre aiuto i miei a scaricare la macchina arrivano i rinforzi da parte dell'intera famiglia Fishel.
Cerco di prendere le due ultime buste nel bagagliaio, ma vengo fermata dalle mani di Dylan che afferrano le buste che già avevo in mano, "ci penso io non ti preoccupare." dice sorridendo e portando le buste al posto mio.

Dopo aver sistemato l'intera spesa, mamma da la pianta a Jennifer e il maglione blu a Marck - che non sembra renderlo del tutto felice anche se lo notiamo solo io e papà - poi è il mio turno. " Melinda questo è per te", (le porgo il suo sacchettino) poi mi avvicino a Dylan e guardandolo dritto negli occhi dico, "questo invece è per te!" concludo con un leggero sorriso che sparisce non appena mi allontano da lui.
" Grazie mille tesoro! " mi ringrazia Mely abbracciandomi forte forte. Poi arriva il momento di Dylan. "Grazie mille Lory.. Non la toglierò mai, mi piace tanto!" dice lasciandomi un leggero bacio a mezza luna stringendo i fra le sue braccia.
Era così tanto tempo che non mi ritrovavo in un suo abbraccio  sentendomi al sicuro...

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