Capitolo VII

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(NEXT TO ME IMAGINE DRAGONS - HUMAN CHRISTINA PERRI)

Il cuore batte così forte che lo sento nella mia testa, il mio respiro è così profondo che lo sento espandersi nelle mie orecchie. Muoio di caldo anche se fuori fa freddo da morire. Le coperte attorcigliate sul mio corpo che spingo verso il basso per togliermele totalmente...il sudore percorre la mia fronte. 'Non ce la faccio più!' penso sbuffando e alzandomi per andarmi a sciacquare il viso in bagno. 

Sono solo le 2.00 di notte e non riesco totalmente a chiudere occhio da quando mi sono messa a letto. Stanca di ciò decido di scendere e farmi una bella tisana per rilassarmi, così magari dopo sarò in grado di dormire. Mentre scendo le scale vedo la luce della cucina accesa filtrare dalla porta semiaperta e dei rumori provenire dall'interno.  Mi affaccio e all'interno noto lui, il ragazzo dagli occhi chiari preso a prepararsi qualcosa. 

"Ciao." faccio la mia entrata un pò titubante in cucina e subito si volta verso di me con gli occhi spalancati e una tazza in mano. "Ciao." ripete lui. Mi avvicino chiedendogli, "Anche tu non riesci a dormire?" "Già..così ho pensato di venirmi a fare una tazza calda di camomilla. Ti va?" chiede. Annuisco e mi porge la sua tazza ancora calda. Mentre lui si versa il resto in un'altra tazza mi appoggio al mobile accanto a lui, osservandolo mentre soffio delicatamente sulla camomilla bollente. "Ti va se ci accomodiamo in salone davanti al camino?!?" chiede facendomi segno con la testa di seguirlo, ed è proprio quello che faccio in silenzio però. Ci accomodiamo a terra sistemando dei cuscini su cui sederci e, sorseggiando le nostre tisane calde osserviamo il fuoco vivo all'interno del camino. 

"Da piccolo ho sempre pensato che il fuoco si muovesse così per trasformarsi e farmi capire qualcosa che non riuscissi a capire da me." dice lui osservandolo senza muovere ciglio. "Davvero?!?" chiesi perplessa tirando un'occhiata a lui e tornando a fissare il fuoco che riscaldava l'intera camera. "Si..: una volta per esempio  mi soffermai a fissarlo e vidi come se ci fosse un volto sorridente nel mezzo..e proprio quello stesso giorno diventai il ragazzo più felice del mondo." "Hai davvero una fervida immaginazione nonostante non hai più 3 anni." dico ridendo sottovoce, per non svegliare gli altri.  "Solo per sapere..cosa ti successe quel giorno di cosi bello, come dici tu??" domando tornando a sorseggiare la tisana. Lui per qualche minuto resta in silenzio a fissare il pavimento dove aveva posato la sua tazza. "Beh se non vuoi dirlo non ti preoccupare..non devi per forza." concludo posando a terra la tazza e faccio come per alzarmi, ma vengo bloccata dalle parole che vengono pronunciate da Dylan. "Quello stesso giorno conobbi te!" Le sue parole leggermente soffocate mi paralizzarono riportandomi dov'ero prima: seduta a terra accanto a lui.  "Non volevo dirlo perché.." dice bloccandosi di colpo. "Non volevi dirmelo , perché?" chiedo cercando di incontrare il suo sguardo nel vuoto.  Poi continua dicendo, "perché avevo paura che te ne saresti andata via, lasciandomi qui da solo." Il suo sguardo luccicante, le sue dolci parole dette con voce sottile ed innocente mi riporta a quella sera..la sera del ballo, quando indisturbati ballavamo in mezzo alla pista,  fissandoci negli occhi con sorrisi grandissimi. Non scorderò mai quella sera! 

"Lory! tutto ok?" chiede riportandomi sul pianeta terra. "si, scusami stavo pensando.." rispondo mozzicandomi entrambe le labbra. "A cosa scusa?!?" chiede Dylan incuriosito. "Emm..Beh..che forse sarà meglio andare a dormire ora!! Non credi?!? O domani non c alzeremo per nulla." cerco di filarmela dal discorso preso. Sbuffando afferma, "si forse hai ragione. Sarà meglio andare a riposare un pò." Ci alziamo in piedi dal pavimento, "Da ci penso io!" dico afferrando dalla sua mano la tazza, lui contraccambia un sorriso e torna a sistemare i cuscini sul divano. 

"Buona notte Dylan." dico raggiungendo la mia stanza. "Sogni d'oro a te Lory!" mi augura lui chiudendo la sua porta. Ogni volta che pronunciava quel nomignolo i brividi percorrevano le mie braccia ed ogni minimo ricordo di noi insieme riaffiorava nella mia testa: ogni bacio, ogni carezza, ogni sorriso o risata avuta con lui era un ricordo magnifico che avevo immagazzinato in una parte della mia testa e del mio cuore. 

Fisso la mia immagine dallo specchio seduta sul letto; una piccola lacrima percorre il mio viso per fermarsi sulla mia guancia..forse per la lontananza di quei bellissimi ricordi che non potranno mai tornare. 

Sfinita per la lunga giornata mi rimetto sotto le coperte con un sorriso che non riesce a togliersi dal mio volto. 

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