Capitolo VI

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(ELLIE GOULDING LOVE ME LIKE YOU DO - ELLIE GOULDING LIGHTS)

Sono in panicata! Tra meno di 2.00 ore devo andare a cena fuori con il resto della mia famiglia, Melinda, Dylan e i loro genitori..Non so proprio cosa indossare?!!

"Ed ora cosa metto??" mi metto le mani tra i capelli osservando tutto quello che ho buttato sul letto pur di trovare qualcosa di decente. "Wow ragazza! Tu sei un vero problema!!" ride Melinda ferma li sulla porta della camera osservando tutto quel casino. "Sto impazzendo!!" mi butto sbuffando sul letto. "Cosa succede ragazza?" mi chiede sedendosi accanto a me. "Non so cosa mettermi per stasera e non ho voglia di chiedere a mia madre di prestarmi uno di quei suoi vestiti da sera.." dico e lei alzando un sopracciglio chiede, "perché no?" "non fanno per me!!" dico sbarrando gli occhi e lei subito ride. "Dai ti aiuto io a trovare qualcosa che vada bene!" dice lei alzandomi dal letto e rovistando tra i vestiti che avevo appoggiato sul letto. "Non c'è niente di decente ho già controllato mille volte se non un miliardo di volte." dico disperata ferma lì ad osservare lei che rovista. Poi si blocca e alzando lo sguardo verso me (almeno sembra) e con un sorrisetto sotto i baffi.. "Ho trovato!" dice venendo verso me. "cosa?" chiedo spaesata poi mi supera ed arriva al piccolo armadio che è aperto. "Oh no..no e no! E se ancora non l'hai capito, no!" dico convinta vedendo cosa ha nota tra le cose che non ho tirato fuori. "Perché no??..è così carino!! E poi sai bene che gli farebbe piacere vedertelo addosso!" e alla fine è riuscita a convincermi.

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Scendo dall'auto di Melinda con lei e le mamme, mentre gli uomini si erano già recati li per prendere posto e prendere il tavolo migliore del ristorante. Non appena entriamo cerchiamo con lo sguardo i 3 uomini tra le mille persone in quel posto, poi il mio sguardo s'incontra con il suo che mi fissa stupito e meravigliato, sicuramente per il fatto che indosso un vecchio vestitino che mi aveva regalato lui prima che finisse la nostra storia d'amore; ho un vestitino nero glitterato con doppia spallina a barchetta stivaletti col tacco neri e un giacchettino jeans verde.

"Non pensavo di vedertelo mai addosso!! Comunque ti sta benissimo!" sorride come se non avessimo mai litigato, poi torna a sedere. "Senti Dylan io volevo scusarmi per ieri." gli dico bloccandolo prima che si accomodi a tavola. "In realtà devo scusarmi anch'io..non dovevo alzare la voce. e poi non ti dovevo costringere a parlare perché sono cose tue private e mi sembra normale e giusto che mi faccia gli affari miei." dice lui con un mezzo sorriso. "Anche mia è la colpa del litigio di ieri..non dovevo escluderti facendoti credere che per me non sei importante..anzi lo sei molto!" gli dico arrossendo leggermente e finendo entrambi per sorridere. "Ti siedi accanto a me?" chiede porgendomi la sedia così che mi possa accomodare. "Certo! Grazie." dico sedendomi al suo fianco. Poi noto Melinda che mi da l' OKAY con un sorriso e i pollici alti.

Si prospetta una bellissima serata!!!!


La cena viene servita e mentre terminiamo le ultime portate io e Dylan (per la prima volta) riusciamo a parlarci senza scannarci. "Come mai proprio stasera hai scelto d'indossare questo abito?" chiede lui con un leggero sorrisetto sotto i baffi. "In realtà l'ha scelto Melinda per me..però devo dire che non mi dispiace indossarlo visto anche che è di un colore bellissimo." rispondo terminando con un lieve sorriso sul volto. "Sono felice che ti piaccia." sorride tornando a mangiare. Dopo qualche minuto imbarazzante di silenzio torno anche io a mangiare, poi però.. "Senti mi era venuta in mente un' idea sempre se ti va.." chiede. "cioè?" chiedo incuriosita. "ti va di andare a camminare dopo?.. Solo io e te però..sempre se non ti da fastidio. Anche senza parlare se vuoi." io sorridendogli rispondo, "Certo che no, non mi da affatto fastidio. Anzi, mi farebbe molto piacere." e subito sul suo volto compare un bellissimo sorriso che non vedevo da tempo.

Appena finito di cenare mentre i grandi continuano a parlare e Melinda con loro, noi decidiamo di andare a camminare per conto nostro. "Noi andiamo a camminare se non vi dispiace." dice Dylan lasciando tutti un pò perplessi.

Usciamo dal locale e subito camminiamo fianco a fianco come ai vecchi tempi. Iniziare una conversazione con lui sembra complicato visto che non abbiamo più molto su cui parlare, ma anche il semplice silenzio che c'è tra noi sembra non dispiacere ne lui ne a me. "E' davvero una bellissima serata!" dice fermandosi ad osservare il cielo, con punti lucenti (stelle) che lo riempiono. "Si hai ragione questa sera il cielo sembra quasi magico." affermo guardandolo con quelle migliaia di stelle (se non miliardi) che illuminano la notte..una notte del tutto perfetta.

"Per me è già magica questa serata.." dice osservandomi mentre sorride; nascondo il mio sguardo dal suo per non fargli capire che la cosa mi agita. Poi torna ad osservare il cielo notturno mentre dice, "Come vorrei che ogni sera fosse così" chiude gli occhi prendendo un bel respiro per poi ributtare l'aria fuori con la bocca. Torno anch'io a fissare tutto quello che c'è intorno a noi: un parco illuminato da soli lampioni e le stelle che sono in cielo, e quelle poche coppiette che si vedono passare mano nella mano, poi... Un brivido improvviso percorre il mio corpo. Mi giro verso la mia mano che si trova in quella di Dylan ed immediatamente il cuore torna a battere all'impazzata, così gli faccio lasciare la resa delicatamente e lui mi fissa come stupito del mio gesto.

"Ti dispiace se torniamo a camminare..magari avviandoci verso la macchina, perché inizio ad avere sonno." cerco di non far notare il mio imbarazzo e subito mi incammino seguita da lui che sembra dispiaciuto..forse per la mia reazione a quel suo gesto dolce.

Non appena arriviamo al ristorante troviamo fuori le nostre famiglie. "Ragazzi possiamo andare o dovete ancora girare..perché nel caso vi lasciamo l'auto e venite più tardi?!?" propone sua madre. "No, no abbiamo camminato abbastanza..Vorrei andare a casa perché sono davvero stanca adesso." cerco di non destare sospetto e salgo in macchina. Dylan senza dire nulla sale nell'altra auto.. "Ok, come volete andiamo!" conclude la mamma di Dylan.

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