Capitolo VIII

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(HALSEY SORRY - ZARA LARSSON UNCOVER)

Il mio corpo si riempe di brividi di freddo, nonostante le tante coperte con cui mi sono coperta sta notte. Mi alzo lentamente coprendomi immediatamente con un felpone grigio che avevo sistemato nella cassettiera della mia camera. Poi sono pronta a scendere per fare colazione.

"Buongiorno a tutti!" annuncio entrando in cucina. "Ben alzata Loreen." mi bacia sulla fronte mio padre e gli altri mi sorridono come per un 'buongiorno'. Mi accomodo al tavolo dove sono anche Miranda, sua madre Jennifer e mia madre Daniell.

"Ti va una tazza calda di tè?" mi chiede Marck (il padre dei ragazzi). "Molto volentieri, grazie." rispondo bloccandomi poi a fissare quell'immagine ferma li sull'uscio della cucina che mi osserva strofinandosi gli occhi e mettendo un bellissimo sorriso sulle labbra. "Finalmente ti sei alzato dormiglione!" dice Marck porgendomi la tazze e guardando quel ragazzo dall'aria molto stanca che è ancora in mobile vicino alla porta. "Buongiorno a tutti." dice sbadigliando e afferrando una tazza dalla credenza. "Vuoi un pò di tè anche tu?" li chiede il padre. "No, no. Preferisco prendermi un pò di caffè per svegliarmi bene." risponde. Dopo essersi preparato il caffè si accomoda difronte a me ed inizia a sorseggiare il caffè proprio come faccio io; il suo sguardo si ferma sorridente su di me e sento sussurrargli, "Buongiorno Lory." la sua voce leggera e dolce mi fece sussultare un attimo per poi farmi comparire un sorriso sul volto.

"Hai ancora il cuscino stampato sul viso Dylan. (ride la madre) Ma hai dormito stanotte?" le chiede ridendo. "Sono andato a dormire verso le 5 passate sta mattina. dice con un piccolo sorriso nei miei confronti. Dopodiché si ammutolirono tutti quanti e quando mi girai per guardare le nostre mamme notai Jennifer che fissava Dylan con preoccupazione.. "Cosa vuol dire che sei andato a dormire stamattina alle 5?" chiede lei. "Non riuscendo a dormire mi sono alzato e sono venuto a farmi una tisana..poi anche Loreen è scesa perché non riusciva a dormire, così mi ha tenuto compagnia fino ad una certa ora e poi è andata a dormire mentre io sono andato in camera mia, ma senza riuscirmi ad addormentare. Poi verso le 5 sono riuscito a chiudere finalmente occhio." risponde finendo il suo caffè e posando alla fine la tazza nel lavandino della cucina; è riuscito a lasciare tutti un pò perplessi e spaesati, ma nessuno più prova a chiedere nulla e torna a regnare un silenzio tombale in cucina.

"Allora..Domani pic-nic?!!" cerca di smorzare il silenzio Melinda facendo questa proposta che sembra andare a genio subito a tutti i genitori. "Perché no! E' un'ottima idee cara." le dice Jennifer. "Si dai.." dice convinto mio padre. "Ma fa freddo ultimamente?!" dice leggermente terrorizzata dall'idea mia madre. "Anche se fa freschetto ci copriamo bene e rimaniamo sotto il sole, così non ci moriremo di freddo." propone Dylan incrociando le mani al petto. "dai Daniell, sarà bello..una giornata all'aperto!" dice Melinda facendola sorridere. E alla fine si convince per il pic-nic. "Perfetto! Allora domani pranzo al sacco." dice strofinandosi le mani Marck.

Dopo la lunga chiacchierata dei grandi in cucina cerco di svignarmela in camera per potermi vestire, ed è proprio quel che faccio.

Mi affaccio dalla finestra per vedere che aria tira oggi e capire come potermi vestire: alla fine decido d'indossare un maglione bordeaux e un jeans nero con stivaletti neri con i lacci. Poi mi dedico leggermente al trucco, applicando un pochino di mascara , matita e lucidalabbra chiaro. Ora sono pronta per uscire!

Esco di casa, prendo un bel respiro d'aria freschissima ed inizio a cammino lungo quei piccoli sentieri che riempiono i boschi in questo favoloso posto in montagna. Le foglie color giallo, marrone e rosso cadono con movimento leggero sul terreno, come se ballassero nel vuoto..e la cosa migliore è poterle pestare con i piedi e sentire quel leggero rumorino rilassante (almeno per me).

Cammino indisturbata costeggiando un laghetto niente male: i raggi del sole riflettono nell'acqua rendendola delicatamente tiepida e giusta per un bagnetto.

"Bella limpida l'acqua vero?!?" chiede una voce alle mie spalle rendendomi nervosa e spaventata. Mi giro e mi rendo conto di chi si tratta. "Si..limpida e tiepida." torno ad osservare il laghetto che sembra quasi uno specchio, visto che riflette ogni cosa che lo circonda magicamente. "Peccato che non ci siamo portati i costumi allora!" dice posando le mani nelle tasche. "Si è un peccato..ma meglio non rischiare di prendersi una polmonite. Sarà meglio rimandare il bagno a quest'estate." dico riposizionandomi sul cammino e lui appresso a me. "Davvero tu torneresti l'anno prossimo?!?" chiede Dylan come stupito di quella mia proposta ('Sarà meglio rimandare il bagno a quest'estate.') . "Perché la cosa di disturba?" chiedo sorridendogli. "No, niente affatto. Pensavo che preferivi restartene in città per stare con le tue amiche e il tuo tanto stretto amico Max." dice con tono scherzoso e per questo gli do subito una spallata. "Cos'hai contro Max scusa?" chiedo ridendo. "Nulla..nulla, solo che.." si morde le labbra come se avesse paura di parlare. "Solo che??" chiedo continuando per comprendere quel che voleva dirmi. "Ti sta sempre attorno come un ape con una rosa." dice facendomi respirare a fatica.

Quella parola 'ROSA' per noi era come un 'ti amo' che usavamo quando ancora stavamo insieme.

"Forse intendevi dire come un ape con un fiore." sottolineo la parola fiore. "Si si..ma anche la rosa è un fiore no?!?" dice per fare lo sbruffone con me. "Lasciamo perdere...comunque Max è il mio migliore amico ed è normale che stia il 50% delle volte con me." dico. "E l'altro 50% con chi vorresti passarlo??" dice ridendo, come se fosse una battuta. "Con te!" dico girandomi verso di lui per osservare la sua reazione, ma non sembra averne nessuna: fermo sul posto, con occhi spalancati e luccicanti ..cerca di dire qualcosa ma sembra come impedito da qualcosa che lo blocchi. Dopo qualche secondo non riesco più a stare lì ad osservarlo mentre lui non riesce a dire nulla e scrollando la testa cambio argomento, "Ho già fame! Che dici se torniamo verso la baita?!?" domando facendo inversione per tornare indietro. Cammino lentamente aspettando che lui mi raggiunga, ma è ancora bloccato lì che si guarda intorno perso nel nulla.

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