Elizabeth
Non capii a cosa pensasse.
Si era leggermente allontanato da me prima, quando aveva tolto la mano dal mio volto.
«Mi hai spezzato il cuore.» mi confidò e annuii consapevole:
«Me lo sono spezzata da sola.»
«Se tu mi avessi annunciato una gravidanza in quel periodo probabilmente mi sarei messo a saltare dalla gioia come fa Jamie con i regali. Ero completamente pazzo di te...» ci guardammo profondamente per alcuni istanti; io appoggiata al muro, lui a un metro da me.
«E lo sono ancora...» improvvisamente annullò quella poca distanza e mi baciò.
Di nuovo. Dopo tanto, troppo tempo.
Provai le stesse identiche sensazioni, solo amplificate; la separazione ci aveva unito maggiormente.
Sentivo il mio corpo rabbrividire di calore e le sue labbra fremere contro le mie, spinte dalla smania di avere di più, di recuperare subito in un'unica volta tutti i momenti perduti.
Attendevo solo che mi adagiasse sul letto e poi avrei fatto l'amore con lui per l'intera notte, continuamente, fino a crollare dal sonno, esausti ma felici, eppure gli appoggiai le mani sul petto e lo staccai da me tenendolo comunque vicino in modo che il suo fiato mi solleticasse la pelle.
«Ho bisogno di un attimo...» gli sussurrai quasi sulle labbra.
«Basta attimi, ne sono già trascorsi troppi mentre noi eravamo divisi. Oggi lo comunicheremo a tutti. Diremo che finalmente il principe ha un erede e ti giuro Elizabeth smetterai di vederlo sporco o annoiato; al castello verrà trattato meglio del principino più viziato del mondo, non lo guarderai mai lavorare, lo riconoscerò subito come mio figlio e-»
«Ecco perché non te l'ho detto Jace... tu sei un principe, ma lui è nato da una relazione che hai avuto con me, una serva... lui non sarà mai un tuo erede a tutti gli effetti...»
«È questo che ti preoccupa? La tua posizione sociale?»
«No. Il tuo entusiasmo. Dimentichi che rivelare al mondo questa informazione adesso ci metterebbe contro tutti, la tua famiglia che per cominciare non lo accetterebbe e la servitù a cui ho mentito per anni e Kole... senza contare che oggi qualcuno ha sparato al nostro bambino! E io ancora non so chi potrebbe essere stato.»
«Lo troverò, te lo prometto.»
«Non puoi gioire alla luce del sole, non è il momento di farlo; potremmo metterlo in pericolo.»
«Ma avrà la protezione che merita un principe.»
«Ti prego... se nessuno lo sa, la cerchia si restringe: deve essere stato qualcuno che aveva delle buone ragioni per voler uccidere il figlio di due bravi e fedeli servi.»
«Vorrei potergli rivelare che sono io suo padre, ma rispetterò la tua decisione.»
«Promettimi che se questa notte dovesse peggiorare chiamerai immediatamente il dottore.»
«Sai che lo farò. Ora torno da lui, credo sia solo nella mia stanza.»
Un ultimo dolce bacio casto e uscì dalla porta.
Signore... avevo compiuto un autentico miracolo allontanandolo da me e adesso lui era a conoscenza del mio più grande segreto e della mia debolezza più scoperta.
Jace
Giunsi fino alla mia camera dalla quale provenivano chiaramente le risa di un bambino e la voce di una donna.
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Sono la regina del mio amore
Historical FictionSequel di "Sono la serva del mio amore" Finalmente ritornano i nostri due innamorati... ma... dopo tutto questo tempo lo saranno ancora? Alla fine della prima parte ci siamo lasciati con delle domande ben precise: Cosa risponderà Grace alla lettere...