Elizabeth
«Vorrei che questo momento non finisse mai.»
«Allora facciamo che duri.»
Lo guardai dritto negli occhi, era raggiante, il viso gli splendeva di una luce che non gli vedevo da tanto tempo.
Avevamo fatto l'amore!
«Va bene, ma tu stringimi forte al tuo petto e non lasciarmi scappare.»
«Sei bellissima. Ancora più bella della prima volta che ti ho incontrata, tutta così in tiro per fare buona impressione su di noi, con i capelli incredibilmente ordinati e splendida.»
«Anche tu. Riconosco ogni giorno maggiormente i tuoi tratti nel viso di Jamie.»
«Già, Jamie...»
«Qualcosa ti turba?»
«Niente.»
«Jace a me puoi dire tutto, non ti giudicherò.»
«È solo che... ho scoperto pochi giorni fa di avere un figlio e non so se sia normale, ma ho paura di non essere adatto a ciò che comporta un bambino...» soffocai una risatina, lui si accorse comunque e la reazione fu immediata:
«Menomale che non mi giudicavi! Lo sapevo che non avrei dovuto parlartene, è stupido e ridicolo.»
«Cioè hai paura di non essere portato per fare il padre?»
«Se ti dicessi di sì scoppieresti di nuovo a ridere?»
«Non è stupido né ridicolo, è dolce e premuroso e proprio da questa preoccupazione capisco che sarai un ottimo padre.»
«Mi spaventa quella parola.»
«Non puoi continuare a scappare dalla realtà, tu sei tutto quello che Jamie desidera: ti stima al di fuori di ogni immaginazione.»
«Appunto... e se lo deludessi? Insomma.... io posso dargli ciò che vuole, però Kole lo amava e io temo di non riuscire a raggiungerlo.»
«Nostro figlio ha già tantissimo amore, quello di certo non gli mancherà.»
«Forse no, ma gli mancherà il trono.»
«A me non interessa e nemmeno a lui. James è un bambino modesto; avrà la vita che merita e non importa se sarà mai re.»
«Tu non capisci... se lui crescerà in questo ambiente, un giorno desidererà essere re e allora non avrà nessun diritto.»
«No, sei tu che non capisci! Lui si è sempre accontentato di una banale zuppa o dei vostri scarti, anche quando vedeva noi servirvi piatti di deliziose pietanze calde non ha mai osato chiedere di averne un po', quindi credimi, lui starà benissimo e io voglio che possa mangiare ogni pasto della giornata e che possa avere un'educazione esemplare e non quella misera che gli darei io.»
«Va bene, hai ragione, abbiamo due mentalità diverse...»
«Opposte preciserei.» mi scansai da lui e raccolsi da terra la mia sottoveste stropicciata.
«Ehi... non fare così, Liz, io non voglio litigare con te.«
Mi afferrò delicatamente per l'avambraccio e mi tirò contro le sue labbra:
«Non riesco più a resisterti... ce l'ho fatta per quattro anni, ho impiegato tutte le mie forze eppure adesso è diverso...»
«...mmm...»
«Aspetta!» fermai il bacio prima che potesse trasformarsi in qualcosa di più intenso.
«Che cosa c'è?»
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Sono la regina del mio amore
Historical FictionSequel di "Sono la serva del mio amore" Finalmente ritornano i nostri due innamorati... ma... dopo tutto questo tempo lo saranno ancora? Alla fine della prima parte ci siamo lasciati con delle domande ben precise: Cosa risponderà Grace alla lettere...