Agire d'istinto

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Jace

Mi decisi ad andare a confessare la situazione ai miei genitori, era delicata me ne rendevo conto, ma se avessero voluto avere un erede maschio al trono avrebbero dovuto accettare Jamie o avrebbero perso anche me.

Entrai in salone convinto delle mie spiegazioni eppure quando li vidi seduti sui divanetti intenti a coccolarsi come due giovani amanti la saliva mi si seccò in gola.

«Jace, figliolo, cosa ci fai qui con quell'espressione persa nel vuoto.»

«Padre, devo dirvi una cosa...»

«Ti ascoltiamo, vieni, avvicinati.» mia madre mi prese sotto braccio come a darmi coraggio.

«Accomodati.» presi posto accanto a lei.

«Ho bisogno di...»

«Che cosa ti angoscia figlio mio?»

«Non vi piacerà madre, e voi padre non approverete, ma io ho deciso.»

«Così ci preoccupi, hai per caso deciso di prendere Grace in sposa?»

«No madre, lei ha troncato la nostra relazione a causa della sua infertilità.»

«Oh, mi dispiace, non ne ero stata informata...»

«Non importa... Io ho un figlio.»

Si guardarono a metà fra la gioia e la preoccupazione.

«Hai forse rivisto Lisa e in un qualche rapporto è rimasta nuovamente incinta?» suppose il re.

«Cosa? No! Io e Lisa ci incontriamo a stento figurarci tornare insieme!»

«Allora sei stato con qualche altra donna?»

«No... cioè... sì... con Elizabeth.» vidi mio padre cambiare sguardo e mia madre diventare sempre più comprensiva man mano che capiva ciò a cui alludevo.

«Una serva.» asserì lui con disprezzo nella voce.

«Sì e allora?»

«Andrew, per favore... Jace, forse ti stai confondendo, Jamie, il figlio di Elizabeth, è stato concepito da Kole non da te.»

«No, lei ha mentito per proteggerlo, ieri mi ha confessato che è nato da una delle nostre unioni e ch-»

«Una delle vostre unioni?! Quante ce ne sono state per la precisione? Mi pareva di averti vietato ogni rapporto carnale con lei e di averle chiesto di respingerti! Eppure tu mi hai ignorato e lei disubbidito, dovrò punirla per questo.» mi interruppe mio padre lanciando preoccupanti minacce contro Elizabeth.

«Fatele qualcosa, qualunque cosa e non perderete solo una serva ma anche il vostro erede, io la seguirò.» dissi fermo sulla mia decisione.

«Non parlare in questo modo, Jace; se tu te ne andassi con lei lasceresti il tuo titolo e non avresti più alcun bene.»

«Mi spezza il cuore dovervi mettere davanti a questa eventualità, madre, ma io l'amo e non permetterò che voi tocchiate lei o mio figlio.»

«Io lo capisco Jace, comprendo i tuoi sentimenti eppure non mi sembra il caso di affermare certe nefandezze.»

Subito si intromise mio padre:

«Scordati che riconoscerò quel bastardo come mio nipote ed erede al trono.»

«Rimangiati l'appellativo che gli hai dato.»

«Mai. Non mischierò il nobile sangue della mia famiglia con quello di una serva svergognata.»

Sono la regina del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora