Elizabeth
«Mamma...»
«Un momento Jamie.»
Mi stava tirando da qualche minuto la gonna del vestito per richiamare la mia attenzione, ma indaffarata come ero a predisporre tutto per la cena di Natale non potevo dargli retta.
«Jamie, vuoi venire a giocare con la zia? Lascia stare Liz che mi sembra fin troppo occupata.»
«Va bene principesa...» chissà quando avrebbe imparato a pronunciare bene le doppie.
«Ma come? Quante volte te lo devo ripetere che per te sono la zia Zoe.»
«Va bene zia Zoe» li intravidi uscire finalmente dalle cucine.
Amavo mio figlio, però non potevo proprio permettermi di lasciarmi distrarre da lui sotto il ricevimento natalizio; in questi giorni era diventato addirittura più insistente visto che nemmeno suo padre poteva intrattenerlo facendogli fare qualche cavalcata o lasciandosi aiutare nelle stalle.
Aveva compiuto già tre anni e aveva coltivato una passione incredibile per quegli splendidi animali e ovviamente il suo preferito era niente meno che quello del principe.
«Se vuoi andare da Jamie finisco io.»
«Grazie Rose, passo prima a controllare che nessuno abbia bisogno.»
«Non fare visita alla regina, tali eventi per lei sono davvero importantissimi e devono essere preparati alla perfezione.»
«D'accordo.»
Silenziosamente raggiunsi Zoe che stava chiacchierando sul letto nella sua stanza con il mio piccolo, appena mi vide approfittò per fargli un invito ufficiale:
«Che ne diresti mio bel damerino se questa sera cenassi con noi? Le mie amiche ti adorano, sai?» lui la guardò un attimo pensieroso e poi gli pose le sue condizioni:
«Solo se non inizierano a dire che sono carino; io sono un maschio: le femine sono carine, io sono forte e coragioso!» la ragazza rise un pochino per il suo modo di parlare convinto, ma errato.
«Affare fatto ometto. Mi piace che la pensi in questo modo, se mia madre udisse le tue parole direbbe che sei proprio come mio fratello e avrebbe ragione; però non puoi presentarti conciato così, dovrai indossare qualcosa di adatto all'occasione, quindi ho pensato che questi possano fare al caso tuo.» gli mostrò dei piccoli abiti tutti bianchi e oro, chiaramente da nobili; Jamie li osservò con attenzione, toccandoli, quasi come ad accarezzarli.
«Non li voio. Secondo me sono scomodi!» a quel rifiuto intervenni io;
«Jamie sarà solo per qualche oretta, vedrai che ti ci abituerai.»
«Non li voio!»
«Ascoltami, innanzi tutto si dice "voglio" non "voio", prova...»
«Volio.»
«Già meglio, comunque dovresti ringraziare Zoe che ti tratta sempre così bene e tu sei anche maleducato a rifiutare gli inviti. Guarda che poi la zia si offende e non ti parla più.»
«Io non volio fare piangere la zia.» si rattristò un momento e dopo andò a consolare la principessa che lo prese in braccio e lo abbracciò stretto.
«In realtà non mi hai nemmeno lasciato il tempo di spiegarti che erano di quando mio fratello era piccolo.»
«Veramente? Di Jace?»
«Sì.»
«Ah... alora li meto.»
«Forse è il caso di iniziare a dargli una sistemata, ve lo porto io quando sarà pronto, prima dell'arrivo degli ospiti.» annuì e mi salutò.
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Sono la regina del mio amore
Ficción históricaSequel di "Sono la serva del mio amore" Finalmente ritornano i nostri due innamorati... ma... dopo tutto questo tempo lo saranno ancora? Alla fine della prima parte ci siamo lasciati con delle domande ben precise: Cosa risponderà Grace alla lettere...