13/01/1788

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Elizabeth

Era ormai passata circa una settimana da quando il re mi aveva cambiato ruolo: essere la dama di compagnia della principessa mi teneva più distante da Jace, ma in compenso mi forniva una paga migliore e un alloggio privilegiato rispetto agli altri membri della servitù.

Per fortuna poi Zoe mi permetteva spesso di vedere il principe di nascosto anche quando dovevo stare con lei.

Da questa nuova situazione Jamie aveva ricavato dei benefici: non si lavava più con l'acqua gelida del pozzo in quanto avevamo una piccola vasca per noi e soprattutto dormiva in un letto più comodo insieme a me, inoltre di tanto in tanto potevo permettermi di comprargli degli alimenti più sostanziosi.

Oggi era il suo compleanno e Jace ormai era riuscito a convincermi a regalargli un cavallino, la cosa non mi sembrava molto adeguata, ma lui non era per niente intenzionato a cedere.

Il bambino dormiva ancora quindi avevamo circa un paio d'ore per preparare e allestire il cortile.

Sarebbero stati presenti ovviamente la famiglia reale e gli amici di Jace, si era anche preso la briga di invitare qualche bimbo nobile dell'età di nostro figlio:

«Gli farà bene conoscere qualcuno e farsi degli amici della sua età.» aveva detto per ottenere la mia approvazione.

Inutile sottolineare che io avrei preferito una piccola cerimonia senza invitati e di cui solo gli abitanti del castello fossero a conoscenza.

Non c'era neanche motivo nemmeno di dover spiegare quanto Jamie fosse sorpreso ed entusiasta per tutto quel lusso a cui non era solito.

Forse ero io che dovevo rassegnarmi, James sarebbe stato un principe e come tale avrebbe eriditato parte della fortuna dei signori.

Nel grande cortile non c'erano tanti tavoli, per evitare che i bambini correndo si facessero male; avevo un po' paura di vedere come si sarebbero relazionati con lui, tutti sapevano che era nato povero e poi in seguito diventato un erede del principe e mi preoccupava cosa avessero raccomandato loro i genitori.

Quel clima festoso aveva fatto spuntare un sorriso generale; avevo persino ricevuto una visita di nascosto da parte di Kole che, venuto a conoscenza dell'evento, mi aveva chiesto il permesso di prendervi parte per fare una sorpresa al piccolo Jamie, di certo non se lo sarebbe aspettato.

Kole aveva lasciato il castello, i suoi motivi li comprendevo, ma ero felice che in qualche modo fosse rimasto realmente legato al bambino, continuavo a credere che più persone umili lo avessero circondato più lui da grande sarebbe stato un ottimo nobile senza sfruttare la servitù.

Poche ore dopo lo svegliai e lo vestii di tutto punto, era elegante e abbastanza comodo da poter giocare in libertà; cominciarono a presentarsi anche gli amici più stretti di Jace: c'erano tutti, proprio come li ricordavo prima di prendere le distanze da lui.

Veramente quando decisi di slegarmi dal principe mi staccai inevitabilmente dai suoi amici, tranne Xavier: lui lo vedevo spesso data la sua relazione con Zoe e, quando non lo incontravo, lei mi raccontava qualunque dettaglio delle loro uscite così che potessi esserne quasi presente nell'istante in cui accadevano. 

Ovviamente ad accogliere i giovani c'erano il principe e la principessa, ma per i più anziani che neanche conoscevo si erano uniti a noi la regina e, con mio grande stupore e incredulità, il re.
Manteneva la sua parola di ignorare completamente Jamie, però faceva bella figura con gli altri nobili del regno con i quali chiacchierava e talvolta discuteva di qualche importante affare.
Come mi aspettavo, mostrando il suo grande disinteresse per suo nipote, si rinchiuse nella biblioteca con dei signori a me sconosciuti che sembravano avere molto potere, certo meno del re, ma comunque abbastanza importanti.

Sono la regina del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora