Zoe
«Kole, potresti sellarmi la mia giumenta?»
Nessuna risposta, nessun rumore...
«Kole?»
«Zoe, Kole è andato via ieri e non tornerà.» mi informò mio fratello.
«Grandioso! E adesso?»
«Devi per forza cavalcare?»
«Vorrei andare da Xavier se non chiedo troppo...»
«Ti ci accompagno io, volevo giusto fargli un saluto.»
Pure questa ci mancava! Non avrei potuto godermi la giornata come avevo pianificato.
«Sì e ci andremo a piedi?»
«No, so sellare da solo il mio cavallo, quindi finché non troveremo un altro stalliere farò da me.»
«Quando pensi che ne arriverà uno nuovo?»
«Presto. Stamane appena alzato ho mandato Rebekah a cercarne uno tra i paesani, vedrai che a breve qualcuno si presenterà.»
«Speriamo...»
Attesi qualche minuto che Jace preparasse Dark e poi mi fece salire.
«Tieniti forte, non vorrei che senza di me si imbizzarrisse.»
«Davvero molto incoraggiante, sbrigati a salire che non voglio essere sbalzata giù.»
Si piazzò dietro di me e aumentò l'andatura di Dark, un po' troppo per i miei gusti...
«Jace, più piano!»
«Che c'è? Non possiamo andare al passo o raggiungeremo la sua tenuta all'alba di domani!»
«Va bene, ma rallenta comunque.»
«Sei proprio paurosa.»
Elizabeth
Ero in cerca di un regalo per mio figlio; esattamente quattro anni fa nasceva lui, il tredici gennaio del 1784 e ora era già un bimbo che giocava sempre più spesso per conto suo.
Quast'anno ero a corto di idee, non sapevo cosa regalargli e poi soprattutto non avevo soldi sufficienti per comprargli qualche giocattolo di legno o qualche vestito.
Avevo già discusso del problema con Jace e mi aveva chiesto di farmi trovare alle nove nella piazza del paese... una richiesta alquanto strana dato che io ancora non sapevo cosa poter dare a Jamie.
Alla fine avevo accettato.
Dopo poco lo intravidi in mezzo ai paesani; nessuno faceva caso alla sua presenza se non i bambini piccoli che rimanevano affascinati dai suoi abiti preziosi o dal suo cavallo nerissimo.
«Perché hai voluto incontrarci qui?»
«So cosa prendere a Jamie.»
«È una bella notizia, io no.»
«Era questa la notizia, sarà un regalo condiviso...»
«Cosa intendi precisamente?»
«Seguimi ti porto a conoscere delle persone.»
Iniziavo a insospettirmi sempre di più, mi sentivo a disagio quando mi presentava nuove persone e poi non capivo cosa c'entrasse tutto ciò con il compleanno di nostro figlio...
In breve mi accorsi che mi aveva condotta esattamente davanti alla vecchia casa di Alec e di sua moglie Milly, gli stessi con cui mi era capitato spesso di dover lavorare quando ero piccola.
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Sono la regina del mio amore
Historical FictionSequel di "Sono la serva del mio amore" Finalmente ritornano i nostri due innamorati... ma... dopo tutto questo tempo lo saranno ancora? Alla fine della prima parte ci siamo lasciati con delle domande ben precise: Cosa risponderà Grace alla lettere...