"Portare un caccia vi darà la possibilità non solo di solcare i cieli,ma anche di essere la punta di un iceberg , la freccia che colpirà il punto esatto del bersaglio. Chi arriverà a pilotare un caccia sarà la punta di diamante di tutta un organizzazione curata al dettaglio ,che sia di salvataggio ,di schieramento o di attacco. Voi siete venuti quì con l'idea di poter giocare con uno di quegli affari, ma non sarà facile arrivarci. Dovete tenere conto della risposta del vostro corpo all'altezza, alle evoluzioni in volo e alla pressurizzazione. Solo dopo queste prove vedremo in quanti resterete con il culo su un caccia."
Come al solito quando c'era il colonnello a fare lezione ,nessuno fiatava ,tutti erano consapevoli di poter apprendere la maggior parte delle nozioni da lui.
Sophie e Diane erano sedute accanto come sempre e si scambiarono un occhiata eloquente, loro già le sapevano quelle cose perché con suo padre erano riuscite a fare un mezzo volo a testa anni prima.
"Esatto colonnello, vedremo in quanti di loro riusciranno ad arrivare alla fine del corso. Vi avviso ogni anno siamo partiti con circa cinquanta allievi e siamo arrivati alla fine del corso con appena sei piloti. Io inizierei a preoccuparmi."
Ovviamente il capitano Clandon doveva fare un entrata ad effetto ,dal suo posto Sophie osservò il comportamento di alcune ragazze che appena avevano capito fosse lui si erano sistemate meglio sulla sedia , tirato fuori la loro espressione più languida e sbattuto le ciglia più volte.
Scosse la testa divertita , chissà se si rendevano conto che sembravano patetiche nell' elemosinare attenzioni da quello che sembrava un uomo immune a qualsiasi forma di umanità.
Dal canto suo Marc si soffermò pochi istanti in più a osservare i presenti , Sophie Jackson non era al suo posto abituale e per un millesimo di secondo pensò amaramente che non fosse più tornata , finché non la scorse nella quarta fila vicina alla sua amica nascosta dietro un ragazzo dalla mole imponente ,in quel momento tirò un sospiro di sollievo anche se non ne capiva il motivo .
La lezione continuò normalmente senza più alcuna intromissione , solo ogni tanto qualcuno alzava la mano per porre qualche domanda .
Ad un certo punto il colonnello la interpellò.
"Jackson"
"Signore"
"Mi dica ,che ore sono adesso?"
Sophie guardò fuori dalle finestre che erano dall'altro lato della stanza ,sentiva lo sguardo del capitano su di sé e per la prima volta temeva di sbagliare, un rivoletto di sudore le serpeggiò sulla schiena.
"Oggi non ha orologio e non sa che ore sono."
La voce fastidiosa di Kirsten la portò a rispondere subito senza perdere altro tempo.
"Sono le undici e quaranta antimeridiane signore. "
Il colonnello nascose un sorriso compiaciuto mentre il capitano guardava l'orologio.
"Allieva Major , credo di averle già detto di evitare di muovere accuse infondate nei confronti dei suoi colleghi!"
Sophie non era certo contenta che Kirsten avesse avuto una sanzione ma ben le stava, poteva fare a meno di replicare ogni volta.
"Cosa ? Una sanzione ? Perché ? Non me la merito."
Kirsten si era alzata in piedi e continuava a pestare il pavimento come una bambina capricciosa.
"Adesso basta!"
Il richiamo del capitano la ghiacciò sul posto.
"Mi stia bene a sentire Major , se non vuole sanzioni impari a tenere la bocca chiusa e ad usarla solo quando le viene rivolta una domanda. Ora si sieda e per l'amor di dio la smetta di starnazzare come una gallina dispotica, la sua voce fa venire il mal di testa!"
Alcuni cercarono di nascondere il ghigno divertito che aveva scaturito il richiamo del capitano , Sophie e Diane rimasero impassibili mentre il colonnello rideva e non faceva nulla per nasconderlo.
"Potete andare ragazzi per adesso abbiamo finito. Ricordatevi che alle quindici inizia la lezione con il capitano ,cercate di non dimenticarlo e di arrivare in orario ,lui odia i ritardatari."Diane continuava a ridere supportata anche da Terry, erano incredibili , normalmente cercavano di scannarsi per qualsiasi motivo, ma quando c'era da ridere sembravano andare d'amore e d'accordo.
"Ragazze volete smetterla? Sembrate due invasate."
Diane la guardò con aria di sufficienza, lei non aveva niente a che spartire con Terry.
"Non mi definire uguale a lei. Io sono più simpatica e più normale."
Fece una smorfia e guardò storta Terry.
"Emily cara, non sei affatto normale ,ti manca il velo in testa. Comunque ti dò ragione, che ti salta in mente viso pallido? Io sono più in tutto di questa quì!"
Iniziarono a bisticciare e Sophie alzò gli occhi al cielo, forse sarebbe stato meglio se avessero continuato a ridere.
Entrarono in mensa e si servirono dai vassoi pronti al tavolo ,poi presero posto a un tavolo.
Diane e Terry continuavano a litigare su chi tra le due fosse più normale, Sophie che aveva in un certo senso provocato tutto decise di lasciar perdere e iniziò ad arrotolare gli spaghetti con la forchetta.
"Piantala Terry e non chiamarmi Emily. Ti ricordo che anche io potrei ucciderti nel sonno!"
"Pff. Non arriveresti neanche al mio letto che saresti già priva di sensi ,Emily."
"Grrrrr,dio quanto sei insopportabile!"
"Lo so tesoro, ma mi chiamo Terry non Dio."
Proseguirono ancora con il loro scambio di battute al vetriolo non curandosi minimamente del fatto che Sophie le stesse guardando e aspettava pazientemente che la finissero.
"Ragazze possiamo?"
Il maggiore Hartman spostò la sedia e mise il vassoio sul tavolo ,accanto a lui Marc Clandon fece la stessa cosa.
Sophie nascose il suo disappunto nella concentrazione per aprire la bustina del panino, possibile che non ci fossero altri tavoli?
"Hai bisogno di aiuto Sophie?"
La domanda rivolta dal maggiore le impose di alzare la testa , assunse un aria indifferente e scosse la testa.
"No grazie. "
Diane e Terry continuavano a litigare.
"Cosa succede a quelle due?"
Sophie scrollò le spalle .
"Credo che bisticciano anche durante la notte. Ragazze volete smetterla?"
Dovette alzare la voce per farsi sentire ,solo in quel momento le sue amiche si accorsero della presenza dei due uomini al tavolo con loro ,ma mentre Terry fece una faccia indifferente ,Diane arrossì come un pomodoro.
"Perché stavate litigando?"
Il maggiore rivolse la domanda a entrambe mentre Sophie guardava di sottecchi il capitano che continuava a consumare il suo pranzo come se fosse seduto da solo.
"É stata lei ad iniziare!"
Terry gettò la colpa su Diane che diventò ancora più rossa e impacciata , fece cadere a terra le posate e iniziò a balbettare sotto lo sguardo confuso del maggiore e il ghigno di soddisfazione di Terry.
"È per questo che mi ha dato la sanzione?"
Sophie intenta ad aiutare Diane non aveva notato che al tavolo si era avvicinata Kirsten con una tazza di caffè fumante tra le mani.
La domanda era rivolta al capitano che la guardò a malapena e continuò a mangiare ignorandola.
Questo però non era il comportamento giusto da tenere con Kirsten.
"Tu sei una ... Non mi fido di te,tu nascondi un orologio sono più che sicura. Oppure hai usato altri metodi per entrare nelle grazie del colonnello e ora anche del capitano. Ma non credere, a me non la dai a bere,riuscirò a smascherarti !"
Il caffé bollente le finì sulla tuta , macchiando sia Diane che il maggiore che sedevano uno alla sua destra e l'altra alla sua sinistra.
"Merda!"
L'esclamazione di Sophie sorprese il maggiore, mentre l'impassibile capitano continuò a mangiare imperterrito come se niente fosse successo.
Quella Kirsten iniziava a stancarla, si alzò dal tavolo per andare in camera a cambiarsi. Doveva anche fare in fretta altrimenti il gelido Clandon avrebbe emesso una nuova sanzione.
Quando si spogliò si controllò la pelle dello stomaco e delle cosce,era solo leggermente arrossata ,niente di che.
Arrivò in tempo per la lezione con Clandon e sedette come sempre accanto a Diane .
"Terry vuole sfogare la sua rabbia repressa su Kirsten. E per una volta le dò ragione, quella stronza ha bisogno di una lezione. "
"Le parlerò a fine lezione, meglio se lascia perdere. Tanto sarà una lotta fino alla fine. "
"Non sai cosa è successo quando te ne sei andata prima dalla mensa. Praticamente-"
"Ragazzi tutti in piedi e fuori di quì andiamo ai simulatori."
L'intervento del capitano interruppe Diane che non terminò più di dire quello che stava dicendo.
Si alzarono e uscirono fuori con il blocco degli appunti sotto il braccio e seguirono il capitano lungo il corridoio .
Scesero due rampe di scale e raggiunsero lo stanzone dei simulatori.
Cinque file di banchi da nove postazioni ognuna con un simulatore Sophie stava per entrare quando il capitano la trattenne per un braccio .
Quando tutti furono entrati la spinse oltre la porta e si tolse gli occhiali.
"Tutto ok?"
Sophie lo guardò stralunata, quell'uomo era letteralmente strano.
"Ti sei scottata?"
Le chiese gentile vedendo che lei non capiva, la domanda la lasciò alquanto turbata.
"No signore. Va tutto bene."
Marc annuì con un cenno del capo inforcò nuovamente gli occhiali e la precedette in classe.
Quando Sophie entrò non c'erano più postazioni vuote , si guardò intorno e notò il cenno di Diane di avvicinarsi,ma sapeva benissimo come funzionava si simulatori ,un individuo per postazione.
"Jackson come vede le postazioni sono finite, aspetti sulle sedie in fondo che qualcuno abbia finito. Ora accendete i computer ."
"Perfetto." Mormorò Sophie scontenta.
Non le restava che aspettare che qualcuno lasciasse la postazione ma era inutile.
Dopo un quarto d'ora si stava annoiando , sbuffò leggermente e puntò lo sguardo fuori dalla porta nel corridoio deserto.
Sapeva bene che il capitano la stava guardando ma cercò di evitare di ricambiare quello sguardo.
"Capitano io ho finito ,cedo il posto a Sophie."
Nel sentire la voce di Diane girò velocemente la testa nella sua direzione e scosse la testa in segno di diniego. Sapeva che Diane lo stava facendo per lei ma non voleva che avesse problemi.
"Cooper da quello che vedo lei non è riuscita neanche ad avviare il velivolo , si sieda e torni ad esercitarsi. E speriamo che un caccia non finisca mai nelle sue mani o siamo fottuti. "
Diane arrossì come un peperone dalla vergogna , perché il commento offensivo del capitano provocò le risate generali ,Sophie tremò di rabbia repressa.
Nessuno poteva permettersi di trattare così la sua migliore amica, si sentiva in colpa.
Dopo oltre un ora dall'affronto finalmente il capitano decise che si era stancato e quindi la lezione era finita.
Sophie era un fascio di nervi ,attese che la maggior parte dei suoi compagni fosse uscita e disse a Terry e Diane di aspettarla fuori.
Si avvicinò alla cattedra dove Marc se ne stava seduto e si chinò in avanti appoggiandosi con le mani aperte sul ripiano.
"Non so quale sia il suo problema capitano, se ce l'ha in modo particolare con me o se sono proprio le donne a darle fastidio. Comunque sia le consiglio di lasciare in pace Diane."
Girò sui tacchi e se ne andò senza aspettare che il capitano le desse una risposta o altro, non aveva voglia di starlo a sentire o non avrebbe risposto delle sue azioni.
Forse anni prima avrebbe subìto e avrebbe lasciato correre, ma da quando aveva capito la sofferenza sulla pelle di suo fratello non aveva più permesso a nessuno di metterle i piedi in testa.
Terry cercava nel suo piccolo di calmare le lacrime di Diane quando uscì da quella stanza.
"Andiamo ragazze , facciamo quattro passi . Se resto quì corro il rischio di tornare indietro e picchiarlo."
Mentre stavano per varcare le porte dell'edificio si imbatterono nel maggiore Hartman .
"Ehi ragazze dove andate di bello?"
Diane mantenne il viso basso , perché si vergognava a morte di farsi vedere in quello stato con la faccia arrossata e il mascara colato.
"Facciamo quattro passi fuori , abbiamo bisogno di alleggerire le gambe e la testa. Con permesso Maggiore."
Frank annuì distratto senza distogliere lo sguardo dalla testa china di Diane , sapeva che non era lecito ma quella ragazza lo aveva colpito fin dall'inizio.
"Cooper tutto bene?"
L'unica risposta che ottenne fu un mugugno disperato e la consapevolezza che c'era qualcosa che non andava, ma non fece in tempo a indagare che Terry aveva preso sotto al suo braccio protettivo Diane e si erano allontanate.
Solitamente le ultime lezioni le faceva Marc quindi molto probabilmente lui sapeva cosa era successo se non addirittura ne era il promoter.
Andò da Roger a chiedere dove poteva trovarlo e lo raggiunse , era nella sala dei simulatori.
Lo trovò seduto dietro la scrivania a fissare un punto indefinito in quella stanza.
"Marc mi spieghi che diavolo è successo? Ho appena incontrato Cooper in lacrime."
Marc lo guardò con aria assente e intrecciò le mani sul tavolo.
"Cosa ti fa credere che io ne sappia qualcosa? E comunque quì formiamo piloti di caccia,non distribuiamo fazzoletti e pupazzetti!"
Aveva già capito che al suo amico e collega interessava Diane ma non avrebbe permesso che accadesse ancora una volta.
"Cristo Marc sono donne non robot!"
Marc si alzò in piedi a fronteggiare Frank.
"Appunto Frank l'hai appena detto,sono donne. Quì non c'è posto per loro!"
Prese le sue cose e stava per andare via quando rammentò che Sophie aveva bisogno di una lezione.
"A proposito, domani Jackson farà otto giri di corsa in più dopo che avrà finito tutto l'allenamento."
Frank lo guardò con orrore.
"Marc domani sono previsti trentanove gradi, non posso farle fare tanti giri in più dopo l'allenamento. Potrebbe finire disidratata e sentirsi male."
"Otto giri Frank non uno di meno."
Frank scosse la testa.
"Stai sbagliando Marc, non sono tutte uguali. E soprattutto Sophie non è Charlene!"
Il capitano Clandon appena udì quel nome si infuriò ancora di più , soprattutto con se stesso.
Sophie lo attirava come nessuna mai era riuscita ad attrarlo , sentiva che era speciale e niente in lei era paragonabile a Charlene .
Frank sospirò pesantemente e scosse la testa, non era giusto, Marc dopo Charlene aveva iniziato a odiare tutto l'universo femminile ostacolando ogni donna a cui veniva in mente di pretendere di voler pilotare un caccia.
Raggiunse le ragazze fuori per cercare di capire cosa in realtà era successo e magari portare un po' di conforto a Diane.
"Ehi ragazze, è da un quarto d'ora che vi cerco."
Diane aveva ancora il volto arrossato e si girò dall'altra parte ,mentre Sophie e Terry chiesero al maggiore come mai le cercava.
"Volevo sapere come stava Diane."
"Sta bene."
Sophie rimbrottò due parole, non è che non volesse Frank intorno ma aveva imparato che era meglio non fidarsi.
"Sta come una che è stata derisa da tutti. Come diavolo vuoi che stia dannazione!"
Ovviamente con Terry era tutto un altro discorso, lei non sopportava che qualcuno prendesse in giro Diane o Sophie.
Diane continuò a tenere il viso nascosto ,ma Frank voleva guardarla negli occhi così le si parò di fronte e prima che potesse spostarsi le sollevò il viso e la guardò dritta negli occhi arrossati e cerchiati.
Le sorrise dolcemente.
"Non lasciate che Marc vinca. Lo dico per il vostro bene ragazze. "
Si rivolse anche alle altre due perché continuare a guardare Diane negli occhi era destabilizzante ,gli faceva venire voglia di abbracciarla.
"Non rispondete alle sue provocazioni , cercate di camminare in punta di piedi in sua presenza. Lui vuole solo un pretesto per farvi fuori."
"Ma.... perché?"
Diane gli rivolse una semplice domanda eppure a Frank sembrò che gli avesse chiesto chissà che.
Parlare con lei in un certo senso lo emozionava e non poteva permettere che lei fosse trattata male perché sentiva di doverla proteggere.
"Il perché è lungo da spiegare, ora devo andare. Asciugati gli occhi Diane e non sprecare lacrime per Marc,non ne vale la pena. Ci si vede ragazze."
Si allontanò velocemente lasciandole sole in mezzo alla pista.
"U-hu viso pallido a quanto pare la nostra Emily ha fatto colpo. "
Sophie sorrise mentre Terry sghignazzava e sgomitava l'amica.
"Ohhh smettila Terry. Andiamo Soph anche tu!"
"Che? Ma se io non sto facendo niente."La mattina dopo l'allenamento fu molto duro , più pesante e stancante del solito .
Arrivarono stremati e stanchi alla fine ,alcuni addirittura erano stesi a terra per recuperare fiato ,l'afa e il caldo secco e torrido non aiutavano.
"Andate a rinfrescarvi e recuperare energia ragazzi per oggi abbiamo finito. Jackson tu resta."
Tanto Terry quanto Diane si scambiarono un occhiata confusa e rivolsero lo sguardo verso Sophie ma neanche lei sapeva nulla.
Quando furono rimasti soli Sophie chiese come mai lei era rimasta.
"Mi spiace Sophie , tu devi fare otto giri del perimetro . È una punizione ma se vuoi puoi contestarla e prendere una sanzione. E onestamente io te lo consiglio, tra poco il sole sarà più alto e il caldo aumenterà. Non è ideale correre con questo caldo pensaci Sophie."
Sophie sorrise tristemente , non capiva l'odio del capitano ,era una persona pacifica che cercava sempre di mitigare gli animi. Purtroppo Marc Clandon tirava fuori il peggio di lei, voleva punirla?
Bene !
Lei non era una ragazzina che si lamentava di questo o di quello , avrebbe fatto i suoi otto giri .
"Grazie maggiore ma non voglio allargare la mia collezione di sanzioni. Sono cronometrata o devo farli con i miei tempi?"
"Non sei cronometrata Sophie. Ci mancherebbe. Ma ti prego non farlo. Potresti sentirti male."
Sophie scosse la testa e roteò la testa da una parte all'altra del collo per stirare i muscoli.
"Se il capitano Clandon pensa di piegarmi si sbaglia. Farò quei giri e sia quel che ne verrà. "
Iniziò a correre senza dargli modo di rispondere.
"Testarda e cocciuta peggio di Marc. Accidenti a voi."
Frank era piuttosto preoccupato ,altri ragazzi con molta più resistenza di Sophie avevano ceduto per via della mancanza di ossigeno , sperava solo che dopo il primo giro si fermasse.
Sophie cercò di trattenere il pianto che le era salito in gola, non si meritava un trattamento simile,non aveva fatto niente di male.
Eppure sembrava che il capitano ce l'avesse con lei in particolar modo.
I primi giri era riuscita a farli tranquillamente ,anche se sentiva che stava iniziando a cedere lentamente. Avrebbe continuato a correre ,non avrebbe dato a Clandon la soddisfazione di vederla rinunciare .
Al quinto giro Frank la pregò di fermarsi ,le offrì anche dell'acqua ma sapeva fosse contro regolamento e continuò imperterrita.
Al settimo giro era stremata ,non ce la faceva più ,non si sentiva più le gambe e sapeva di aver consumato tutte le sue energie.
Non sapeva da quanto stava correndo ma a occhio e croce guardando l'hangar suppose quasi un ora e mezza. Ci aveva messo tanto e non sapeva quanto ci avrebbe messo a finire l'ultimo giro,la forza nelle gambe iniziò a venir meno e a circa un centinaio di metri dal traguardo della fine dell'ottavo giro si accasciò al suolo.
Frank corse ad aiutarla ma poté solo prenderla in braccio per portarla in infermeria , questa volta Marc l'aveva fatta proprio grossa.
Sophie Jackson era una delle migliori aspettative del colonnello ,appena avevano esaminato le schede dei nuovi allievi aveva predetto che con i requisiti che aveva sarebbe diventata un pilota d'eccezione.
"Roger avvisa Fleming che sto arrivando con una ragazza "
Sbraitò a Roger l'ordine e proseguì per l'infermeria ,Sophie ancora non dava alcun segno di ripresa.
"Ehi maggiore per portarti una ragazza in stanza devi tramortirla?"
Quel Jason aveva sempre voglia di scherzare ,inoltre era sempre in giro per la base nei momenti meno opportuni.
"Piantala Jason , piuttosto dammi una mano ,tienimi le porte aperte."
"Oh cazzo !ma è Sophie! Che cosa gli è successo?"
Frank sbuffò e continuò ad avanzare con il corpo inerme tra le braccia.
"Questo non è il momento Jason. Devo portarla in infermeria. "
Quando giunsero nell'aria adibita al soccorso il dottor Fleming li stava già aspettando.
"Che cosa diamine è successo Frank? Ok che mi lamento che mi fate fare la muffa quì dentro ,ma ragazze in questo stato non credo di averne mai viste!"
Gli fece cenno di metterla sulla lettiga e le prese il polso per controllare i battiti .
Le fece un controllo veloce.
"È disidratata e ha un calo di zuccheri,il corpo non ha retto e ha avuto un calo di pressione che l'ha mandata al tappeto. Quando avete intenzione di fare allenamenti così massacranti fateli al calare del sole, non quando si sta elevando. I raggi del sole che cresce sono, oltre che dannosi per la pelle e la vista , incandescenti e-"
"Robert lo so è inutile che mi dici queste cose. Fa qualcosa . "
Frank interruppe con impazienza il monologo istruttivo del medico sul sole ,a lui non importava, quello che era importante era che Sophie si riprendesse in fretta.
Difficilmente il colonnello non sarebbe venuto a conoscenza dell'accaduto ,in quel caso sarebbe stato un problema di Marc ,lui aveva fatto il possibile per dissuadere Sophie da quella punizione massacrante ma era stato inutile.
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Amami tra le nuvole
ChickLitVolare alto ,quello era stato il suo sogno fin da bambina. Mentre i suoi coetanei giocavano a nascondino lei accompagnava suo padre alla base militare . Finalmente potrà realizzare il suo sogno dopo anni dedicati allo studio e ai sacrifici. Le port...