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Era passata una settimana da quel momento increscioso vissuto con il capitano Clandon.
Settimana in cui Sophie aveva indossato una maschera di indifferenza cercando di non pensare a quegli occhi.
"Sophie ci pensi?  Tra due giorni potremo dormire a casa ,non vedo l'ora."
Sophie sorrise di rimando mentre spezzava in due il panino semi integrale , effettivamente anche lei non vedeva l'ora di andare a casa.
Dormire almeno una notte su un materasso che valesse la pena di essere chiamato tale e fare una doccia in santa pace era quello che desiderava , ma quello che le mancava di più era riabbracciare Tony.
Stava per infilzare dei maccheroni con la forchetta quando un ombra si profilò sul loro tavolo.
"Cooper , Jackson possiamo approfittare dei posti vuoti al vostro tavolo? Io e Marc abbiamo fame e non ci sono altri tavoli liberi."
Ora mentre Sophie l'ultima cosa che voleva era stare a due centimetri da Marc Clandon ,per quanto riguardava  Diane sembrò quasi che la regina Elisabetta si fosse prostrata davanti a loro.
"Certo maggiore nessun problema ,vi potete accomodare."
Sophie fece appena in tempo a lanciarle un occhiataccia che i due allontanarono le sedie e presero posto.
Ovviamente il capitano indossava i suoi adorati occhiali , quindi Sophie non poteva dire se la stesse osservando oppure no, lei di certo non lo avrebbe guardato.
"Allora ragazze, stasera si torna a casa siete contente?"
Sophie abbozzò un sorriso appena accennato e annuì ,sperando che a Diane non venisse voglia di esternare i fatti loro davanti a quei due.
"Oh si non vediamo l'ora. Andremo a casa , una doccia veloce e poi una uscita con i nostri amici, vero Soph?"
Sophie le lanciò uno sguardo bieco e cercò di comunicarle con gli occhi di tacere, ma Diane sembrava immune.
"E lei maggiore resta quì o torna a casa? "
Sophie alzò gli occhi al cielo, aveva visto giusto, Diane era partita per il maggiore Hartman.
"Diane ,ti chiami Diane giusto?" al cenno di assenso dell'amica continuò
"Mentre siamo a mensa o fuori di qui sono Frank ,nessun maggiore, comunque non credo andrò a casa . Non vale la pena per due giorni. Buoni questi maccheroni al formaggio."
Diane fece un risolino e Sophie iniziò a giocare con la pasta che aveva nel piatto, sapeva di avere i suoi occhi addosso e si sentiva in imbarazzo.
"E lei capitano? Va a casa o resta quì?"
Sophie si mise una mano sul viso e per non sembrare che stesse soffrendo per le domande di Diane la portò a massaggiare il collo.
Diane quando si metteva era peggio di un segugio.
"Non credo possa essere di vitale importanza sapere i miei programmi, ma resterò qui."
Dannazione anche la sua voce le provocava i brividi ,doveva alzarsi da quel tavolo e andare via da lì immediatamente.
"E tu Sophie? Anche tu non vedi l'ora di andare a casa quanto Diane?"
Sentendosi tirare in ballo non poté fare a meno di rispondere.
"Si signore , mia manca casa mia e non ho sentito la mia famiglia per niente quindi credo sia normale."
Il maggiore fece una smorfia di disappunto.
"Frank , il mio nome è Frank . Inoltre signore è per il colonnello ,io sono parecchio più giovane. La mangi quella pasta Sophie?"
La richiesta parve strana tanto a lei quanto al capitano che se fino a quel momento non era sembrato minimamente interessato alla conversazione in quel momento alzò di scatto la testa e puntò gli occhi su Sophie .
"Ehhm , no. Non mi va più se non le dà fastidio che abbia già mangiato io la può prendere, volevo dire la puoi prendere."
Frank non se lo fece ripetere e prese il piatto sotto lo sguardo divertito di Diane a cui strizzò un occhio e a quello furioso di Marc.
"Magari aveva ancora fame , potevi andare a prendertela Frank."
Tre paia di occhi si soffermarono sul viso di Sophie in attesa che smentisse quello che lui aveva detto.
"Oh , io non ho più fame. Anzi se volete scusarmi."
Si sentiva a disagio sotto l'inquisizione di quegli occhi nascosti dietro alle lenti .
Corse via prima che qualcuno potesse fermarla , andò a passeggiare un po' prima della sessione pomeridiana di lezione .
Accidenti a Diane doveva proprio iniziare a fare conversazione con quei due? Che poi come diavolo era possibile che tutti i tavoli erano occupati, non che si fosse presa la briga di accertarsene.

"Non sai quante cose mi ha raccontato Frank ,mi ha fatto morire dalle risate. Perché sei corsa via? Pensa che poco dopo di te si è dileguato anche il capitano. Non ho capito se quell'uomo è proprio così oppure si nasconde dietro il suo fare burbero. Però una cosa non mi è sfuggita, a tavola non ti ha tolto gli occhi di dosso."
Sophie scosse la testa.
"Diane credo che il capitano ci dorma pure con quegli occhiali e comunque anche se credo che tu ti sia sbagliata non me ne importa molto. Vediamo di muoverci e arrivare prima di lui piuttosto, altrimenti ci becchiamo un rimprovero."
Raggiunsero l'aula e presero posto una accanto all'altra come sempre.
Sophie si guardò intorno e incrociò lo sguardo di Terry che alzò la penna per salutarla ,accanto a lei Rick sporse la testa e le mostrò la mano aperta con quattro dita alzate e indicò il polso per dirle che erano le sedici.
Guardò fuori e più o meno doveva essere giusto, così alzò il pollice e sorrise a Rick.
In quel momento il brusio che aveva fatto da padrone fino all'istante prima terminò ,segno che il burbero era arrivato.
Lo vide passare e andare a prendere posto alla scrivania.
"Oggi faremo dei test di verifica dell'argomento trattato durante tutta la settimana. Chi non ha voglia di dare risposte concrete può raggiungere Roger e aspettare lì che io abbia finito. Sono stato chiaro? La prossima settimana inizieremo a fare delle lezioni con i simulatori. Bene massima concentrazione ."
Sophie sbuffò contrariata ,odiava quel modo di fare i test ,una lotta continua per rispondere e una utilità nell'apprendere qualcosa che era sfuggito del tutto inutile.
Ma naturalmente le imposizioni del capitano non si discutevano, si sistemò meglio sulla sedia e prestò attenzione alle domande.
Dopo circa un ora era stanca di alzare sempre la mano ed essere ignorata , sapeva la maggior parte delle risposte ma per un motivo a lei ignoto non la faceva rispondere,era una sorta di sfida che le lanciava .
"Jackson a che velocità si può fare rifornimento in volo?"
"Non ne ho idea signore."
Diane si girò a guardarla stupita , lo sapeva benissimo ma non aveva intenzione di rispondere.
Lo osservò mentre cercava di mantenere il suo cipiglio ,non si aspettava che lei non rispondesse.
"Risponda a questa allora in quale caso estremo bisogna eiettarsi?"
Sophie sapeva anche questa ,ma non voleva rispondere solo quando lo decideva lui, aveva alzato la mano per le trenta domande precedenti e non le aveva mai dato la possibilità di rispondere.
"Non saprei signore, quando è finito il carburante? Uh no aspetti ci sono, quando ci accorgiamo di non aver preso un cellulare e siamo lontani dalla civiltà."
Si sollevarono parecchi risolini , mentre Sophie e il capitano si sfidavano con lo sguardo.
"A quanto pare non sai proprio tutto."
"Sta zitta!"
"Silenzio Major !"
Parlarono insieme per zittire Kirsten che non credeva alle sue orecchie, non poteva sul serio averla rimproverata davanti a tutti.
"Ma capitano, ho solo constatato l'ovvio. I primi giorni ci ha fatti sembrare dei deficienti solo perché lei per uno strano caso sapeva che ore fossero. Anche se non credo minimamente alla storia che ci ha propinato di non avere un orologio addosso. Io credo che-"
"Ti ho detto di fare silenzio!"
Alzò talmente tanto il tono della voce che persino Sophie sobbalzò sulla sedia.
"La lezione è finita tutti fuori ,tranne Jackson."
Diane le mormorò alcune parole di conforto e Terry le fece segno di stringere i pugni , quando tutti uscirono il capitano andò a chiudere la porta e la sbattè forte.
Poi andò a posizionarsi davanti alla sua seduta e mise le mani sui braccioli della sedia impedendole di alzarsi.
"Stammi bene a sentire piccola mocciosa, forse sarai stata abituata ad avere tutto e subito fuori di quì per il tuo bel faccino e i tuoi occhioni chiari! Ma quì comando io e se ti faccio una domanda devi rispondere correttamente mi sono spiegato? Ti sconsiglio di mettermi in ridicolo davanti ai tuoi compagni perché a rimetterci sarai solo tu. Inoltre me ne sbatto se il colonnello stravede per te, sono io a decidere chi sale su un caccia. E sta sicura che ti renderò la vita un inferno se mai riuscirai a passare tutti i test."
Sophie non si scompose di un millimetro , continuò a guardare quelle lenti senza mostrare il minimo segno di debolezza o paura, lui poteva dire quello che voleva .
"Posso andare ora?"
Marc si sollevò dalla sedia e si avvicinò con fare impetuoso alla scrivania , prese un foglio e sottoscrisse una sanzione.
"Ora puoi andare , e ricordati di portare questa sanzione a Roger."
Sophie gli strappò il foglietto dalle mani e se ne andò senza salutare, ma nell'aprire la porta non resistette .
"Fottiti stronzo!"
Se il capitano avesse sentito oppure no non le importava , avrebbe portato quella sanzione a Roger e non avrebbe discusso ulteriormente perché tanto era inutile.
"Ehi Roger."
"Sophie , che ci fai da queste parti?"
Sophie fece una smorfia al ragazzo con i capelli castani che le sorrideva in modo amabile.
"Indovina?"
Roger spalancò gli occhi e prese il foglietto che lei gli porgeva.
"Cavolo Sophie un'altra sanzione? Sai che quando arrivi a cinque verrai sottoposta a esaminazione verbale dal colonnello e se ne raggiungerai sette sarai fuori?"
Sophie si strinse nelle spalle, che poteva farci se quello stronzo ce l'aveva con lei.
"Che vuoi che ti dica Roger ,se riesco ad arrivare a sette ti pago una pizza. Ma dubito che ci arriverò, potrei decidere di mollare prima."
"Non puoi, una con i tuoi risultati non può mollare. Non farti fregare da Clandon ,usa questo tipo di gioco con tutte. La maggior parte non arriva al mese ,chi lo supera viene poi fatta fuori per comportamento indisciplinato. Che a essere onesto non so in cosa consista. Sta attenta mi dispiacerebbe vederti andare via."
Sophie fece tesoro di tutte le informazioni che aveva raccolto.
"Grazie Roger, ne terrò conto. E spero di non venire a trovarti di nuovo."
Se ne andò rammaricata e arrabbiata allo stesso tempo, non era giusto, lei aveva alzato la mano sempre era stato lui a ignorarla.
"Ehi viso pallido vai a casa?"
"Ciao Terry , si il tempo di prendere della roba da lavare e di cambiarmi e poi vado via da quì. Tu che fai? Non torni a casa?"
Terry se ne stava seduta a cavalcioni sul muretto della scala e lanciava in aria un pallina di carta.
"No. Resto quì, non mi va di farmi due giorni di pullman per stare mezza giornata con mia madre e quel pallone gonfiato del suo compagno. Preferisco di gran lunga restare quì. "
Sophie piegò la testa di lato e osservò Terry che dietro una maschera di indifferenza cercava di nascondere la rabbia per non contare molto per sua madre , mettendo da parte per un attimo i suoi problemi si chiese se non fosse il caso di invitarla da lei per quei due giorni.
"Senti Terry io e Diane abitiamo quì a Fallon, stiamo appena a mezz'ora da qui. Se vuoi puoi venire a casa mia, mangiamo il brasato, andiamo al cinema e poi a bere qualcosa. Intanto la nostra roba si fa un giro in lavatrice e ti mostro le abilità di mio fratello che ne dici?"
Terry la guardò con sospetto e si grattò il mento.
"Non so, con te e Emily ? Non è che mi convince tanto."
Sophie la guardò stranita.
"Chi è Emily?"
"La tua amica che divide la stanza con me."
Sophie non capiva, perché mai la chiamava Emily se sapeva benissimo che il suo nome era Diane?
"Si chiama Diane non Emily. "
Terry saltò giù dal muretto e si lisciò le pieghe della tuta .
"Io la vedo uguale a Emily. Comunque accetto la tua offerta ,ci sarà da divertirsi quando vedrà che io vengo con voi."
Sophie sorrise.
"Bene sono contenta, ci vediamo fuori tra tre quarti d'ora. Vado a prendere la mia roba. Non vedo l'ora di farti conoscere il mio Tony, a dopo Terry." "Ehi ehi frena viso pallido, ti ricordo che qui non esistono orologi , quindi dovrai aspettarmi.  A proposito che voleva da te Clandon? Non ti avrà sbattuta contro un muro per chiuderti la bocca con un bacio mozzafiato?"
Sophie la guardava a bocca aperta ,non capiva mai quando parlava sul serio e quando la prendeva in giro, sperò vivamente che stesse scherzando.
"Terry ma che diavolo ti salta in mente?"
Terry scoppiò a ridere e le mise una mano sulla spalla.
"Viso pallido ,non credere che io non abbia notato come ti guarda. "
Sophie si guardò intorno sperando che nessuno avesse sentito le sue elucubrazioni.
"Terry per favore non scherzare. Il capitano svolge solo il suo lavoro, certo credo che verso di me abbia maturato un odio profondo ma questo è solo una mia constatazione. Per il resto evita di dire scemenze, qualcuno potrebbe deviare le tue parole e allora si che sarei in guai seri. Vado ci vediamo tra poco ."
Salì le scale scuotendo la testa , certo se il capitano avesse fatto una cosa del genere lei si sarebbe sciolta. Non era mai stata baciata sul serio o almeno non nel modo irruento che intendeva Terry. Aveva avuto poche esperienze al liceo e al college ,alcune anche negative visto che erano state a solo scopo di alzare la media .
Cercò di non ripensare al passato mentre toglieva la tuta e indossava un pantaloncino e una canotta, la calura di Fallon era incredibile.
Prese la roba da lavare e la mise in una sacca, recuperò la tracolla e le chiavi della macchina. Sistemò la stanza e si accertò di non aver lasciato in giro niente di estremamente importante data la scarsa utilità dell'anta dell'armadietto.
Scese di nuovo la rampa di scale che la portava al piano di Diane e attese la sua amica e Terry in corridoio.
Marc la guardò di sottecchi , non si era resa conto che lui fosse in quel corridoio come poco prima non si era resa conto che lui era nel corridoio sotto le scale mentre parlava con Terry . Gli era piaciuto parecchio il suggerimento della ragazza chissà che prima o poi non lo avrebbe messo in pratica.
Si sistemò gli occhiali sul naso e guardò le lunghe gambe abbronzate che spuntavano dal pantaloncino, era molto bella e vestita così avrebbe fatto girare molte teste ma non sembrava accorgersene.
In quel momento forse si rese conto di avere i capelli ancora legati perché iniziò a togliere le forcine e poi a passare le mani dentro per districarli.
Erano molto lunghi, le sfioravano il sedere ma Marc poté ammirarli per poco perché li legò sulla sommità della testa in modo strano.
"Dio Sophie dimmi che non è vero e che questo flagello non verrà con noi!"
Terry e Diane la raggiunsero ,una esasperata e l'altra divertita. Sperò soltanto che prima o poi avrebbero imparato ad andare d'accordo quelle due.
"Andiamo è da un secolo che vi sto aspettando!"
Sophie prese la sacca e iniziò a scendere le scale seguita da Diane che borbottava e da Terry che le faceva il verso.
Quando furono fuori dal recinto della base Diane si sbottonò la camicia che portava su un top corto e si sventolò con le mani.
"Santo cielo stiamo per friggere."
"Emily vedi di non lamentarti sempre o alla prima curva ti lancio fuori dal finestrino."
Terry mise la borsa nel bagagliaio e con uno scatto tolse a Diane la sua dalle mani.
"La pianti di fare la donna delle caverne? E chi cavolo è Emily? Io mi chiamo Diane! Maledizione Soph se mi avessi avvertito sarei rimasta quì."
Sophie la guardò divertita e salì in macchina abbassando appena il parasole.
"Andiamo Diane, neanche tu credi veramente a quello che stai dicendo e poi suo serio ti perderesti la torta di mele di Tony?"
Diane fece una smorfia e prima che Terry potesse anche solo formulare il pensiero di sedersi davanti aprì lo sportello e salì in macchina uscendo fuori dal finestrino il braccio e mostrando il dito medio a Terry. Sophie scosse la testa, sarebbero stati due lunghi giorni.
Lungo il breve tragitto ,ogni tanto rivolgeva una domanda ora a una ora all'altra ma andava a finire sempre allo stesso modo, Diane e Terry si rimbeccavano tra loro.
"Oh mio dio basta, siamo arrivate . Scendete da questa fottuta macchina che non vi sopporto più!"
Terry scese per prima e aprì il bagagliaio per prendere le borse , poi si guardò intorno e emise un fischio di approvazione.
"Wow ragazze i vostri vecchi se la passano piuttosto bene."
Diane e Sophie seguirono lo sguardo di Terry, effettivamente quello che per loro era il luogo in cui erano cresciute per gli altri poteva sembrare quasi Beverly Hills.
Lungo la strada c'erano villini su due piani e non, con annesso giardino , tutto era curato nei minimi dettagli e le case sembravano costruite e dipinte dalla medesima persona . Sembravano tutte uguali eppure ognuna di loro racchiudeva il suo piccolo mondo e la sua vita quotidiana.
Il vecchio signor Jasper in fondo alla strada viveva da solo da quando era morta la moglie ,lo si vedeva molto raramente in giro ma manteneva l'abitudine della sua cara estinta addobbando la casa per Halloween e regalando le migliori leccornie .
Poi c'era la famiglia Winfield , Peter il capofamiglia lavorava in un ufficio stampa mentre Janet la moglie faceva l'infermiera, i figli avevano dodici e otto anni e spesso Sophie aveva badato a loro.
C'era, a dispetto degli anni che erano passati , ancora la vecchia strega che abitava accanto a nonna Ingrid e che continuava a coltivare fiori ,solo che adesso il suo recinto era a prova di cani ma non ancora a prova di palla quindi confiscava tutte le palle che per sbaglio finivano tra i suoi amati fiori. C'era la casa di nonna Ingrid attualmente occupata da Diane , da sua sorella e da suo padre. La madre di Diane non aveva retto ad un esaurimento e si era imbottita di barbiturici mettendo fine alle sue pene e iniziando a farle pesare sui suoi familiari.
C'era la casa di Adam Brody che era uno scapolo incallito che cambiava donna ogni sera e nonostante avesse un età pari a quella del padre di Diane  cercava di fare il cascamorto anche con loro.
C'era il villino dei Grayson , poca gente li andava a trovare ,forse per il carattere poco socievole del signor Grayson . Quell'uomo per la maggior parte dei giorni era ubriaco fradicio e nessuno credeva alle storie della signora Grayson quando diceva di aver sbattuto contro una porta o di aver preso uno spigolo.
C'erano tante altre case che racchiudevano sorrisi,lacrime ,bambini, gioia e dolore e di certo nella casa di Sophie non mancava un po' di tutto questo.
Ma per lei era una casa normale in una via placida di un quartiere tranquillo.
"Andiamo ragazze , ho voglia di una bella doccia."
Sophie si accinse ad aprire il cancelletto in fondo al viale , mentre Diane tirò un sospiro enorme e prese il suo borsone per attraversare la strada.
"Ci vediamo dopo. Verso le nove vengo per la torta di Tony e poi usciamo ok?"
Sophie annuì , le stava molto a cuore Diane e sapeva che al di là della porta avrebbe trovato una situazione non poco facile . Suo padre non riusciva ad andare avanti e sua sorella Layla  cresceva da sola cercando di portare avanti la casa e anche suo padre. Fortunatamente lavorava a casa come estetista e quindi aveva sempre tutto sotto controllo. Era stata Layla stessa a spingere Diane a fare i test di ammissione alla scuola per top gun , nonostante i suoi diciotto anni era molto persuasiva e adulta.
"Andiamo Terry ,ti faccio conoscere mia madre e mio fratello. "
Quando entrarono in casa aleggiava un buon profumo di vaniglia e mele , Tony era un asso con la torta di mele , e non solo con quella . La sua specialità in realtà era il settore robotico. Fin da piccolo aveva dimostrato di avere una certa abilità nel districarsi tra fili , corrente, computer e soluzioni alternative. Attualmente sua madre usava un vecchio frullatore come gelatiera e Sophie non aveva mai capito come diavolo avesse fatto nonostante glielo avesse spiegato un sacco di volte.
"Mamma!"
Una donna sulla sessantina fece capolino dalla cucina con un grembiule con le margherite rosa.
"Sophie tesoro ,sei tornata . Ti hanno presa allora? Tuo padre sarebbe fiero di te. Sono così contenta e lei chi è?"
Sophie lasciò la sacca e la tracolla e andò a baciare e abbracciare sua madre ,le era mancata tanto e le era mancato il suo profumo di rose.
"Ciao mammina. Lei è Terry è una mia compagna di corso e l'ho invitata a stare qui con noi per questi due giorni. Dov'è Tony si sta allenando?"
Terry si avvicinò impacciata alla donna che ricordava più che altro una nonna e le porse una mano .
"Salve signora ,mi scusi per il disturbo."
Per tutta risposta anziché una stretta di mano si ritrovò racchiusa in un abbraccio caldo e confortevole.
"Non dire sciocchezze ,nessun disturbo e chiamami Amanda. Sophie tesoro tuo fratello è fuori ad allenarsi , la sua gara si avvicina . Chissà se potrai partecipare ne sarebbe molto contento. Andate pure a chiamarlo io vado a mettere la vostra roba a lavare . Posso Terry?"
Terry guardò Sophie piuttosto imbarazzata , non aveva mai ricevuto un trattamento così.
"Dalle la tua roba Terry ,sta tranquilla che mamma sa come si carica una lavatrice. "
Terry arrossì e sbuffò.
"Io.. io non volevo insinuare... cioè volevo dire che-"
Sophie scoppiò a ridere e sua madre le diede uno schiaffetto amorevole sul braccio.
"Non preoccuparti cara mia figlia si diverte a prendere in giro le sue amiche. Andate da Tony su e poi filate a fare una doccia che tra poco si va in tavola."
Sophie trascinò fuori sul retro Terry che fissava la piscina a bocca aperta.
Un ragazzo dalle spalle possenti macinava vasche su vasche senza fermarsi un secondo .
"Ehi campione sono tornata!"
Sophie urlò per farsi sentire e il ragazzo si fermò sul bordo opposto per salutare.
Fece la vasca di ritorno e si issò sul bordo togliendo la cuffia.
"Ciao"
Lo sguardo di Tony catturò immediatamente quello di Terry ,era una persona che non aveva mai visto e lui non amava mettersi in mostra.
"Bhe non mi saluti?"
Sophie abbracciò suo fratello e represse le lacrime, la vita era tanto ingiusta a volte.
"Soph chi è lei?"
Sophie si sciolse dall'abbraccio e guardò suo fratello con un nodo alla gola , non si notava molto ma era affetto da sindrome di down .
Si schiarì la gola , sapeva quanto suo fratello odiava avere estranei in casa , con Diane ci aveva messo molto a farsela piacere.
"Lei è Terry . È con me alla scuola e vorrebbe pilotare un caccia. "
Osservò Terry che scrutava il viso di Tony e sperò con tutta se stessa che non facesse alcuna battuta.
"Ciao Tony , piacere di conoscerti non credere a tua sorella ,sono lì per costrizione ma preferirei aprire una palestra. Complimenti hai parecchio fiato io dovrei fermarmi dopo la prima vasca."
Il volto di Tony si aprì in un sorriso sincero e dopo la diffidenza iniziale le propose addirittura di insegnarle a migliorare la resistenza e la respirazione.
Se in un primo momento aveva creduto che Terry avrebbe giudicato suo fratello si dovette ricredere e anche per quanto riguardava suo fratello , pendeva dalle labbra di Terry.

Amami tra le nuvole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora