12º

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Era a casa già da un paio d'ore quando sentì il campanello.
Aveva fatto un bagno ristoratore e lavato i lunghi capelli ,forse era il caso di tagliarli.
Tony era agli allenamenti e tornava con l'autobus ,mentre sua madre era al centro.
Lasciò il gelato che stava mangiando e andò ad aprire.
"Rick? Che ci fai quì?"
"Ha accompagnato me."
Terry sbucò all'improvviso e Sophie si spaventò.
"Terry! Mi hai fatto prendere un colpo, che ci fate quì ragazzi?"
"Siamo venuti a trovarti non sei contenta?"
Sophie li guardò stranita, non poteva dire di conoscerli bene ma erano strani, sembrava nascondessero qualcosa.
"Ok. Che sta succedendo ? Che ci fate quì? È successo qualcosa a Diane? Per l'amor di dio parlate!"
Rick e Terry si guardarono e poi guardarono fuori impacciati.
Diane comparve sulla porta e la guardò dritta negli occhi.
"Diane..."
La sua cara amica corse ad abbracciarla .
Sophie la strinse e guardò preoccupata gli altri due, era successo qualcosa se lo sentiva.
"Diane che succede?"
"Oh Sophie sono stata così stupida ti prego perdonami. Sono una persona odiosa e ti capirò se non vorrai più essere mia amica . Mi sono comportata da idiota, ma non potevo digerire che tu mi avessi fatto un torto. Ti prego perdonami."
Le scuse tra le lacrime che Diane le aveva fatto in realtà non servivano, lei non aveva sbagliato .
"Diane basta, smetti di piangere. Avevi ragione avrei dovuto avvisarti, ho sbagliato ed è giusto che tu ti sia arrabbiata."
"No Sophie, ho sbagliato a non fidarmi della tua parola. Il fatto è che Frank mi piace molto e mi fa sentire protetta, non potevo immaginare che foste usciti insieme perché volevi minacciarlo."
Sophie sorrise e alzò gli occhi al cielo.
"Minacciare ora. Non ricordo di averlo minacciato. "
Diane mise le mani sui fianchi e la guardò incredula.
"Dirgli che nel caso mi avesse fatta soffrire non avrebbe mai visto un baby Hartman per te non è una minaccia?"
Terry e Rick scoppiarono a ridere.
Sophie arrossì e fece spallucce.
"Bhe che vuoi che ti dica. Nessuno fa del male a mia sorella e se lo fanno ne pagano le conseguenze. "
Diane scoppiò nuovamente a piangere.
"Oddio che rompi palle, credo di preferire di gran lunga la tua versione Emily che questa. Ma quante lacrime hai?"
"Le ho per me e per te mostro!"
Diane all'accusa di Terry era ritornata battagliera.
"Ragazzi vi va del gelato?"
"Gusto?"
Terry spinse Rick da parte e chiuse la porta dirigendosi in cucina.
"Chi se ne frega del gusto è sempre gelato. Andiamo Newton."
Sophie li guardò andare in cucina mentre litigavano per la scarsa capacità di decisione di Rick.
"Quindi sono perdonata?"
Sophie decise che era il caso di farla soffrire un pò, appoggiò il dito sul mento e finse di pensarci su.
"Bhe in realtà devo dire che... Sei stata davvero una grandissima stronza! Come hai potuto anche solo immaginare che io ti fregassi in quel modo? E poi con Kirsten? Andiamo Diane, sai fare di meglio. "
Diane perse il sorriso e abbassò la testa, le parole di Sophie le avevano inciso un solco nel petto. Forse era giusto così, non meritava il suo perdono.
"Andiamo in cucina prima che quei due finiscano tutto il gelato. E stasera dormi quì perché voglio proprio sapere che argomenti hai tenuto con Kirsten."
Diane alzò la testa e la fissò dritta negli occhi, erano lucidi e limpidi come sempre. E avevano una caratteristica che contraddistingueva Sophie, brillavano come gemme quando era felice.
"Ti voglio bene Soph."
"Anche io D non dimenticarlo."
In cucina Rick e Terry litigavano sul gusto del gelato che stavano tirando su con le cannucce.
"Ti dico che è qualcosa alla frutta ma non riesco a capire che frutta."
"Newton c'è la vaniglia, possibile che le tue papille non la sentano? È panna!"
"Ti sbagli. Io mangio sempre il gelato alla frutta-"
"Appunto mangi. Questo lo stai praticamente succhiando dato che la nostra cara amica ha pensato bene di lasciarlo fuori dal freezer. Ma dico io tutti a me devono capitare i più scemi!"
"Ehi vacci piano con i complimenti carro armato. "
"Andiamo ragazzi non litigate. Il gelato lo stavo mangiando prima che suonaste alla porta quindi mi è passato di testa di metterlo in freezer e sono venuta ad aprire. Comunque era panna, limone e pesca. Non chiedetemi nulla dell'accostamento, è Tony a scegliere i gelati al supermercato . Io mi adeguo."
"Hai visto? Era come dicevo io, frutta."
Terry alzò gli occhi al cielo.
"Ora ti picchio! C'era anche la panna!"
"Scusate ma perché non ne prendiamo dell'altro?"
Propose Sophie.
"Magari mangiano e stanno zitti." Replicò Diane.
"Emily hai ripreso a dare ordini?"
Era tornata l'armonia e Sophie non poteva che essere contenta.
"Ragazzi ma voi non dovreste essere alla base? Domani partite."
Li vide guardarsi tutti e tre.
"Ok tirate fuori la verità."
"Io e Rick tra poco rientriamo."
Diane si grattò il collo.
"E tu Diane?"
"Ti pare che ti lasciavo a divertirti da sola per una settimana? Sai dove ti finisce tutto il gelato se non hai con chi dividerlo? E poi, abbiamo sette giorni per darci alla pazza gioia, non sei contenta?"
"Diane?"
Sophie era realmente incavolata in quel momento.
"Si Sophie."
"Mi sto arrabbiando! Che diavolo stai dicendo?"
"Semplice, sono andata da quello stronzo di Clandon a dirgli che ti ho spinto io durante l'allenamento di stamattina. A proposito mi dispiace tanto, è stata un idea di Kirsten io non volevo."
"Che significa che gli hai detto che sei stata tu a spingermi. Ti rendi conto che ti stai perdendo la possibilità di andare sulla portaerei ? Ma sei impazzita?"
Diane sostenne il suo sguardo.
"Soph se tu non ci sei io non ci sono. Non sarebbe stato uguale senza di te. Già sono stati duri questi giorni, sai cosa vuol dire sopportare quella stupida di Kirsten? Andare sulla portaerei avrebbe significato guardarla pavoneggiarsi come un tacchino il giorno del ringraziamento. E poi chi se ne frega della portaerei? Noi vogliamo pilotare un caccia non vederlo fare agli altri."
Sophie si mise le mani nei capelli.
"Santo cielo questo è un incubo. Non ci credo!"
"Fidati viso pallido è tutto vero. L'ho accompagnata io e Clandon è stato più che contento di spedirla fuori dalla base."
"Figurati. Non aspetta altro. "
"Ok ragazze noi dobbiamo rientrare, cercate di non ammazzarvi e tra una settimana ci rivediamo. Vi racconteremo come è andata al nostro rientro. Andiamo Newton ."
"Terry la smetti di chiamarmi Newton?"
"Perché? È divertente e tu dovresti sentirti onorato."
Rick ci pensò su e sorrise.
"Ok. "
"Vedi Emily? Così si fa."
Diane la fulminò con lo sguardo.
"Ti ammazzo. Prima o poi lo faccio."
Terry sorrise e annuì.
"Tu dimmi dove e quando e vedrò di esserci."
"Puoi giurarci."
Sophie li accompagnò alla porta e li guardò andare via con un pizzico di invidia.
Al contrario di Diane lei su quella portaerei avrebbe voluto andarci.
Anche senza pilotare un caccia avrebbe potuto carpire molti segreti.
"Avrai altre occasioni Sophie."
"Non lo so D, ormai sto sul serio perdendo le speranze."
"Ma va sciocca. Ti posso assicurare che avremo le ali tanto quanto sono sicura di chiamarmi Diane."
Sophie chiuse la porta e guardò la sua migliore amica.
"Di un pò signorina come mai hai capitolato e riflettuto ? Chi ti ha aperto il cranio?"
La vide arrossire e filare in cucina.
"Ehi non serve scappare, ti metto sotto  tortura se necessario quindi vuota il sacco!"

Amami tra le nuvole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora