«Annah aspetta!» mi raggiunge Alex.
«Alex, giusto? Non è un buon momento, mio fratello ti aspetta non perdere tempo con me.»
«Siamo partiti col piede sbagliato, non rendiamo le cose difficili.»
«Le cose, cosa? Non sai chi sono, e io non so chi sei tu.»
«Guardati, sei bellissima.»
«Smettila.»
«Perché? Non posso dirti che sei bellissima?»
«No se è una bugia.»
«Vabene, allora ti dico che sei la fine del mondo.»
«Nemmeno questo.»
«Guardati, sei tutta rossa.»
«È il freddo.»
«Siamo a giugno, l'unico motivo per cui puoi arrossire è per le cose che ti dico, tutte vere.»
«Non penso siano vere.»
«Mi è bastato uno sguardo per capirlo.»
«Sai quante ce n'è meglio di me?»
«Ma non come te.»
Sento un brivido lungo la schiena dopo questa frase ma non riesco a trattenere una piccola risata.
«Sei pazzo.» rido.
«Puó darsi, dunque, viene con me signorina?» dice con aria elegante.
«Mmm... dipende.»
«Si faccia stupire.»