È mattina e mi accorgo che è molto tardi, sono le 12:00 e non ho mangiato niente da ieri pomeriggio. Scendo di sotto e c'è Bryan che gioca alla play, si gira a guardarmi e prende un goal.
«Vaffanculo!!!» grida.
Decido ti non provocarlo ma di tacere, per oggi vorrei avere una giornata tranquilla, e intendo lontana da lui.
«Ti vedo molto assonnata» dice prendendomi in giro mentre mi stropiccio gli occhi. Non gli rispondo e si alza spegnendo la TV.
«Non vuoi rispondermi Annah?»
Apro il frigo e prendo il panino che è rimasto ieri, ignorandolo.
«Cosa ti prende?»
«Cazzo Annah rispondimi!!!» urla
«ANNAH!» continua.
«Cosa c'è?!!» urlo anch'io.
«Perché mi stai ignorando?»
«Non voglio parlarti, non credi?»
«Perché» dice tirandomi dal braccio.
«Sai benissimo che non andremo mai d'accordo io e te»
«Vuoi dirmi che non ti è piaciuto il bacio di ieri?»
«Ma questo devi dirmelo tu»
«Ho chiesto a te»
«No, non mi è piaciuto» mento, non so perché l'ho fatto, ma sono arrabbiata con lui.
«Capisco» e il suo sorriso malizioso improvvisamente sparisce. Più sta in questa casa e più sono nervosa.
«Perché ti innervosisci quando mi avvicino?» chiede guardandomi le labbra
«C-cosa ti fa pensare che io sia nervosa» dico e mi rendo conto di essermi risposta da sola, infatti lui ride.
«Vuoi che vada via?» chiede in modo dolce, non lo aveva mai fatto.
«Si» dico abbassando la testa
«Bryan aspetta» continuo, e non appena il suo sguardo si posa su di me corro ad abbracciarlo.