Pre serata

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Esco di casa senza mangiare nulla, il sole è caldo così decido di legare nuovamente i capelli in una coda alta. Incontro Cassy con altri tre ragazzi, ma riconoscerei quelle scarpe ovunque, è Bryan che non toglie gli occhi di dosso a Cassy, non so ora ci vuoi provare anche con la mia migliore amica? Ma anche se fosse Annah, a te non importa (giusto?)
«Ciao» saluto sorridendo e ignorando totalmente Bryan.
«Hey bambola» mi saluta il ragazzo moro e alto e devo dire molto bello, e sto per scoppiare in una risata quando vedo Bryan guardarlo molto male, come se volesse ucciderlo con lo sguardo.
«Sono Annah» gli porgo la mano e lui baciandola risponde «Io sono Marcus» e scoppio a ridere per il gesto antico che ha fatto, ma devo dire molto gentile.
«Bene Annah, verrai alla festa di questa sera?» chiede Cassy, sento lo sguardo di Bryan su di me.
«Festa? Quale festa?»
«A casa mia, alle 21:30» dice Marcus.
«Mi dispiace non so dove abiti» dico imbarazzata.
Quando Cassy sta per dire qualcosa Bryan la interrompe «Vuol dire che verrai con me» dice guardandomi.
«No Bryan, io con te non vado da nessuna parte» dico e la mia migliore amica mi fulmina con lo sguardo prendendomi dal braccio e trascinandomi via da quella situazione.
«Ma insomma, cosa ti prende? Conosci Bryan? C'è qualcosa che non mi stai dicendo Annah?» dice quasi sussurrando. Mi sento in colpa, dovevo dirglielo subito che Bryan è il mio fratellastro, ma quando mi sono accorta di come lo guardava mi sono tirata indietro, dovrei anche raccontargli del bacio e che ogni volta che mi si avvicina il mio sistema nervoso prende vita?
«Cassy... Bryan è....»
«Il tuo ragazzo?» dice alzando le sopracciglia.
«Nooo! Sei impazzita!? Bryan è il mio... fratellastro.»
«Che cosa!!???» dice urlando attirando la sua attenzione.
«Mi dispiace di non avertelo detto, non ero dell'umore. Suo padre, Jason, ha cominciato ad occupare un posto importante nella vita di mia madre, e quando ho saputo che un altro uomo al di fuori di mio padre poteva mettere piede nella mia casa sono uscita fuori di me, e ho pianto anche per ore...»
«Lo so Annah, ma avrei preferito che me lo dicessi.»
«Lo so, scusami» dico girandomi per allontanarmi da lì quando Marcus urla «Verrai stasera?» mi giro e alzo un pollice in su. Per fortuna ho qualche vestito da parte e non dovrò fare le corse per andarlo a comprare, dentro di me speravo che girandomi avrei trovato Bryan che cercava di raggiungermi, ma lui non c'era, e non si fece vivo nemmeno a casa, e le ore senza le sue prediche sembravano non passare mai.
Il cellulare vibra e ricevo un messaggio da un numero non salvato in rubrica.

Ciao Annah sono Marcus, spero tu ti ricorda di me, volevo chiederti... verresti stare con me a ballare alla festa stasera? Pensaci.😘
Senza pensarci troppo rispondo
Certo mi farebbe piacere, a dopo.
Si fanno le 20:00 e mi rendo conto che è l'ora di prepararsi. Faccio una lunga doccia fredda per rilassarmi un po', e apro l'armadio per la scelta del vestito quando la porta della camera si apre.
«BRYAN DEVI BUSSARE PRIMA DI ENTRARE!!!» urlo. Ho indosso dei pantaloncini cortissimi e una canottiera scollata. Noto il suo sguardo puntato sul mio corpo ma lo distoglie dopo un attimo mentre prende il respiro.
«Andrai alla festa?» mi chiede mentre appoggia la mano nel comodino
«Si ci andrò.»
Il telefono vibra e lui legge il messaggio prima che potessi farlo io.
«Andrai con Marcus?» dice con aria quasi arrogante
«Sì» ribatto
«Ma non lo conosci neppure»
«Questa sera avrò modo di conoscerlo, ora se non ti dispiace va via»
«Mi dispiace» dice avvicinandosi
«Non era a tua scelta» ribatto ancora
«Perché non vuoi venire con me?»
«E hai pure il coraggio di chiedermelo!!» dico fissandolo malissimo mentre ho in mano un vestito.
«Non solo mi hai baciata e poi mi hai detto che non c era un motivo per cui lo avessi fatto, ma poi si è persino presentata la tua così detta ragazza davanti la porta di casa mia!»
«Non stiamo insieme»
«Ah no? E perché lei lo avrebbe detto?»
«Lei lo pensa ma non è così...»
Prima che possa dire qualcos altro intuisco di cosa si tratta
«Certo, te la porti a letto e lei si illude credendo che provi qualcosa per lei mentre la stai solamente usando, giusto?» dico mentre lui guarda il pavimento.
«Senti Annah, pensa quello che vuoi non si può parlare con te.»

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