Sto per farmi un caffè quando bussano alla porta e trovo l'unica persona che era meglio non vedere in quel preciso momento.
«Jack cosa ci fai qui?» dico aggiustandomi la coda.
«Posso entrare?» mi giro per vedere se ci sia qualcuno e sospirando rispondo «Entra»
«Cosa devi dirmi?» dico porgendogli il bicchiere d'acqua che aveva chiesto.
«Dammi la mano Annah.»
«Devo andare.» dico afferrando il cellulare cercando di farlo andare via, so già dove andrà a finire questa conversazione.
«Non mi avevi perdonato?»
«Si, l'ho fatto.»
«Perché non vuoi darmi la mano?»
«Perché non si può, non posso, far finta che tutto quello che ho passato, vola via così, come delle foglie cadute da un albero in una giornata di vento. Perché io mentre tu te la spassavi, mentre ridevi, mentre fumavi, io, lo sai cosa facevo io, Jack? Io per 8!mesi non ho fatto altro che amarti dentro il dolore più assoluto, non ho fatto che piangere; in tutto quello che facevo, c'eri tu, ed eri la mia tortura, mi impedivi di vivere, nella mia testa c'era il tuo nome e il mio cuore urlava, tu sentivi ma diventavi sordo, ogni volta che si trattava di me. Perché io mi sono rialzata da sola, tutte le volte che avevo bisogno di te nella mia vita e tu non c'eri. E adesso io, non posso darti la mano, non voglio, lei ha asciugato le mie lacrime; non posso stringere la tua mano, mi faresti del male. E sai, qual è la parte peggiore di tutto questo, Jack? Lo sai?»
«Dimmelo tu.»
«Mi hai persa.»
«Perché stai piangendo Annah?»
«Perché ho rabbia, ho delusione, ho confusione e ho tutto questo a causa tua» dico singhiozzando, c'è un silenzio tombale si sente solo il mio sospiro affannato in questa stanza vuota.
«Hai ragione»
«Mi fai del male ogni volta che ti avvicini, perché mi vengono in mente tutti i momenti passati insieme, ma anche se dovrei riviverli so che mi faccio del male da sola, perché tu mi fai del male» dico piangendo puntandogli un dito contro.
Sto per dire qualcos altro quando vedo Bryan spiarci ed entrare all improvviso
«È il momento che tu vada» dico indicando la porta e lui va via senza dire nulla.
Bryan rimane per un po' in silenzio mentre mi asciugo le lacrime con un fazzoletto. «Cosa ti succede?» dice spezzando il silenzio.
«Nulla di grave» ma poi lo guardo negli occhi e continuo «Non chiedermi che succede se hai ascoltato tutta la conversazione!» e lui ride
«Ti sembra il momento di ridere?» dico sciogliendomi i capelli, e Bryan guarda i miei movimenti.
«Tu mi fai ridere» dice facendo qualche passo indietro
«Vuoi ancora negare che quel bacio non ti sia piaciuto?» ad evitare la mia risposta è il campanello, vado ad aprire è c'è una ragazza, alta bionda con gli occhi di un colore molto scuro. «Tu sei?» chiedo. «C'è Bryan?» chiede con voce stridula. «Si ma, tu chi sei?»
«La sua ragazza» a quelle parole mi giro a guardarlo male e vedo che sta giocando con il suo anello, lo fa sempre quando è nervoso, ma questa non gliela perdono. Senza dire niente salgo in camera e crollo nel letto tra i pensieri negativi e la nostalgia di mio padre, che si fa sempre più sentire.
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1 ora dopo.
Bussano alla porta e senza pensarci urlo «Bryan se sei tu va via!» e non appena finisco la frase entra mia madre che si siede di fianco a me.
«Cosa succede con Bryan?»
«Niente mamma» fingo un sorriso, ma sai niente, il mio fratellastro mi ha baciata e spunta la sua così detta ragazza ma niente mamma non ho niente con Bryan.
«Lo sai che a me non puoi mentire» è vero, è mia madre, come posso mentirle?
«Mi ha mentito, tutto qua»
«Su cosa ti ha mentito?» non posso dirle del bacio così invento qualcosa.
«Mi ha detto che non aveva la ragazza mentre invece ce l ha» dico con tutta l indifferenza che posso.
«E questa cosa ti ha ferita?»
«No, certo che no, però avrei preferito che mi dicesse la verità.» mento, mi ha ferita, però davvero preferivo che mi dicesse la verità, dopotutto è uno stronzo, me lo sarei dovuta aspettare.
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Se vi piace la storia (per quelli che leggono) che me lo dicano così so se ne vale la pena continuare, detto ciò buona giornata😘