Dimenticare

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Vado via perché tutto questo non mi fa bene. Incontro la mia migliore amica Cassy, che non si trattiene nel rivolgermi la parola.
«Ma guarda chi si vede.» dice baciandomi la guancia ed io abbasso lo sguardo per nascondere le lacrime, o almeno ci provo.
«Cos'hai Annah?» chiede Cassy confusa.
«La verità? Non lo so.»
«Jack, vero?»
«Può darsi.»
«Annah non puoi stare male sempre per lui, non puoi farti trascinare ogni volta nel vuoto, perché sei sempre tu quella a doverci mettere la forza per risalire.» dice con tono delicato dandomi la mano, e in quel momento mi accorgo che ha smesso di piovere.
«Mi fa uscire matta, un giorno dice di amarmi e mi riempie la testa, poi l'altro va via. Non lo so, come sto, forse non c'è modo di poterlo spiegare.» dico, e nel mentre mi suona il telefono, è mia madre che mi chiede di tornare a casa per pranzo.
«Devo andare.» dico salutandola.
«Chiamami.»
-
«Buongiornissimo.» dice mia madre con tutta la felicità che può, anche se vedo il suo sguardo perso quando vede che c'è un posto vuoto in quel tavolo, mio padre non c'è, e da quando è volato in cielo mia madre non ha mai smesso di apparecchiare per la quarta persona, perché ovviamente c'è anche mio fratello Ricky, ha 18 anni e ha soltanto un anno in più di me.
Faccio un sorriso sforzato, e mentre mette il mio piatto di fronte a me, mia madre mi guarda pensierosa.
«Com'è andata la giornata?»
«Tutto bene.» dico mandando giù il boccone.
«Mamma pomeriggio verrà un mio amico a casa.»
«Vabene.»
«È Jack.» continua.
Faccio saltare la forchetta nel piatto e salgo in camera senza chiedere nemmeno il permesso. Non può essere vero, più devo dimenticarmi di lui, più lo vedo e lo sento, dappertutto.
Crollo in un sonno abissale, e mi sveglio dopo circa 3 ore.
Bussano alla porta.
«Non ci sono!» grido mettendomi il cuscino in faccia.
Bussano nuovamente.
«Ho detto che non ci so...» non finisco la frase che entra Jack. Basta.

Mai lontana da te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora