Cap. 16 - If you don't choose...

368 20 0
                                    

THRANDUIL

Mi svegliai solamente quando un raro raggio del sole mi colpì il viso. Era da settimane che Bosco Atro desiderava almeno il tiepido calore dei raggi, che si ostinavano dietro le fitte nuvole d'inverno. La neve non si sarebbe sciolta, ma la luce avrebbe portato la svolta.

Aprii gli occhi a fatica e seguii il fascio di luce che proveniva dall'esterno, attraverso i vetri delle finestre, lasciate libere dalle tende. Avrei dovuto ricordarmi di chiuderle la sera prima... poi realizzai. Lasciai perdere cosa avrei e non avrei dovuto fare e voltai il viso alla mia sinistra. Appoggiata la mio petto, Tauriel era ancora addormentata. Il suo respiro muoveva impercettibilmente piccole ciocche di capelli rossi davanti al suo viso, che risaltavano, con un magnifico contrasto di colori, sulla trapunta del letto. Era bellissima, non c'era nulla di più vero. Amavo il suo corpo, mi perdevo nei suoi occhi.

Per quanto potessi amarla, dovevo prendere una decisione razionale, che andasse oltre i miei sentimenti, favorevole solamente ed unicamente alla mia gente e al mio regno. Perciò avrei dovuto allontanarla, ma avevo già appurato che nessuno dei miei piani aveva funzionato correttamente. Mi odiai, ma avevo l'impressione che non sarei mai riuscito a prendere la scelta giusta: in questo era molto più brava lei, che riusciva a non seguire il suo cuore, quando la situazione lo richiedeva. Non potevo lasciarla, non sopportavo l'idea di farlo, non potevo nemmeno lasciare il mio popolo morire.

Continuai a tormentarmi, finché un peso si depositò nel petto e mi impedì quasi di respirare. Accarezzavo i suoi capelli con mano tremante e la guardavo con il dolore negli occhi. Le avevo promesso che sarebbe stata lei a decidere, ma non sapevo quanto sarei riuscito a mantenere la mia promessa fin troppo azzardata.

Mi abbassai e posai un bacio sulla sua fronte e, probabilmente a causa di questo, vidi i suoi occhi aprirsi.

TAURIEL

Aprii gli occhi e mi ritrovai stretta fra le sue braccia. Avevo percepito confusamente le sue labbra sulla mia fronte e il suo respiro unito al mio. Immediatamente i pensieri della notte appena trascorsa ritornarono e avrei sorriso, se non fosse che altri pensieri di altro genere si impossessarono della mia mente. Cosa avevo fatto? Ero caduta in un buco nero e non ne sarei uscita. In quel momento, sarebbe stato impossibile per me accettare anche solo l'idea ipotetica di lasciarlo. Ero troppo dentro a quella situazione per tirarmi in disparte e non lottare per quello che desideravo e per quello che entrambi meritavamo, ovvero vivere insieme e felicemente. Sebbene la sua promessa mi avesse rassicurata, non riuscivo a comprendere appieno quanto quella scelta fosse libera. Scoprii poco dopo che non lo era affatto. Nessuno di noi era in grado di trascurare una conseguenza così grave, per un proprio capriccio. La situazione pareva grave, ma non tanto quanto scoprii in seguito. Percepivo continuamente il mio cuore incrinarsi e creparsi. Sentivo il respiro tremare. Udivo il mio corpo accartocciarsi.

Passai una mano sul suo petto, sovrappensiero, finché quello non si sottrasse al mio tocco. Thranduil si alzò e indossò una lunga veste presa dall'armadio. Io lo guardai confusa, prima di alzarmi a mia volta e prepararmi, pronta a seguirlo.

-Tu resti qui.- il tono era più duro di quanto mi sarei aspettata, ma lo ignorai.

-No, qualsiasi cosa tu debba fare, io vengo.- ribattei, sicura di me. –Dove stai andando?-

Lui sospirò, stanco, prima di rispondermi: -Prima che tu lasciassi la stanza, si è stabilito un incontro, fissato per oggi. Devo riferire la mia scelta definitiva.-

Improvvisamente percepii nuovamente il tremore alle mani e il fiato corto. Riuscii a controllarlo, ignorando anche il peso che mi opprimeva il petto e tentai di formulare frasi di senso compiuto, decisa inoltre ad essere il più lucida possibile, per il bene di tutti. Aspettava la mia parola, poiché i suoi occhi stavamo scavando dentro di me, alla ricerca di una decisione e della sicurezza che avrei dovuto trasmettergli. Ma, io non sapevo. Non sapevo nulla.

-Io verrò con te...- feci una pausa. Non era quello che voleva sentire. -...ma, io non... non so ancora. Voglio sapere cosa c'è in gioco.-

-C'è tutto in gioco. Tutto quello che vedi è in gioco.- parlò con tono di rimprovero.

-Loro sanno più di noi, lo sai anche tu. Possono suggerirci la soluzione migliore.-

-No, non...-

-Ci penserò dopo qualche certezza.- conclusi, senza mezzi termini. Vedevo la disapprovazione nei suoi occhi, ma questo non mi avrebbe impedito di ascoltare le parole giuste degli Alti Elfi.

Lasciammo dai suoi appartamenti nel silenzio più completo.

Non seppi esattamente come arrivai a quel punto, ma mi ritrovai a discutere con gli elfi più importanti di tutta la Terra di Mezzo. Avevo rimosso completamente le parole che avevano pronunciato, stavo solamente pensando a una soluzione, alle soluzioni possibili, alle opzioni che ci rimanevano, alle vie percorribili, a tutto. dovevo trovare qualcosa a cui appigliarmi, ne avevo un disperato bisogno. Ne avevo bisogno per reggere.

Thranduil era al mio fianco e fissava il vuoto. Conoscevo perfettamente i suoi ,non era necessario che mi parlasse. Era evidente.

-Non è possibile. Deve esserci un modo, non saltiamo alle conclusioni. Siamo in posizione strategica, gli altri potrebbero aiutarci. Dama Galadriel non esiterà a...-

-Dama Galadriel...- uno degli elfi mi riprese con uno sguardo serio e pieni di rimproveri. -... sta fronteggiando un altro nemico-

-È in grado di offrire aiuto a un piccolo reame come ques...-

-Sire Thranduil, perdonatemi...- un secondo si intromise nel mio discorso. -...Siamo qui per la vostra decisione, non quello di una ragazza.-

-So molto più di quanto voi immaginiate e sono perfettamente in grado di valutare la situazione, i rischi e le opzioni di cui dispongo.-

-Tauriel, tu non decidi qui.- il terzo del gruppo pronunciò quelle parole con sguardo e voce tagliante, ma non mi intimidì. –L'unica possibilità che il tuo re ha per salvare il suo regno è accettare. Non ci sono altre vie.- detto ciò, lanciò uno sguardo eloquente a Thranduil, il quale si mosse a disagio, cambiando posizione e guardando il suo interlocutore con malcelato fastidio.

-Saresti così cortese da spiegarmi l'importanza di questo matrimonio, chiaramente con doppio fine?- Thranduil pose quella domanda con una lieve smorfia di disprezzo.

-Il tuo regno verrà spazzato via.-

-Spazio Autrice-

Siamo quasi alla fine! I nostri protagonisti continuano a trovare degli ostacoli, ce la faranno? Grazie a tutti coloro che fino ad ora hanno letto la mia storia, significa moltissimo per me! Vi ringrazio!



Love? -I don't want it-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora