Dopo quella riunione, la settimana passo velocemente e mi ritrovai senza nemmeno sapere come a venerdì. Jason era tornato in california la mattina dopo; ci eravamo sentiti solamente al suo atterraggio. Ero ancora molto in collera con lui. Anche se ci eravamo lasciati abbastanza bene, resta il fatto che lui mi aveva mentito, e il mio cervello non smetteva di domandarsi cos'altro mi stesse nascondendo. Comunque, come tutte le scorse settimane, avevo già in mente cosa avrei fatto per i tre giorni successivi; pigiama, divano,cibo da asporto e netflix. Purtroppo per me non avevo calcolato Camille. < allora collega questa sera si esce.>
< come scusa?! E quando é stato deciso? Io ho giá altri programmi non posso rimandare>
Camill mi guarda con aria minacciosa < l'ho deciso io, in questo preciso istante, e tu non hai nessun programma che nn puoi rimandare; il tuo divano non si offenderà se per una sera non ci poggi il tuo culo sopra.>
< il divano no, ma il mio fattorino di fiducia del ristorante all'angolo invece si. Potrebbe preoccuparsi se non ordino nulla questa sera, non posso fargli questo>
< Lex smettila di sparare cazzate. Tu questa sera esci con me, punto e basta. Ti ricordo che me lo devi, sai per quel piccolo segreto che sto tenendo per te> mi guarda e mi fa l'occhiolino.
Io la guardo di rimando sconcertata < Camille, questa è corruzione lo sai?! Ti credevo un avvocato migliore>
< Quando si tratta di uscire il venerdì sera a fare baldoria, non guardo in faccia niente e nessuno> e con una linguaccia si siede e ricomincia a lavorare. Addio serata tranquilla sul divano.Ci accordiamo per incontrarci verso le 9 in un ristorante vicino il blue bird per mangiare qualcosa insieme. Tornata a casa, ho tutto il tempo per farmi una doccia e prepararmi con tutta calma. Sono ferma da almeno un quarto d'ora davanti all'armadio, con indosso solo un asciugamano; non ho la minima idea di cosa mettere. Di solito non sono così indecisa sul vestiario, mi basta una maglia bianca e un paio di jeans e sono apposto. Questa sera però , non so per quale motivo, vorrei essere più elegante, meno anonima, un po come Camille, ma senza lustrini. Non so da dove venga questa mia improvvisa vena da fashion blogger, a me l' anonimato piace e calza a pennello, cosa mi prende questa sera?! Nella mente mi balena l'immagine di un ragazzo dagli occhi verdi,ma anche azzurri, marroni e color miele. Scuoto la testa per rimettere in sesto i miei pensieri; non so perché mi é venuto in mente il fratello di Camille, Simon.
Dopo mezz'ora, sono in strada diretta nel luogo dell'appuntamento. Alla fine ho optato per il mio solito look da trasandata: converse bianche, jeans e t-shirt. Una volta arrivata, noto che Camille mi sta aspettando davanti all'ingresso del ristorante. Porta un cappotto sopra quello che sembra essere un vestito, che lascia poco all'immaginazione. Ci salutiamo, entriamo nel ristorante e ci accomodiamo. Mangiamo due pizze a testa, e beviamo una bottiglia di vino in due. Mi piace passare del tempo con lei,tutto sembra più leggero. Oppure é colpa del vino, perché appena mi alzo, inizio a barcollare.
Usciamo sotto braccio, ridacchiando, per sorreggerci l' un l' altra, e ci avviamo verso il blue bird; questa sera c'è il pienone, la fila arriva fin dietro l'isolato. Più ci avviciniamo, e più' mi sento fuori luogo. Sono tutti tirati a lucido, e bellissimi. Inizio un pò a frenare il passo, non posso entrare vestita così qui dentro, ma cosa mi é saltato in mente? Camille si accorge della mia titubanza, e si ferma al mio fianco.
< Lex tutto bene? Perché ti sei fermata? >
< ehm, non mi sento molto bene, forse dovrei tornare a casa!>
< come non ti senti bene, cos'hai? Ti avevo detto che due pizze erano troppe, e con il gelato hai esagerato. Dai ti accompagno a casa>
< cosa no Cami, tu vai, non voglio rovinarti la serata. Torno da sola, non ti preoccupare>
< non esiste che torni da sola a casa in queste condizioni. Andiamo> inizia a trascinarmi nela direzione opposta dal locale; non voglio rovinarle il venerdì sera solo perché mi vesto come Dobby dopo che é stato reso libero
< Cami aspetta ferma. Ti ho mentito. Non mi sento male, sto benissimo, é che, ecco... Beh.. Si diciamo che mi vergogno ad entrare vestita così.> lei si blocca e si gira a guardarmi
< Credevo non facessi caso a queste cose>
< Si beh ecco, in teoria hai ragione, non ci faccio caso, in pratica, mi sento a disagio. Guarda te, e poi guarda me. Cosa penseresti vedendoci?> Cami mi guarda e resta in silenzio. < Ecco appunto, come immaginavo. é meglio se io vado, ci vediamo lunedì in ufficio>. La supero e inizio ad andarmene < Lex ferma aspetta>. Mi raggiunge e mi mette le mani sulle spalle. < Ok é vero. sembra che tu ti sia vestita al buio. però se è questo il problema possiamo rimediare>.
< E come scusa? Hai un armadio in quella borsetta?>
< Purtroppo, tu sarai anche Dobby, ma io non sono come Hermione, e nn posso rendere la mia borsa senza fondo, però ho un paio di forbici per ogni evenienza, quindi fidati e lasciami creare>. Inizia a frugare nella sua borsa, e tira fuori un paio di forbici minuscole; la guardo terrorizzata. Cosa diavolo ha intenzione di fare? Vuole tagliarmi i capelli?Si avvicina, e inizia prendendo una manica della mia maglietta. In men che non si dica.. Zac.. La manica é sparita. Fa la stessa cosa con l'altra manica, e mi ritrovo con una canottiera. Inizia poi a tagliare lo scollo facendolo diventare a V. Taglia talmente tanto, che inizia a vedermisi il reggiseno. Mi fa voltare, e inizia a fare dei tagli ai miei jeans proprio sotto le chiappe. Mi scanso al volo. < Ehi ehy ehy che stai facendo?! Questi jeans non diventeranno mai degli short inguinali, non sono così disperata.>
< Non voglio farli diventare degli shorts, voglio solo fare dei tagli sotto il tuo culo, va di moda così al giorno d'oggi brutta vecchiaccia. Fidati di me, e lasciami lavorare>
Continua il suo taglia e cuci, alla Edward mani di forbice, e dopo poco sento una leggera brezza entrarmi nei jeans. Ha fatto delle maledette prese d'aria sotto il mio culo, non ho parole. Una volta finito, mi fa fare una giravolta su me stessa, e inizia a saltellare. < Ok, ora sei perfetta. Dovresti mettere qualche bel vestito ogni tanto, da quel poco che sono riuscita a vedere sei ben messa ragazza mia>.Io ignoro quell'affermazione; io e i vestiti non andiamo d'accordo. Una volta finito con i jeans, passa ai capelli. Come sempre li ho legati in una coda di cavallo. Camille li scioglie con poca grazia, mi fa mettere a testa in giù, e inizia a passarci le mani in mezzo. Qualche nodo le blocca i movimenti, ma lei imperterrita continua a pettinarmi con quell sue dita da strega, ingorando i miei mogognii di dolore. Una volta pettinati tutti, mi fa rialzare la testa, da un aggiustatina quà e la, e poi mi guarda. < Ok, ora si che sembri una ragazza selvaggia, pronta a darci dentro. Andiamo.> E con quell'affermazione, gira sui tacchi, mi afferra per una mano, e ci dirigiamo nel locale.
Come sempre non facciamo la fila. Cami conosce praticamente tutti qui dentro grazie a suo fratello Simon, così riusciamo ad entrare subito, e a sederci in uno dei divanetti riservati. Iniziamo ordinando un mojito a testa. Io non so nemmeno cosa sia, ma ho seguito il consiglio di Cami, che dice essere il cocktail più buono del mondo.
La nostra ordinazione viene portata da un cameriere belloccio, che inizia a guardare me e Cami senza ritegno. Prendo un sorso dal mio bicchiere, e devo dire che é veramente buono; la menta mi dà un senso di freschezza in tutta la bocca. Iniziò a muovermi sulla sedia a ritmo di musica; questa sera non suona nessuna band dal vivo, al loro posto un dj mixa egregiamente le ultime hit del momento. Un sorso tira l'altro, e in poco tempo ho finito il mio cocktail. Sento la testa leggera, é una sensazione bellissima. Ballo, rido e mi diverto con Camille, e non so come, ne quando, ho tra le mani un altro mojito, e un altro ancora. Poi, con la vista un pò appannata dall'alcool, lo vedo che arriva dalla folla, e il respiro mi si mozza, le farfalle invadono il mio stomaco, il cuore inizia a battermi all'imapazzata , e più batte più lui si avvicina, più si avvicina e più batte. Mi vede, mi guarda e mi sorride, il sorriso più bello mai visto,con quelle fossette sulle guance, e la testa mi gira all'imapazzata, ma continuo a bere, e finisco anche il terzo mojito, e ne voglio un altro, e voglio anche lui, con quella camicia bianca sbottonata a metà, così sexy da togliere il fiato, e lo mangio con gli occhi, e la testa gira e il cuore continua a martellarmi nel petto. E credo di essere morta d'infarto, perché l'ultima cosa che ricordo, é lui che si avvicina e mi saluta con un bacio.----------------------------------------------—----------------------------------------------------------------------------------------
Spazio autrice
Ragazzi sto partecipando al concorso #nuovitalenti2018 indotto da nuovitalenti . Questo concorso ci aiuterà a far conoscere la storia che stiamo scrivendo, dandoci consigli sulla grammatica,la trama e quant'altro possa aiutare la nostra storia a diventare migliore. Vi consiglio di partecipare 😊😊🎉
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Undercover Love #wattys2018
RomanceLexie è nata e cresciuta in California insieme ai suoi genitori e suo fratello Jason. Si é trasferita a Seattle dopo essere stata presa per uno stage in uno degli studi legali migliore del paese. All' apparenza sembra una normalissima ragazza che ce...