"Cioccolata calda, ti va?" Domanda Anna appena entrate a casa di Giorgio, e a quanto pare è proprio così, lui non c'è.
"Ma si dai, oggi fa un po' freddo rispetto a ieri" annuisco e tolgo il giubbotto
"Già, amo l'estate e non così tanto l'inverno ma devo dire che qua a Roma si sta bene" sorride lei e mi fa segno di seguirla"Allora oggi...primo giorno di lavoro, com'è andata con la tua collaboratrice sexy?" Ridacchio io appoggiandomi al marmo vicino alla cucina dove lei sta preparando le tazze
"Si chiama Sidney, mi ha già lasciato il suo numero" ride lei di buon gusto e io alzo gli occhi al cielo senza farmi vedere
"È andata bene, ci siamo subito messe a lavoro, nello studio verranno tantissime persone, anche famose, per shooting o roba del genere, oltre a scattare io mi occupo anche della realizzazione della foto, arte digitale e quindi lavoro molto anche al computer, mi hanno affidato anche un mazzo di chiavi, ho una camera oscura tutta per me per lo sviluppo fotografico, suona molto erotico, non trovi?" Commenta maliziosa lei per poi lanciarmi una strana occhiata
"Sei tu che hai una mente perversa, non io" alzo le spalle fingendo di non capire e lei scuote la testa divertita
"Magari ti ci porto, così mi aiuti con la grafica" si posiziona davanti a me e sento l'ansia crescere in me, che vuole fare?!Lei si avvicina sempre di più, quasi mi sovrasta ma poi porta un braccio sopra la mia testa e apre una anta prendendo dei tovaglioli.
Mannaggia a lei, mi sento quasi esplodere dalla vergogna e sono sicura al 100% che la mia faccia è rossa quanto un peperone."Mar, ti senti bene?" Domanda lei prendendomi il viso accaldato dopo aver posato i tovaglioli accanto a me
"Si, si tutto bene scusami, mi devo ancora riprendere da quello che è successo al chiosco" mento non sapendo cosa dire
"Oh già, ma potevo accompagnarti anche a casa se non stavi bene, vuoi stenderti?" È visibilmente preoccupata, di nuovo
"Anna ti ho detto che sto bene e poi voglio proprio vedere se la cioccolata la fai più buona di Giorgio" cerco di cambiare discorso
"Guarda che il signorino ha imparato da me" ridacchia porgendomi la tazza quasi scottante e ci accomodiamo in soggiorno"Hai trovato qualche appartamento nel frattempo?" domando guardandola sorseggiare la sua cioccolata tranquillamente mentre di tanto in tanto pulisce velocemente il labbro inferiore con la lingua
"Si in realtà, quando sono uscita dal lavoro oggi mi è arrivata una telefonata da un proprietario di un appartamento vicino alla vostra scuola, è un'abitazione abbastanza grande, non vorrei sentirmi troppo sola lì dentro per questo devo pensarci, ma accetterò sicuramente, domani mattina darò conferma" mi spiega mentre io finisco la mia di cioccolata.
È deliziosa, più buona di quella di Giorgio.
"Beh ti verremmo a fare compagnia io o Giorgio, o magari puoi chiedere a Sidney di trasferirti da te" ridacchio poggiando la tazza sul tavolino di legno difronte al divano sul quale siamo sedute.
"Certo e mentre che ci sono mi adotto due bambini, mi compro un cane, due zebre, tre pappagalli e perché no, il barman del chiosco!" Commenta lei divertita, mi fa ridere un sacco questa ragazzaSubito dopo va a posare le tazze nel lavandino per poi ritornare velocemente da me
"Andiamo nella camera, si sta più comode nel letto" sbaglio o è una che stuzzica più del dovuto?
"In ogni caso sono d'accordo solo con la prima proposta, tu puoi venire quando vuoi, per Giorgio devo pensarci, ultimamente è molto impegnato con la sua nuova fiamma e si, non preoccuparti, te ne parlerà appena può"
Quasi mi balza il cuore fuori dal petto, io e Giorgio ci siamo sempre detto tutto, spero sia così anche questa volta, non voglio vederlo di nuovo soffrire per amore.
"Per quanto riguarda Sidney non credo proprio, è molto grande, più del previsto, certo è una gran figa ma la preferisco solo come collaboratrice, poi viaggia in continuazione, non è affatto di gran compagnia" arriccia il naso e si sfila la maglia per mettere una felpa appena entrate in camera
Mi mordo distrattamente il labbro inferiore guardando la sua schiena nuda ma poi distolgo lo sguardo sdraiandomi nel letto
"Ah quindi è qui che Giorgio fa dormire tutti, anche a me fa dormire qua quando facciamo tarda notte in qualche locale gay" commento comprendo gli occhi con il braccio destro cercando di rilassarmi
"Nella sua camera non fa entrare nessuno quindi presumo sia la famosa stanza degli ospiti questa, tempo uno o due giorni e me ne andrò da qua" mi spiega e poi sento il letto muoversi leggermente e capisco che anche lei si è sdraiata"Stai meglio ora?" Mi chiede Anna appoggiata con la schiena alla testata del letto
Io sospiro e annuisco girandomi di fianco per guardarla
"Guarda che se non è così come dici non mi offendo mica" commenta lei guardandomi a sua volta
"Avevamo fatto un patto, ricordi?" Domando mettendomi anch'io nella sua stessa posizione da seduta, appoggiata alla testata del letto
"Certo che ricordo, cosa vuoi sapere?" Sposta i capelli da un lato e si volta del tutto verso di me impaziente della domanda
"Non lo so, so come ti chiami, gli anni, cosa fai, insomma spara tu qualcosa che io non posso sapere" sorrido leggermente guardandola"Beh, non che ci sia una grande storia alle mie spalle, fortunatamente la mia famiglia mi ha sempre accettata nonostante il divorzio dei miei in piena adolescenza, quasi un colpo al cuore.
Mio fratello e mia sorella sin da subito lo hanno capito, un po' meno mio papà.
Il mio punto di riferimento è stato sempre mia mamma, qualsiasi problema è stato affrontato con lei, mi ha spinto lei a scendere qua e ad aprire un nuovo capitolo della mia vita.
Ormai sono in totale indipendenza, posso fare quello che voglio, con chi voglio.
Non mi interessa quello che la gente possa pensare su di me, io voglio vivere la mia vita felice, senza pensieri.
Il liceo è stata una gran bella mazzata per me, prima mi sono iscritta all'ITIS, ero letteralmente in fissa con CSI MIAMI, col passare del tempo mi cagavo in mano appena vedevo del semplice sangue. Così al secondo anno cambio indirizzo e scelgo l'artistico ed è stato proprio lì, dove ho incontrato il mio primo e vero amore.
Lei era unica, ribelle, estroversa, insomma ti faceva sempre sentire al suo agio.
Sono sempre stata bene con questa ragazza, ma io ero convinta che quella era solo una fase.
Solo crescendo mi sono resa conto che erano forti sensazioni.
Fra i corridoi e i banchi della scuola può accadere di tutto.
Magari ti innamori della persona più stronza di questo pianeta ed effettivamente non te ne frega niente di questa cosa, ma sai che sono sentimenti forti che non riesci a respingere.
Beh ecco,per me era tutto nuovo, non sapevo come definirmi, io sono sempre e solo stata 'Anna'
Avevo problemi già relazionarmi con le persone, ho impiegato 17 anni per avere un'amicizia seria
Non volevo etichette né tanto meno essere sulla bocca di tutti quanti.
Così mi sono presa di coraggio dopo un po' di tempo.
Ho raccontato tutto ai miei, mia mamma era tremendamente felice,a lei non interessava se era maschio o femmina, voleva e vuole la mia felicità.
Per mio papà fu un po' diverso, lui mi ha sempre parlato dei suoi sogni, di voler vedere me felice, con un ottimo marito e dei nipoti tutti per lui, non che con una ragazza non si possa fare, ma per mio papà il matrimonio è qualcosa di sacra importanza. Non disse nulla quella sera, ne versò lacrime. Niente di niente.
Mamma mi disse di non preoccuparmi, era solo una cosa un po' difficile per lui da digerire, e ora che ci penso sono passati 4 anni e cerca ancora di farlo, non gli scende giù, l'ho deluso da questo punto di vista.
Però si è sempre comportato da padre, sono grata ai miei genitori e ai miei fratelli, mi hanno cresciuta nel rispetto reciproco e loro hanno fatto lo stesso quando ho buttato giù la verità nonostante mio papà abitasse già in un'altra casa.
Non potevo nascondere un sentimento così grande, anche se avevo 15-16 anni, mi sovrastava, non sentivo neanche più le gambe con questa ragazza, una cosa da pazzi insomma!"
Racconta lei tranquillamente di tanto in tanto sorridendo malinconica
"La mia prima e unica relazione è durata solo un paio di mesi, era diventata la mia nuova dipendenza preferita, pendevo letteralmente dalle sue labbra e mi aveva fatta sua in tutti i sensi ma, purtroppo, non è andata così bene.
Mi sono sentita una scema totale, avrei voluto prendermi a schiaffi, ormai non riuscivo a non parlare di lei, ero seriamente dipendente, ma lei aveva chiuso definitivamente con me, proprio un dramma!
Difficile da affrontare sopratutto perché subito dopo ho avuto un tragico incidente in motorino.
I legamenti della gamba rotti e avevo tutta la gamba ingessata.
Mi sentivo letteralmente male, avevo bisogno di qualcuno accanto oltre la mia famiglia.
Ma dopo un anno mi sono ripresa, ho fatto fisioterapia e ho cercato di pensare ad altro.
Ho cercato di stringere amicizia con più persone possibili,soprattutto la mia classe.
Io non ho più pensato a lei, lei neanche a me, abbiamo seguito le nostre strade da sole, la maturità è passata tranquillamente e ora sono qua, con un lavoro e una persona con gli occhi cerulei più belli al mondo seduta sul mio letto che mi ascolta, bella la vita eh?" Ride lei alla fine
"Ragazza, tu hai più palle di Roma e Verona messe insieme, cazzo Anna, magari essere come te, in effetti mi dispiace per quello che hai passato ma spero che tu possa sistemarti al meglio qua, ci saremo sia io e Giorgio non sarai sola"
Commento e raddrizzando la schiena per guardarla meglio
"Beh io ora conto di più su di te, tienilo bene in mente Mar" sorride lei accarezzandomi subito dopo la guancia destra lievemente arrossata
"Farò del mio meglio per te, Anna" dichiaro e sorrido anch'io guardandola negli occhi