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Butto la bottiglia di plastica appena scolata nel cestino della palestra e con un piccolo asciugamano tolgo il sudore in eccesso dalla faccia. Oggi pomeriggio è stata più dura del solito con i pesi.
Saluto le mie compagna di squadra appena finisco di darmi una pulita e di cambiarmi velocemente cercando sempre di evitare Alicia.
Esco dal palazzetto non vedendo più Anna negli spalti e quasi mi preoccupo, come se se ne fosse andata senza neanche salutare
"Mar sono qua" una voce alle mie spalle mi fa saltare quasi in aria.
Mi volto e vedo Anna seduta nella vecchia panchina verde del giardino del palazzetto
Sorrido e mi avvicino a passo felpato sussurrando un piccolo "ehi"
"Se continui così di certo la gente non vorrà più vedere Michael Jordan" ridacchia lei ponendosi davanti a me
"Ma che dici Anna? Non esageriamo ora" rido dopo di lei arrossendo un po'
"È stato l'allenamento più interessante della mia vita, se non fosse per la tua dolce compagna di squadra che rischia di spezzarti un due" sorride lei amaramente
"Non è del tutto colpa sua, mi sono proposta come capitano, devo dare il mio meglio sempre e ascoltare il mister, lei è solo la mia tutor essendo stata il capitano per molti anni"

Ma perché diamine sto difendendo quella stronza di Alicia?

Vedo le sue labbra unite formare una linea dritta mentre guarda dietro di me
Questo è perché tutte le ragazze sono appena uscite, e indovinate anche chi?
"Margherita, devo farti i complimenti per la tua grinta oggi, perché non sei così ogni giorno negli allenamenti?" Domanda Alicia mettendosi fra me e Anna
"Smettila di chiamarmi con il mio nome per intero, poi dipende anche dalle giornate, cerco di dare sempre il mio meglio in campo, credo che l'abbia capito anche la signora della portineria" alzo gli occhi al cielo cercando di avvicinarmi ad Anna
"Per essere capitano non serve solo questo, ancora siamo solo agli inizi, ma in ogni caso, non si presentano le nuove amicizie?" Sorride lei sfacciatamente
"Anna lei è Alicia, Alicia lei è Anna, contenta?" Esprimo in modo troppo sgarbato
"Anna non ti ho mai vista, sei di qua per caso?" Ora è lei quella ad avvicinarsi ad Anna e questo mi infastidisce molto.
"Beh no, mi sono appena trasferita, sono la cugina di Giorgio" dice lei calma
"Giorgio? Ma non mi dire, non sapevo avesse una cugina così spettacolare" ammetta Alicia
Le mie mani dentro la felpa si richiudono in pugni stretti, così come i miei denti
Anna sorride verso Alicia ringraziandola con un piccolo sussurro
"È un dispiacere se vai- scusate, andate via così presto, perché non si va in giro stasera tutti insieme, e perché non ti unisci anche tu con noi Anna?" Propone Alicia guardando prima Anna e poi me
I miei occhi cercano subito lo sguardo di Ludovica e come mi aspettavo è stranita tanto quanto me
"Posso sapere perché tutta questa voglia di uscire? È da 5 anni che frequento questa squadra e non ti sei mai azzardata di fare un proposta del genere" sbotto io all'improvviso lanciando un'occhiata ad Alicia
"Mar, andiamo via, su dai" mi sprona Ludovica che si è appena affiancata a me
"Le persone cambiano no? Anche le idee! Quindi perché non fare serata di tanto in tanto?" Spiega lei con tranquillità
"Di tanto in tanto? Ma che cazzo ti passa per il cervello Alicia? Te ne sbatti altamente i coglioni di tutti e ora chiedi di uscire?" La mia voce si alza a poco a poco e mentre lascio scivolare il mio borsone a terra mi ritrovo faccia a faccia con lei.
Avverto Anna e Ludovica dietro di me, le altre ragazze della squadra guardano sbalordite la scena ma se ne stanno con le mani in mano
"Carissima, se sei incazzata per fatti tuoi sei pregata di tenere alla larga i tuoi problemi dalle mie scelte, dato che te la senti così tanto, non venire, c'è di meglio"
Al termine di questa frase i suoi occhi guizzano verso Anna ed è questa sua mossa che mi spinge a caricare tutta la mia forza su di lei,facendo sbattere la sua schiena contro il muretto cementato accanto alla panchina.
"Grande zoccola, Non deve minimamente passarti dalla testa un pensiero del genere, ne ora, ne mai" sbotto acida davanti ad Alicia mentre sento dentro il sangue che ribolle
"Modera i termini piccoletta, per caso non te la da più nessuna?" Ride lei cattiva e questo mi altera ancora di più e senza rendermene conto il mio pugno destro stretto fino ad ora dentro la felpa va in contatto con la sua mandibola.
Sento come un fischio nelle orecchie, non sento ne i sussulti né altro, avverto solo due mani che mi tirano indietro e noto Alicia rialzarsi con l'aiuto di una compagna di squadra ma senza reagire al mio pugno.
La mano di Anna stringe forte  quella mia che pulsa in continuazione ma prima di tirarmi fuori dal cortile mormora qualcosa a Ludovica.
"Sei impazzita per caso? Che cazzo ti è preso?" Urla Anna nel parcheggio desolato mentre si dirige verso il motorino
"Cosa mi prende a me? Tu stavi pure al suo gioco, quindi non venire a fare la ramanzina a me" urlo io più forte di lei strappandole il mio casco dalle mani
"E anche se fosse? Hai detto bene: gioco" sottolinea con un tono strano quest'ultima parola
Sento un vuoto dentro divorarmi, non so se è dovuto alla situazione o alle parole appena pronunciate da Anna
"Accompagnami a casa" mormoro con la voce quasi spezzata indossando il borsone e il casco
"No, tu vieni da me e non voglio sentire obiezioni" sbotta lei montando sul motorino.
Con difficoltà mando giù in groppo appena formato in gola, mi tengo stretta al motorino, non a lei, mentre i miei occhi si offuscano per le lacrime appena uscite.

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