"..un esempio è la polimerizzazione che coinvolge la maggior parte degli idrocarburi nei processi chimici"
Sbuffo buttandomi di peso nel divano e chiudo il libro degli appunti di chimica
Ma dico io, cosa serve la chimica a me? A farmi venire solo un gran mal di testa !
"Ehi ehi, guarda che se ti butti così e si rompe il divano, io non lo ricompro!" Esclama Anna uscendo dal corridoio con un turbante in testa e una maglia a maniche corte con dei pantaloncini
"Tu vorresti dirmi che in tutto questo tempo che ho ripetuto chimica ti sei lavata?" Domando alzando leggermente il collo
"E io che credevo stessi lavorando al pc" alzo gli occhi e mi copro il volto con un cuscino
"Che giorno libero è se lavoro al pc?" Domanda lei ora e sento i suoi passi avvicinarsi
"Per caso è stato Einstein a ridurti così?" Ridacchia lei mettendosi in ginocchio accanto al divano sul quale sono sdraiata
"Ma magari fosse lui, e invece no, io odio la chimica" piagnucolo e lei toglie dal mio volto il cuscino
"Allora che ne dici di chiudere tutto e andare fuori?" Sorride lei avvicinando il suo viso al mio
"Tu hai sempre delle idee perfette, chissà cosa ti frulla in quel cervelletto" ridacchia scompigliandole i capelli
"Io direi cervellone, sono un genio" esprime modesta e io scoppio a ridere
"Ma va, in ogni caso per me va bene, ma solo se mi stupisci" le punto l'indice contro facendo un occhiolino
"Dimmi..quando mai ti ho delusa?" Domanda e mordicchia velocemente il mio indice che sta ancora puntando lei
"Ahia, ma come ti permetti?" Faccio un piccolo labbruccio ritirando la mano
"Oh nono, non fare così, non volevo" ridacchia e mi lascia un piccolo e veloce bacio sulle labbra
"Dai, se vuoi ti accompagno a casa così ti cambi, io devo solo asciugare i capelli e vestirmi" continua lei giocherellando con le mie dita
"Passiamo da mia nonna, cerco di fare il più veloce possibile" sorrido e le lascio un bacio sulla guancia prima che lei si alza per andare nuovamente in bagno
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Arrivate a casa, salgo velocemente per fiondarmi nella doccia e cambio anche il mio outfit con un jeans bordeaux e un maglioncino nero con il giubbotto di pelle
Saluto nuovamente mia nonna e scendo ritornando al motorino con sopra Anna
"Mezz'ora, mi aspettavo di peggio detto sinceramente" esclama Anna ridacchiando
"Questo tempo è da record, non sarà mai più così" alzo gli occhi al cielo e prendo il casco che mi sta porgendo
Mi metto alla guida mentre lei si stringe forte a me
Decido di avviarmi verso il centro storico nuovamente, ma questa volta la tappa sarà il magnifico Anfiteatro Flavio, ovvero il mio amato Colosseo.Siamo riusciti a far entrare i caschi nel cofanetto del motorino di Giorgio, fortunatamente pesi in meno
"Dove mi porti dolce donzella?" Domanda Anna portando i capelli da un lato
"Pff, dolce donzella, non te lo dirò" le do una piccola gomitata quando mi si affianca e ridiamo entrambe
Riprendiamo il passo, non troppo lento
I marciapiedi sembrano fatti su misura per far camminare vicine due persone
Macchine e motori sfrecciano in queste strade, ma rendono Roma ancora più viva.
"Roma è un incanto a tutte le ore, è da vivere" mormora lei accanto a me mentre sfiora la mia mano che penzola
"Sono d'accordo con te, Roma non stanca mai" sorrido osservando il suo profilo e svoltando l'angolo le prendo la mano
Piccolo gesto che fa crescere in lei un sorriso dolcissimo
"Quando sono scesa le mie paure sono aumentate, effettivamente conosco solo Giorgio come mio punto di riferimento ma non so chi o cosa mi ha spinto a conoscerti di più, e sono felice di questo" spiega lei mentre camminiamo una accanto all'altra
"Insomma, ho aperto letteralmente un nuovo capitolo della mia vita, e se ci penso ancora, non posso far altro che restare sorpresa. Non è da me, conoscendomi sarei restata a casa tutti i giorni dopo il lavoro, o chiusa in camera, ma tu mi dai la voglia e la forza di fare ben altro, di godermi la vita"
Queste parole quasi mi fanno rabbrividire
Non le ho mai sentite pronunciare e detto sinceramente certe volte davanti a queste situazioni non si sa cosa fare."Non devi ringraziare me Anna, ringrazia te stessa." Spiego io con calma stringendo la sua mano
Il Colosseo nella sua totale magnificenza si mostra a noi mentre il leggero venticello freddo scompiglia i nostri capelli
Numerosi sono i turisti, che si prestano a scattare foto di ogni tipo
Piccola coppie, famiglie, e anche persone sole, intenti con i loro telefono o macchine fotografiche a scattare una foto per ricordare questo momento
"Beh allora perché non facciamo una foto anche noi?" Propone Anna che analizza con lo sguardo la folla attorno a noi
"Potrebbe essere un'idea" sorrido uscendo subito fuori il mio telefono
"A te l'onore, dato che è il tuo campo" le faccio l'occhiolino e lei ridacchia prendendo il telefono che le porgo
"Come sempre, spontanea, che mi piaci di più" Esclama Anna iniziando a scattare senza preavviso mentre le mie guance si tingono di rosso e il mio sorriso esprime la felicità di quello che ho appena sentito
Lei scoppia a ridere tenendo premuto il tasto della fotocamera e una serie numerosissime di foto vengono scattate in pochissimi secondi
"Anna!! Ma quante ne stai facendo?" Rido io di buon gusto poggiando la testa sulla sua spalla
"Scommetto che saranno una più bella dell'altra!" mi prende la mano e si guarda intorno
"Dai, sediamoci in quella panchina così vediamo questi capolavori" scuoto la testa ridacchiando e intreccio le nostre dita prendendo il passo con lei.