La luce del soggiorno viene regolata da Anna attraverso un piccolo monitor e la rende rilassante agli occhi
I termosifoni già accesi sono riusciti a riscaldarci in poco tempo
"Vado a cambiarmi, tu stai bene così?" Domanda Anna spuntando dal ripostiglio dato che era andata a posare le chiavi della macchina
"No vai tranquilla, lascio il borsone qua se non è un problema" rispondo togliendo la tracolla per appoggiare il borsone per terra
Annuisce tranquilla e si dirige velocemente nella sua camera.
Anzi mi correggo, nella camera degli ospiti.
Tolgo la giacca appendendola su una sedia e sfilo le scarpe per sedermi più comodamente nel divano
"Giorgio mi ha appena scritto che questi tre giorni dormirà da Lorenzo, fanno faville entrambi devo dire" entra nel soggiorno Anna ridacchiando con lo sguardo puntato sullo schermo del telefono
"Lo avevo detto che ci sarebbe riuscito" sorrido al pensiero e faccio uno chignon un po' disordinato
Noto solo ora la maglia nera petrolio a maniche corte indossata da Anna con un paio di pantaloncini fino alle ginocchia grigi
"A guardarti così sento freddo per te" rido accucciandomi di più sul divano e lei corruga la fronte sorridendo leggermente
"Sei tu la strana che non muore di caldo con tutti i termosifoni accesi" risponde e si avvicina fino a sedersi al centro del divano
"Vuoi vedere un film? Forse Giorgio ha qualche DVD" Propone giocherellando con i pollici
"Conoscendolo avrà tutta la saga del Signore degli Anelli, quindi passo questa volta" ridacchio raddrizzandomi sul posto
"Lascia perdere il film, voglio..parlare con te" punto gli occhi sul profilo di Anna
"Hai ragione, proporre il film proprio ora è stata una stupida idea" sospira lei
"Beh se vuoi possiamo mettere della musica con la cassa" sorrido uscendo il telefono dalla tasca
"Per una buona atmosfera, beh questa proposta batte di sicuro la mia per 100 volte" ride lei e prende il mio telefono dopo il mio consenso attaccandolo alla cassa Bluetooth
Dopo qualche minuto 'Summertimes Sadness' di Lana del Rey pompa ad un giusto volume e intuisco subito la playlist scelta, la quarta ed ultima creata da me su Spotify, nonché la mia preferita.
"Perché hai chiamato questa Playlist ^Saturno^ ?" Domanda Anna ritornando a sedersi accanto a me a gambe incrociate
"È il mio pianeta preferito, quello che mi affascina di più. In realtà tutti i pianeti o corpi celesti sono affascinanti ma questo ha un suo di particolare." Prendo la sua stessa posizione ma con il busto verso di lei
"Abbiamo una piccola astronoma" sorride lei portando i capelli tutti da un lato
"Okay okay, ho un fetish per l'astronomia, lo ammetto" rido mentre la canzone continua a suonare dalle casse creando una strana atmosfera
I suoi occhi non si staccano dal mio volto e una sorta di ansia inizia a crescere dentro di me
"Se mi fissi troppo mi imbarazzi" dico di punto in bianco fissandola dritta negli occhiOcchi magnetici, chiari e quasi luccicanti
"Non posso farci niente se sono attratta da tanta bellezza" scrolla le spalle ridendo e io alzo gli occhi al cielo
"Oddio non ricominciare" arrossisco ancora di più e giro il volto verso il muro per non fare vedere il mio imbarazzo
"Non apprezzi mai un complimento, neanche uno da me, mai" il suo tono quasi si fa triste ma sotto sotto so che vorrebbe ridere al mio imbarazzo
"Non accetto i complimenti di nessuno per principio" sospiro e noto solo ora la nuova canzone appena incominciata
'Are you with me' dei Lost Frenquencies
"Ma dai che si fottano i principi" esclama Anna avvicinandosi sempre con le gambe incrociate a me
"Non voglio stare qua a parlare del mio aspetto esteriore, ti prego Anna" sospiro poggiando la testa sulla testata del divano e punto nuovamente gli occhi verso di lei che sorride debolmente
"Questa canzone mi ricorda l'estate" ridacchia accarezzandomi il volto delicatamenteMi sciolgo quasi sotto quel tocco così dolce e senza pensarci mi accoccolo al suo petto
Inizialmente i suoi muscoli sembrano rigidi ma dopo pochi secondi si rilassano
Le sue braccia cingono il mio corpo stringendomi a se per una posizione più comoda
Il suo profumo mi inebria la mente e mi rilassa
Sento la sua mano avvicinarsi al mio volto che alza lentamente, sempre delicatamente , per farsi guardare"Non voglio affrettare le cose ma-" inizia a parlare Anna ma la blocco subito
Lei si zittisce senza esistare anche se capisco la sua leggera confusione dagli occhi
"Non voglio chiacchiere" mi alzo dal divano e stacco il telefono per poi lasciarlo sul tavolino
"Ma che ho detto di sbagliato?" Si alza Anna appena vede le casse spegnersi
"Vieni con me" le porgo la mano sorridendo
La prende senza esitare e inizia a camminare dietro di me senza lasciare la presa
Spengo la luce del soggiorno e mi dirigo verso la stanza di Anna, la apro e la richiudo a chiave subito dopo aver fatto entrare lei e decido di posizionarmi vicino alla scrivania sgombra da tutto
La stanza è buia se non per la luce fioca del pali della luce fuori dalla finestra
"Non voglio le chiacchiere, voglio solo i fatti, Anna io mi fido di te, basta questo" dico tutto ad un fiato puntando lo sguardo verso la sua figura che si avvicina
Il suo respiro lieve sbatte sulle mie labbra mentre le sue braccia avvolgono nuovamente il mio bacino
"Mi hai fatto spaventare e preoccupare, non farlo mai più, intese?" Ridacchia lei e annuisco velocemente scusandomiQuasi mi sento leggera data la situazione
Appoggiata sulla scrivania porto le mani sui suoi fianchi avvicinandola il più possibile a me
Senza dire nient'altro ritorna seria prendendo il mio viso
Accarezza le mie gote non più arrossate e porta dei ciuffi ribelli dietro le mi orecchie
Ci mette tanto di quella delicatezza come se fossi un gioiello prezioso
Il suo mordicchiarsi il labbro costantemente fa capire quanto è in ansia
"Non farlo, le rovini" mormoro il più piano possibile lasciando uscire un piccolo sospiro per la tensione
Percepisco il suo sorriso e annuisce subito dopo
Decido di sedermi sul ripiano e in una mossa veloce si intrufola fra le mie gambe leggermente tremolanti
Porta le mani ai lati delle mie cosce e senza dire nient'altro unisce le sue labbra alle mieQuasi il mio respiro viene mozzato e il mio cuore accellera sempre di più
Il contatto del suo central labret quasi non mi dispiace e una serie di brividi percorrono la mia spina dorsale lasciandomi sussultare leggermente
Un bacio casto, ricambiato con affetto.
Le sue mani quasi si muovo svelte per non far ricadere altri tipi di ciuffi sul mio volto
La tengo stretta a me, le mie mani a coppa sul suo viso e i nostri corpi del tutto avvinghiati
Come se tutto il resto fosse sparito.
E poco ci importa in quel momento di cosa sta accadendo fuori da quelle quattro mura
Ora ci siamo solo io ed Anna.