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Il freddo colpisce il mio volto ancora bagnato da quelle lacrime di emozione ma cerco di asciugare il più veloce possibile mentre esco dal palazzetto.
"Alicia" urlo il suo nome notando che si avvicina sempre di più alla sua macchina con la sigaretta accesa che penzola alle labbra
"Che ci fai qua? Perché non entri a festeggiare con noi, uh?" Domando raggiungendola e butta subito via la sigaretta da poco iniziata
"Cosa ci fai tu qua? Non riesco proprio a capirti, Margherita." parla lei con un tono pacato girandosi verso di me
"Non riesci a capirmi ma come ben sai non sono scema e capisco quando qualcosa non va, non credi?" Domando io puntando gli occhi sui suoi
"E invece dovresti proprio smetterla, se ho qualcosa che non va non deve interessarti minimamente!" Alza le braccia al cielo sospirando
"Certo, perché io sono una persona a caso, che non conosci, con cui non hai mai avuto a che fare, no? Sono questo per te, eh Alicia? Come se fosse normale il tuo atteggiamento! Prima cerchi le attenzioni e poi sei pronta a buttare merda su di me! Che cazzo ti passa per la testa? Cosa ho fatto io di male?" Continuo non credendola iniziando ad innervosirmi.
"Ascolta, io non ho proprio voglia di parlare, torna dentro e festeggia questa grande vittoria. Margherita basta fare così, lascia il nostro passato alle spalle e vivi la tua nuova vita" sospira lei abbassando le spalle quasi frustata
"Ecco, mi tratti come una scema da sempre, perché credi che io mi beva tutto questo no? È quello che vuoi? Beh no cara mia, mi dispiace ma ti conosco fin troppo bene per capire cosa va e cosa non va in te" scuoto io la testa iniziando a camminare avanti e indietro
"Non voglio che il passato influenza su tutto ciò, io voglio solo capire cosa ti succede, cosa ti affligge? Mi preoccupo solo per te, non me lo ha chiesto nessuno, questo è vero, ma sai come sono fatta, non faccio così solo con te." continuo e posso solo sentire il suo sguardo bruciare su di me
"Okay vuoi sapere che succede? Bene, lo hai voluto tu. C'è che sono una cogliona, con la C maiuscola, e se solo fosse possibile tornare indietro eviterei tutto il casino che ti ho creato negli anni. Ho sempre sbagliato, in tutto e con tutti, in particolare con te e beh avevi ragione tu Margherita. Ti ricordi no? 'Ti pentirai di tutto questo e quando lo capirai sarà troppo tardi'. Scacco Matto, sei contenta ora, o no?" Urla lei con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta.
"C-cosa intendi dire?" Balbetto io fermandomi di colpo per guardarla bene, non capendo.
"Cazzo, si che hai capito, non ci vuole un genio per farti dire che ho sbagliato a lasciarti e a farti tutto quel male" dice lei ormai in preda ad un pianto quasi disperato e a guardarla ridotta così quasi mi si secca la gola e la bocca, non riuscendo quasi a prendere aria.
"E non servo io a dirti che ormai è troppo tardi" mormoro io solo per farmi sentire da lei che annuisce a testa bassa piangendo ora in silenzio singhiozzando.
"Esatto, proprio così, è troppo tardi, ora che sai tutto tutto vai dentro e divertiti, non ho mai avuto dubbi su questa cosa, scusami" parla lei quasi in modo frettoloso mentre prende le chiavi ed entra in macchina
Di conto mio resto a fissarla con la pelle d'oca che passa per tutto il mio corpo, forse per la situazione o forse per questo freddo.
Sospiro massaggiandomi le tempie subito dopo che sfreccia per la strada scomparendo dopo pochi secondi e a me non resta altro che entrare dentro con un grande peso sullo stomaco, gli occhi che pizzicano e una brutta sensazione.

"Beh, hai visto un fantasma o cosa?" Mi raggiunge Ludovica con uno sguardo stranito
L'abbraccio volendo solo un po' di conforto e lei, apprendendo a volo, mi stringe ancora più forte a se per dei minuti che sembrano quasi ore, ma che sembrano rigeneranti.
Cerco di raccontare l'accaduto senza piangere non volendo allertare tutta la squadra ancora in pieni festeggiamenti
"Non so cosa dirti Marghe, certo che è proprio strana, insomma prima fa un casino della madonna e ora ha i rimorsi? No, non mi sono mai fidata di questa tipa, ma da come mi stai raccontando è seriamente preoccupante! Beh, magari in questi giorni si risolve la situazione, non pensarci ora, sai com'è fatta e non voglio che prendi un'altra bella batosta da parte sua, ricordi come ti ha conciata no?" Esprime lei a tratti molto severamente abbracciandomi nuovamente
"Lo so Ludo, ma davvero, mi ha lasciata di sasso e non riesco a pensare ad altro, ho una brutta sensazione!" Scuoto io la testa e sentiamo poi un botto da parte del mister e vediamo il tappo dello spumante volare fino alla rete ancora montata
"Dai, calmati, non sarà nulla, andiamo a festeggiare su!" e ci avviciniamo per brindare insieme a tutti cercando di pensare il meno possibile all'accaduto.
***
"Annaaaaaaaaaaaaaaaaa" urlo al telefono appena uscita dal palazzetto con il casco nella mano sinistra
"Oh santo Dio, mi hai stonato un orecchio, a che punto sei eh?" Ridacchia lei non riuscendo a fare quella severa
"Sono proprio sul motorino, scendi che sto per venirti a prendere, fanciulla" sorrido inserendo la chiava e lei scoppia ancora a ridere
"Che onore, sei la mia principessa azzurra?" Ora sono io quella che ride
"Grazie per aver citato il principe azzurro in versione femminile, beh, comunque si, ho diverse cose da raccontarti, ecco perché ho fatto tardi, ora vengo a prenderti e dopo andiamo a casa mia, d'accordo?"
"Signor si capitano, a dopo" ci salutiamo così ridacchiando e metto il casco partendo subito dopo e in 10 minuti sono sotto casa sua
'Menomale che si faceva trovare già davanti casa' penso fra me e me ridacchiando, non vedendo nessuno.
Mando velocemente un messaggio a lei che visualizza in due secondi e la porta viene aperta dopo una piccola vibrazione e di conseguenza si accende anche la luce delle scale.
"Scusami, fa troppo freddo per aspettare in mezzo alla strada" esprime lei mentre sfilo il mio casco sorridendo
"Effettivamente hai ragione e hai fatto bene, tranquilla" mormoro io prendendole il viso per lasciarle un lungo bacio del tutto confortante mentre avvolge le sue braccia attorno ai miei fianchi
"Mmh sbaglio o sei vogliosa di coccole e abbracci?" Sussurra lei sulle mie labbra senza mai staccarsi
"Non sbagli mai tu" le lascio un bacio a fior di labbra e le passo il secondo casco dal piccolo bagagliaio.
"Tranquilla, ora ci sono io con te, andiamo uh?" Mormora lei accarezzandomi il viso dopo aver indossato il caso

Come farei, ora come ora, se non ci fosse lei?
Annuisco cercando di non piangere nuovamente e tiro su il naso nascondendo con un sorriso la mia preoccupazione ancora presente.
È il caso di dirle tutto ciò che mi è successo oggi? In particolare la discussione con Alicia.
Anna è una donna con la testa apposto e sa che non farei mai nulla di storto soprattutto per mettere in subbuglio la nostra relazione, ma ho paura della sua reazione, non le piace il discorso 'Alicia e company'

"Sicura che per tua nonna non è un disturbo?" Domanda Anna nel pianerottolo di casa mia.
"Dai Anna, ancora con questa discussione?" Sbuffo io posando il borsone e iniziando a togliere il giubbotto e i vari strati di vestiti
"Tralasciando il fatto che è già su a dormire in camera, non rechi nessun problema, okay?" La rassicuro lasciandole un bacio sulla guancia e lei alza le spalle non sapendo cosa dire
"Cosa vuoi mangiare?" Domando io cercando di cambiare discorso
"Facciamo una classica spaghettata no? Semplice ma di grande effetto" ridacchia Anna appoggiandosi al marmo del piano della cucina
"Di grande effetto? Che sei scema, ma ritengo che la tua scelta è molto apprezzata da parte mia e spaghettata sia!" Scuoto la testa ridacchiando e inizio a prendere le varie cose per iniziare a cucinare.
"Beh quindi cos'è successo oggi agli allenamenti? Sembravano non finire più!" Domanda lei aiutandomi in cucina e ad apparecchiare
Ad un certo punto sento il fiato mozzare ma devo prendermi di coraggio non riuscendo a nascondere certe cose.
"Beh Anna, diciamo che..una cosa  è positiva, cioè, direi magnifica più che altro, e l'altra cosa non saprei" commento io sciacquando le mani nella pila
"Dai, iniziamo con quella magnifica allora no? Oddio aspetta, no, non me lo dire!"
Si ferma lei di botto e si gira completamente verso di me quasi spaventandomi
"Ti hanno presa in Nazionale?" Sorride lei a 32 denti e quasi resto sconcertata, ma come fa a saperlo?
"Ehm si, ma come fai a sapere una cosa del genere?" Domando con le sopracciglia alzate e lei quasi saltella sul posto buttandosi poi su di me urlacchiando 'lo sapevo' una decina di volte
Io rido alla sua reazione e la stringo a me inalando il suo profumo sentendomi completamente a casa.
Una casa sicura che mi protegge da tutti e tutto.
"Non lo so, ho sparato a caso, ma amore qua bisogna festeggiare assolutamente, non sei contenta?" Riesco a collegare tutto quello che ha detto ma mi concentro solo su una parola sorridendo verso di lei
"Cosa hai detto?" Domando a lei mentre le accarezzo il viso dolcemente
"Che bisogna festeggiare assolutamente? Sei sorda per caso?" Ridacchia lasciandomi un pizzicotto leggero sul fianco
"Ehi, non prendere per il culo, io ho sentito benissimo, ma cosa hai detto prima?" Ridacchio ancora notando la sua espressione quasi confusa
"Ho sparato a caso?" Ripete lei corrugando la fronte
"No Anna, ah Dio mio!! Riformulo correttamente, come mi hai chiamata?"
Rido appoggiando una mia mano sul suo petto mentre lei abbraccia i miei fianchi
"Ehehm, Amore?" Balbetta quasi e io annuisco sorridendo
Suona come una poesia questa parola che esce dalla sua bocca.
"Non posso?" Domanda lei e io le do un buffetto sulla guancia destra
"Devi, assolutamente" dico io sussurrando e ridacchiamo subito dopo unendoci in un bacio del tutto passionale che ci lascia senza fiato dopo tanti minuti ma con la voglia che pompa da ogni poro della nostra pelle.
"Credo che sia meglio controllare la pasta se non la vuoi scotta e immaginabile!" Ridacchia lei che mi lascia una serie di baci pur non volendoci staccare l'una dall'altra.
"Ahimè, hai ragione!" Sbuffo quasi io sorridendo ma riprendiamo l'attività di prima per cenare in tranquillità.

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