"Ora capisco perché Giorgio non ti ha mai lasciata andare" ridacchia Anna alzandosi verso un mobile accanto alla scrivania e prendendo una custodia di pelle nera con sopra scritto 'ANLIX'
"Ho sempre pensato che le brave ragazze ormai erano scomparse, e invece eccone un esemplare raro" continua lei
"Ma che fai? Mi dai dell'esemplare e basta? Io sono Mar a tutti gli effetti e mi piace essere così" sorrido io mettendomi seduta guardandola
"Sono la Anna più fortunata di questo mondo allora!" Batte le mani e prende la chitarra dalla custodia aperta
Si appoggia alla scrivania mentre io resto in silenzio.
Le sue dita cominciano a far vibrare le corde dello strumento
A primo impatto riconosco la canzone "Song for Someone" degli U2 e quasi i miei occhi si riempiono di lacrime ascoltando le parole del testo cantato da lei"And I'm a long way from your Hill of Calvary
And I'm a long way from where I was and where I need to be
If there is a light you can't always see
And there is a world we can't always be
If there is a kiss I stole from your mouth
And there is a light, don't let it go out""E io sono molto lontana dal Calvario
E io sono molto lontana da dove ero e da dove ho bisogno di essere
Se c'è una luce che non puoi sempre vedere
E c'è un mondo che non possiamo sempre essere
Se c'è un bacio che ho rubato dalla tua bocca
E c'è una luce, non farla uscire"L'ultimo verso lo canta con diversa tonalità ma sempre sorridente, quasi come se volesse trasmettermi qualcosa o volesse dirmi qualcosa
"C'è qualcosa che tu non sai fare in questo mondo?" Commento io appena finisce di suonare e cantare
"Questa canzone è stata la prima che ho imparato, compresi gli accordi, è una canzone che benomale ti resta in testa, il testo ha un qualcosa di particolare che mi piace, mi ci rispecchio e non l'ho mai cantata davanti a nessuno, riesci a darmi coraggio!" risponde contenta Anna e riposa la chitarra al suo posto con molta tranquillità
"Beh possiamo fare in modo che questa sia la nostra canzone, insomma non si dice mai di no ad una canzone degli U2" commento io restando sempre seduta
"La playlist è lunga, non ci trovi solo gli U2" ridacchia lei sedendosi accanto a me
"Siamo passate da un singolo ad una playlist? Prendo carta e penna, i tuoi gusti musicali scommetto che non mi deluderanno mai" ridacchio io incrociando le gambe a mò di indiano
"I Queen, Oasis e U2 ci sono, chi manca allora?" Domanda Anna pensando
"Sbaglio o in discoteca appena entrate, il dj ha fatto partire Stay High? Potremmo aggiungere quella come prima canzone nella nostra playlist!" Risponde subito dopo e io annuisco
"Manca James Bay, era in radio quando siete venuti a prendermi sotto casa per andare al Mc!" Ridacchio io al pensiero e lei ride di gusto
"Oddio quella cena è stata divertentissima quasi soffocavo per le figure di merda raccontate da Giorgio"
"Ehi guarda che non è colpa mia se sono una guasta feste! Rovino tutto con le mie figure di merda!" Commento alzando le spalle
"Non sei una guasta feste, sei la migliore a fare figuracce divertentissime" sorride Anna spostandomi una ciocca di capelli caduta sul volto dietro l'orecchioAlzo gli angoli della mia bocca leggermente in un piccolo sorriso timido e i miei occhi puntano dritti verso i suoi, quasi lucidi per le risate di prima, il verde chiaro rispecchia la mia figura, non stacca la mano dal mio volto, anzi continua ad accarezzare la mia gota arrossata sicuramente.
"Sei ancora più carina quando arrossisci" sorride lei giocando leggermente con il suo piccolo central labbretÈ quasi come se mi mancasse il respiro
Soprattutto quando lei si avvicina più di tanto, come ora
Le nostre ginocchia si toccano ormai essendo messe nella stessa posizione a gambe incrociate
Riesce ad essere se stessa anche in queste situazioni, quello che si sente di fare lo fa senza esitare
È quello che ho notato in questi tre giorni
E ripensandoci bene mi sembra di essere stata in sua compagnia da quasi un anno, se non di piùMi sto quasi abituando alla sua presenza, al suo calore, al suo profumo.
Mordo distrattamente il labbro inferiore risvegliandomi dal piccolo stato di trance e nulla è cambiato.
Se non il suo viso completamente davanti al mio da sentire il suo respiro delicato.Stessa cosa fa lei, morde il labbro guardando il mio e poggia entrambe le sue mani sulle mie cosce
"Se fosse stato possibile sarei scesa prima qua a Roma, invece di restare su a Verona" mormora lei senza staccare gli occhi dai miei
"Qua? Come mai?" Balbetto quasi per l'ansia che sento crescere"Non avrei perso tempo, non con te"
Sento quasi un leggero fischio dentro le mie orecchie ma poco mi importa dato che subito dopo aver finito la frase pronunciata prendo il suo viso tirandola delicatamente verso di me, fiondandomi sulle sue morbide labbra attese oramai da parecchio tempo.