Capitolo 44:-Dispersa tra le vie della Polonia:Laila

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Laila:
Avevo dimenticato cosa significasse poter sorridere, avevo dimenticato che l'essere umano usasse il sorriso come arma di difesa, finché non arrivai qui a Torun dimenticando il mio passato dopo un forte incidente autostradale.

L'unica visione che accompagnava il mio sonno era l'immagine delle mani di mio fratello, che mi accarezzava scompigliandomi i capelli...

Si, ricordavo solo mio fratello Drew e poi solo vuoto, come se il mio passato fosse stato risucchiato da un forte vortice, che aveva lasciato la mia mente priva di ricordi....

E cosa ci facessi qui Torun in Polonia restava il mistero più grande, ma ormai avvolta tra le cinta murarie di quella cittadina medievale mi sentivo al sicuro.

Poi in una mattina di primavera durante una delle mie lunghe passeggiate tra i boschi mi imbattei in quelle rovine, quelle rovine che sarebbero state la mia casa nei momenti più cupi della mia giornata.

Proprio lì a soli centocinquanta chilometri a Nord della mia amata Torun era situato il mio rifugio, la mia fortezza, dentro al quale mi sentivo protetta, lì nessuno avrebbe potuto farmi del male, proprio lì in quel castello, il castello dei Cavalieri Teutonici....

Proprio lì a soli centocinquanta chilometri a Nord della mia amata Torun era situato il mio rifugio, la mia fortezza, dentro al quale mi sentivo protetta, lì nessuno avrebbe potuto farmi del male, proprio lì in quel castello, il castello dei Caval...

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Forse l'amore per l'arte mi aveva spinto a non abbandonare quella città, o forse perché il destino aveva desiderato che io rimanessi qui tra le chiese gotiche di Torun per approfondire i miei studi.

Fu lì per la prima volta che potei innamorarmi di Torun, l'accedemia delle belle arti forniva uno scenario completo della bellezza medievale della città, riportandomi indietro nel tempo e ripensando al passato glorioso della città

Erano stati proprio i Cavalieri Teutonici, ordine religioso militare sorto nel medioevo per proteggere i pellegrini tedeschi nei loro viaggi in terra santa, a erigere la nostra città e quelle fortezza da cui combatterono le crociate...

Ma non appena mi sedetti presso una delle porte, la più imponente, la porta dei Marinai, potei sentirmi catapultata nel medioevo immaginando il suono di liuti e uomini in armi pronti a combattere, a combattere una guerra che forse non sarebbe mai finita...

Proprio lì nacque l'amore per l'arte, ma nel momento in cui intinsi il pennello tra i colori della tavolozza per poter rappresentare le cinta murarie del castello un ricordo riemerse più vivido degli altri...

Ricordo emerso..

È come se una parte della mia mente si fosse risvegliata dopo un lungo stato di torpore e cogliesse i tratti essenziali del mio passato, ricordai quel letto così freddo e l'inverno aspro dell'Olanda, che lasciò dei lunghi brividi sulla mia schiena, ricordai quel luogo così buio, mal ridotto, quel luogo che per noi era stato una casa, ma che in realtà era un semplice orfanotrofio di periferia..
Ricordai la sua voglia di lottare, di fuggire da una vita nemica, e ricordai le sue mani impregnate di colore posarsi sulla parete e disegnarvi sopra un lungo campo di tulipani....

Mi risvegliai come quando ci si risveglia da un lungo sonno dopo aver sognato, ma non capivo...
Perché rappresentare proprio un campo di tulipani? Chi ci aveva lasciati lì? Come ero arrivata qui?

Nell'ombra del tramonto di Torun dipinsi quel castello che ormai era la mia dimora...

Solo qualche mese dopo..
La luce entrò da quella finestra così ampia, da cui ero solita osservare la bellezza del fiume Vistola, le cui sponde toccavano Torun, termine derivante dal termine polacco Tor, volto a indicare il passaggio che conduceva presso gli scavi segreti sotto il fiume.

Ma mentre la mente sembra essere avvolta tra gli studi e leggende, sembra interrompere il flusso dei miei pensieri il suono del campanello, apro di corsa sperando di ritrovare gli occhi di mio fratello, ma non c'è nessuno, solo una lettera che temo di aprire.

Presi la lettera, la aprí e non appena lessi il mittente le lacrime mi rigarono il viso

Angolo autrice

Buona sera finalmente qui con un nuovo capitolo😍
Che ne pensate del personaggio di Laila?
Chi sarà il mittente della lettera?
Tornerà a ricordare il suo passato?
Spero che vi piaccia questa sfumatura medievale data al capitolo
Aspetto sinceri commenti
Al prossimo capitolo😘

Il respiro di un tulipanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora