♪10♪

42 5 6
                                    

Chiusa in bagno Chinju si fece una lunga doccia per lavare via l'imbarazzo che, come una tempesta di sabbia, l'ebbe investita quando tutti i componenti del gruppo si erano svegliati con la succulenta notizia che Yoongi si era fatto, intenzionalmente, sfuggire.
Se la sua mente ripensava al momento in cui le sue labbra erano vicine a quelle di Jungkook, il cuore aumentava le sue palpitazioni a tal punto da trovare ingiusto che solo lei dovesse avere quella sensazione così disabilitante e non poterla condividere con lui. 

Non poteva non ammettere a sé stessa quanto quell'occasione l'avesse entusiasmata e, in quel momento, il suo corpo pareva un campo interminato di nervi doppiamente sensibili; l'acqua che le scivola sul corpo sodo e flessuoso non poteva sembrarle più reale e sfuggevole ma anche calda e carezzevole, era come se il suo corpo avvertisse in modo diverso e più chiaro il mondo che lo circondava.
Era una bella sensazione, una di quelle che poteva creare dipendenza per quanto ti facesse sentire grandioso e, allo stesso tempo, forte.
Ed era esattamente questa consapevolezza che insinuarono in Chinju quel rivolo d'ansia causato dalla presa di cognizione che tutto ciò era qualcosa di momentaneo che, probabilmente, non le sarebbe mai appartenuto. 

Aveva avuto altre cotte in passato e c'erano stati altri ragazzi che avevano destato la sua curiosità ma, ciò che sentiva per Jungkook, andava ben oltre quel minimo interesse e la prova fu il modo in cui la sua solo vicinanza riusciva a farla sentire.
 Avrebbe voluto controllarsi di più ma non riusciva ad imporsi sulle proprie reazioni; la sua realtà era bella proprio perché non si metteva freni a ciò che provava, non sarebbe inciampata nel circolo vizioso in cui era caduta sua madre dove il controllo su se stessi incanalava altro controllo con maggiore attenzione a non perderlo, costantemente attenta a come reagire agli impulsi che il mondo ti faceva affrontare.
Diventare sua madre, per Chinju, equivaleva al percorrere il sentiero per diventare infelici. 

Qualcuno bussò alla porta facendola trasalire «Chinju sei viva? Per favore esci dal bagno che serve anche a noi» la voce rassicurante di Hoseok mise in stand-by i suoi pensieri che avevano incominciato a viaggiare ad una grande velocità «Ho capito» uscì dalla doccia accorgendosi che non si era portata nessun asciugamano con cui asciugarsi e, tanto meno, dei vestiti puliti di ricambio.
Incredula cadde a terra coprendosi il viso con le mani. 

Bussarono di nuovo alla porta «Chinju...» sentendo la voce di Taehyung si avvicinò alla porta gattonando «Tae...» «Perché non esci?» la voce di lui si era fatta più vicina, facendole intuire che probabilmente si era abbassato all'altezza della ragazza per sentirla meglio «Mi sono fatta la doccia ma...non ho pensato né ad un asciugamano né ai vestiti puliti» ci furono dei minuti di silenzio in cui Chinju credette che Taehyung se ne fosse andato lasciandola nuda e infreddolita reclusa nel loro bagno «Taehyung!» «Stavo pensando a cosa fare! Chiamerò Yerin e ti farò portare dei vestiti! Ti porto un asciugamano, aspettami qui» «Dove credi che possa andare nuda?» sentì la piccola risata divertita del suo amico e dei passi che si allontanavano per poi, in poco tempo, ritornare «Apri la porta» «No» «Ho gli occhi chiusi» «Non mi fido» «E come fai a prenderlo?» «Non lo so» disse sconsolata Chinju portando gli occhi ai suoi piedi nudi ed alla pozza d'acqua che i suoi capelli avevano creato «Vuoi che te lo faccia dare da Jungkook?» risentire il nome del ragazzo le fece ritornare alla memoria le dolci labbra di lui facendola arrossire «Taehyung!» sentì di nuovo ridere «Lascialo vicino all'apertura della porta e poi vai via» l'amico acconsentì e, facendo un respiro profondo, prese il coraggio per aprire di qualche centimetro la porta e far sgusciare all'interno del bagno l'asciugamano bianco con cui subito si coprì «Stai meglio?» «Sì, ma starei meglio con dei vestiti addosso» «Sono sicuro che i tuoi spasimanti non la pensino così» una voce femminile si aggiunse alla conversazione «Yerin?» chiamò speranzosa Chinju «No, Seul! Mi fai entrare? Ho portato la tua roba» Chinju si precipitò ad afferrare la maniglia della porta non per aprirla ma bensì per chiuderla in modo da non permettere a Seul di entrare. 

Smiling Girl {Jeon Jungkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora